Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Torna a casa, Mictasol Bleu

Post n°10 pubblicato il 26 Ottobre 2010 da lafarmaciadepoca
 

Sinceramente non credevo che un medicinale potesse mai avere un tale successo, tanto da avere un gruppo di fan sfegatati che lo rivuole indietro ad ogni costo. Inchinatevi davanti alla sua potenza! Mirate la sua maestosità! Fatevi bruciare le cornee dalla luce emanata dal Mictasol Bleu, uno tra i più venerabili antisettici urinari, nonchè sedativo genitale, direttamente dai laboratori Le Brun, siti  in Rue de Lubeck, a Parigi. (Non penso siano più qui, dal momento che ho percorso la via per due o tre volte con google maps, ma non ho trovato altro che ambasciate).
I laboratoires Le Brun come tanti altri laboratori farmaceutici non hanno lasciato traccia del loro passaggio, eppure erano molto famosi sia per i medicinali che producevano, sia per le barzellette che allegavano ai bugiardini del medicinale stesso, rigorosamente di stampo francese, ovviamente.

Le prime notizie sul Mictasol Bleu si hanno nel 1937, data di lancio del prodotto. Da subito dà dimostrazione della sua efficacia come antibatterico, a causa del colorante blu di metilene, il suo principio attivo. Il blu di metilene è un colorante utilizzato anche nel gelato al gusto puffo, e come rimedio per afte e mal di gola, ma da qualche anno a questa parte, sta scomparendo dal commercio... Cosa sarà mai accaduto? Lo hanno rapito? Gli hanno sparato? No, si è semplicemente scoperto che il blu di metilene, che molti osannano come una panacea totalmente omeopatica, è nocivo. Chi bazzica nei laboratori istologici, sa benissimo che il blu di metilene è usato per colorare i nuclei delle cellule, ma sa ancor meglio che sulla boccetta c'è la frase di rischio: " nocivo se ingerito", corredato dalla X nera su sfondo arancione.
Il blu di metilene, entra così a far parte di quella schiera di composti, come l'ossido di piombo, l'arsenico, il mercurio, e il minio considerati in passato come farmaci. La storia del Novecento è piena di questi esempi, e non dobbiamo prendercela con il Nuovo Ordine Mondiale o altre fantomatiche associazioni che hanno permesso il suo commercio: la continua evoluzione di nuove tecnologie, permette di scoprire nuove nozioni. Grazie a Dio che ce ne siamo accorti, ma purtroppo la scoperta non è ancora di dominio pubblico. Ecco che troviamo ancora in farmacia la mamma che dà dell'imbecille al farmacista perchè non vende il blu di metilene, il vecchietto che cerca il blu di metilene disperatamente per le afte da dentiera, senza sapere che stanno cercando un prodotto certificato come tossico. Il ritiro del Mictasol Bleu dal mercato è stata una scelta molto consapevole: poche sono le case farmaceutiche che riescono a rinunciare al loro prodotto di punta, per questo voglio fare i complimeti agli attuali produttori. E' stata una scelta molto responsabile.

Bene, chiudiamo la parentesi generale e veniamo alla scatoluzza:

Mictasol Bleu

Mictasol Bleu retro e tappo

Alta circa 8,5 cm, e con il diametro di 2,7 cm, in alluminio, con il tappo che reca il nome del prodotto. Penso risalga agli anni 60. E' completamente scritta in francese, (come ci vogliono bene i nostri cugini d'oltralpe!) ma ritengo con buona probabilità che fosse diretta al mercato italiano, dal momento che, all'epoca ben poche case farmaceutiche predisponevano scatole di latta di uno stesso prodotto nelle lingue dei paesi di destinazione commerciale.
Gli ingredienti, pochi ma particolarmente... tossici: blu di metilene, canfora monobromata (se ingerita in grandi quantità causa convulsioni e allucinzioni) e malva purpurea ( che della triade è quella più soft!).
Due pastiglie o tre pastiglie al giorno per gli adulti e per i bambini solo metà (per fortuna) da assumersi prima dei  pasti con un bicchier d'acqua.

