La farmacia d'epoca

Piperazina Midy


Buona giornata, oggi l’argomento del post verterà su un prodotto di una ditta francese conosciutissima: la piperazina dei Laboratoires Midy.La piperazina, fin dalla fine dell’Ottocento è stata una dei prodotti di punta di questa azienda, fondata nel 1867 a Parigi da Leon Midy. La storia dei laboratori Midy, è praticamente il contrario dei laboratori Allenbury: gelosamente tramandati di padre in figlio, niente matrimoni con donne di carattere, niente figli illegittimi, niente sbandate commerciali, insomma, a confronto la vita di Giacomo Leopardi è un’avventura senza fine, dagli innumerevoli colpi di scena.Perché, se c’è questo piattume diffuso, hai deciso comunque di parlarci dei Laboratori Midy? In primis, a causa dell’importanza dell’azienda: ha resistito per ben 143 anni ed esiste ancora,  anche se ha cambiato nome in Sanofi Aventis; è riuscita a stare al passo con l’evoluzione della popolazione e dei modi di pensare, nel 1968 era la maggiore produttrice francese di pillole anticoncezionali; e non è mai diventata un’azienda di partito.Uno dei prodotti più conosciuti è sicuramente la piperazina, soprattutto perché agli inizi era una vera esclusiva dei laboratori Midy e perciò era stata oggetto di una massiccia campagna pubblicitaria, mediata da veri e propri santini, cioè immagini sacre in cartone con stampato sul retro la pubblicità del prodotto. Così, se la piperazina non faceva l’effetto desiderato, avevi sempre il santo a cui votarti.La piperazina è un potente antisettico utilizzato contro litiasi renale, gotta, coliche nefritiche, ed infezioni all’apparato urinario.  Da quello che si legge online doveva funzionare proprio bene, confermando la tesi che i Francesi sono molto legati ai loro medicinali del passato, anche se sono nocivi.Infatti, la piperazina è un potente inquinante dell’ambiente acquatico, e molti dei suoi derivati possono essere classificati come vere e proprie droghe.  E’ il caso, della benzilpiperazina (Bzp), la più nota, anche perché viene utilizzata per trattare le infezioni enteroparassitarie negli animali d’allevamento, e quindi facilmente acquistabile anche in farmacia.Solitamente provoca un brusco aumento della temperatura corporea dovuta alla comparsa di tachicardia, convulsioni, stato d’ansia e sovra stimolazione neuronale che può portare alla morte. La benzilpiperazina è addirittura riuscita a superare la vendita di ecstasy: 40 mm di benzilpiperazina hanno l'effetto di 120 mm di ecstasy, con un costo assai più ridotto. Purtroppo, dal momento che i sintomi di overdose da ecstasy e da benzilpiperazina sono simili, e senza esami del sangue è difficile individuarla, capirete anche voi il perché dell’elevata mortalità collegata a questa molecola. Non esiste un metodo efficace per riconoscere da subito l’avvelenamento, quando lo si sa, è ormai troppo tardi.La piperazina, in sostanza, fa parte di quel gruppo di molecole che di per sé è innocua, ma se combinata con altro diventa veramente pericolosa.Ecco la scatola: 
Risale agli anni 50 ed è di forma cilindrica, 5,5 cm di diametro per 10 d’altezza. Purtroppo era stata trattata piuttosto male, la litografia è quel che è, ma è completa e non presenta ruggine. Al suo interno era presente un sacchetto contenente la piperazina in polvere pura, con bicarbonato di soda, acido tartarico, acido citrico e zucchero.Se ne consigliava l’uso di 2 o 3 cucchiaini da caffè in caso di stati infettivi cronici, e  da 4 a 6 negli stadi acuti.Il distributore per l’Italia era la ditta S.I.F.C.A. con sede in via Piranesi 38 a Milano.Grazie per l’attenzione: vi ricordo di leggere anche il mio post precedente e di dire la vostra!