Cosa abbiamo imparato oggi? Che i medicinali di ieri e i rimedi della nonna non sempre sono efficaci, e prima di assumere qualunque medicinale è bene contattare il medico. E se il medico non vuole dirci le caratteristiche di un medicinale che sta per prescriverci, chiediamoglielo noi. D'altronde si offendono se non li chiamiamo Dottori oppure se osiamo contraddire le loro osservazioni. E' il minimo che possiamo fare per dargli fastidio, e capire meglio che cosa stiamo per assumere, tutelando così la nostra salute.

Grazie per l'attenzione!

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ATTENZIONE! Aggiornamento al 25/05/2019

 

Come spesso accade durante il passare del tempo, la composizione percentuale del farmaco cambia ed il Mictasol dell'epoca era molto più potente delle versioni moderne, in quanto la percentuale di metiltioninio cloruro (o blu di metilene) era più alta e dava problemi di tossicità.

Questo farmaco, è stato a lungo al centro di un dibattito circa la sua sicurezza, in quanto sono emersi alcuni effetti collaterali come tossicità riproduttiva(riduzione motilità dello sperma umano, è stata dimostrata l'inibizione delle crescita di embrioni murini, e la riduzione della quantità di progesterone nelle cellule luteiniche umane, fototossicità nei feti esposti), tossicità a livello del sistema nervoso centrale (il blu di metilere interagisce con la ricaptazione della serotonina). In più è un MAO inibitore e se combinato a cibi ricchi di amine biogene può provocare crisi ipertensive. Alla luce di ciò è stato considerato dall'Unione Europea e dalla FDA come tossico. La dose di sicurezza è stata impostata a meno di 2mg per kg e i prodotti come il Mictasol Blue sono stati ritirati dal mercato.


Generalmente prima di scrivere qualunque post ( sono responsabile davanti alla legge di ciò che scrivo!) mi documento sugli studi effettuati sul farmaco, e ne riporto alcuni a supporto di quanto da me scritto:

J Psychopharmacol. 2011 Mar;25(3):429-36. doi: 10.1177/0269881109359098. Epub 2010 Feb 8. CNS toxicity involving methylene blue: the exemplar for understanding and predicting drug interactions that precipitate serotonin toxicity. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20142303
 
CMAJ. 1987 Mar 1; 136(5): 503–504.
PMCID: PMC1491649
PMID: 3815215 - Methylene-blue-induced hemolytic anemia in a neonate. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1491649/
 
 
Pediatrics. 1996 May;97(5):717-21. - Methylene blue-induced phototoxicity: an unrecognized complication. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8628613
 
Per esempio in questo foglio dell'AIFA  per una soluzione cutanea della Marco Viti (NB il prodotto è in una concentrazione tale da essere in regola con la normativa!) in cui vengono riportati anche altri studi: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_002161_030323_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
 
E' anche vero che alcuni farmacisti della "vecchia guardia" possono rifarlo galenico, ma in questo caso occore fare parecchia attenzione:
 
-nella Farmacupea Ufficiale Italiana sono ammesse solo 2 preparazioni a base di blu di metilene in fiale (1mg) o in soluzione (1%), non vi è traccia di compresse come il Mictasol Bleu. 
 
- sul sito dell'AIFA non ci sono notizie di una reimmissione in commercio del preparato.
 
-gli ospedali universitari spesso hanno approcci sperimentali nella cura delle patologie, e per questo possiedono permessi specifici per l'utilizzo di alcune molecole, sempre e comunque entro le dosi di sicurezza.



 
Rispondi al commento:
lafarmaciadepoca
lafarmaciadepoca il 25/05/19 alle 00:52 via WEB
Buongiorno, ho controllato il post e probabilmente non mi sono espressa bene: pensavo che essendo questo un blog che parla di farmaci "vecchi" fosse naturale intendere che io mi riferissi al vecchio Mictasol. Come spesso accade durante il passare del tempo, la composizione percentuale del farmaco cambia ed il Mictasol dell'epoca era molto più potente delle versioni modrne, in quanto la percentuale di metiltioninio cloruro (o blu di metilene) era più alta e dava problemi di tossicità. Questo farmaco, è stato a lungo al centro di un dibattito circa la sua sicurezza, in quanto sono emersi alcuni effetti collaterali come tossicità riproduttiva(riduzione motilità dello sperma umano, è stata dimostrata l'inibizione delle crescita di embrioni murini, e la riduzione della quantità di progesterone nelle cellule luteiniche umane, fototossicità nei feti esposti), tossicità a livello del sistema nervoso centrale (il blu di metilere interagisce con la ricaptazione della serotonina). In più è un MAO inibitore e se combinato a cibi ricchi di amine biogene può provocare crisi ipertensive. Alla luce di ciò è stato considerato dall'Unione Europea e dalla FDA come tossico. La dose di sicurezza è stata impostata a meno di 2mg per kg e i prodotti come il Mictasol Blue sono stati ritirati dal mercato. Generalmente prima di scrivere qualunque "stronzata" ( sono responsabile davanti alla legge di ciò che scrivo!) mi documento sugli studi effettuati sul farmaco, e gliene riporto alcuni a supporto di quanto da me scritto: J Psychopharmacol. 2011 Mar;25(3):429-36. doi: 10.1177/0269881109359098. Epub 2010 Feb 8. CNS toxicity involving methylene blue: the exemplar for understanding and predicting drug interactions that precipitate serotonin toxicity. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20142303 CMAJ. 1987 Mar 1; 136(5): 503–504. PMCID: PMC1491649 PMID: 3815215 - Methylene-blue-induced hemolytic anemia in a neonate. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1491649/ Pediatrics. 1996 May;97(5):717-21. - Methylene blue-induced phototoxicity: an unrecognized complication. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8628613 e poi ho anche questo foglio dell'AIFA per una soluzione cutanea della Marco Viti (NB il prodotto è in una concentrazione tale da essere in regola con la normativa!) in cui vengono riportati anche altri studi: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_002161_030323_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3 E' anche vero ciò che dice lei, ossia che alcuni farmacisti della "vecchia guardia" possono rifarlo galenico, ma in questo caso occore fare parecchia attenzione: -nella Farmacupea Ufficiale Italiana sono ammesse solo 2 preparazioni a base di blu di metilene in fiale (1mg) o in soluzione (1%), non vi è traccia di compresse come il Mictasol Bleu. - sul sito dell'AIFA non ci sono notizie di una reimmissione in commercio del preparato. -gli ospedali universitari spesso hanno approcci sperimentali nella cura delle patologie, e per questo possiedono permessi specifici per l'utilizzo di alcune molecole, sempre e comunque entro le dosi di sicurezza. Per questo motivo ho riportato che il Mictasol Bleu è tossico e non intendo ritrattare quanto da me affermato, e se mi chiedessero di riproporlo io non rischierei, attenendomi alle specialità approvate dalla Farmacopea Ufficiale: spesso mi ferisce sentire dare dell'"idota" a farmacisti che cercano di far ragionare medici e pazienti proponendo altri prodotti, quando loro sono "affezionati" a quelli d'antan. Spero di aver chiarito in maniera esaustiva la mia posizione sull'argomento: se ha bisogno di altri chiarimenti, studi, link accademici ed altro i sono a Sua completa disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Giulia Bovone Ps. E' sempre bene attenersi a siti ufficiali (AIFA etc) e studi pubblicati su riviste che vagliano il tutto tramite peer - review, a volte può capitare che i forum, ove chiunque può dire la sua, possano essere imprecisi.
 
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