La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
-Opere a CARATTERE NON COMMERCIALE: basta citare la provenienza e l'autore dell'articolo o della foto nel rispetto dei diritti di copyright!
-Opere a CARATTERE COMMERCIALE: dal 1/04/2018 le consulenze per musei, scuole, scrittori, articoli, testi, enti, università, siti con pubblicità ed altre opere commerciali sono a pagamento con rilascio di regolare fattura. Contattatemi per chiedere un preventivo.
Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
Ti piace il blog? Considera l'acquisto del libro "I Farmaci nella Letteratura", Edizioni N.O.S.M., per continuare a mantenere libere e gratuite le mie ricerche nel campo della storia del farmaco.
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Grazie mille per il vostro contributo, significa molto per me e per il mio lavoro!
Messaggi di Dicembre 2016
Il Cortiron Schering fu una delle preparazioni iniettabili a base di acetato di desossicorticosterone più conosciuta e venduta nel secondo dopoguerra. Negli anni Cinquanta si era da poco compreso il ruolo del cortisone nel corpo umano, e conseguentemente anche dell’importanza delle ghiandole surrenali e dei loro metaboliti. Biochimicamente parlando, la corticale del surrene è qualcosa di interessantissimo: tutti gli ormoni prodotti prendono origine dal colesterolo, il quale a seconda degli enzimi che agiscono su di lui, potrà diventare aldosterone, progesterone, cortisolo, cortisone, testosterone, e parecchi altri intermedi, gli uni strettamente concatenati a livello chimico con gli altri. Patologicamente questa “vicinanza” si traduce nel fatto che spesso basta l’assenza della produzione di un enzima, per bloccare più di una via biochimica di sintesi. Per fare un per esempio, ipotizziamo la mancata produzione da parte delle cellule della corticale dell’enzima 21-idrossilasi. Esso converte il 17-idrossi progesterone in 11-desossicortisolo, precursore del cortisolo e del cortisone, e in più agisce sul progesterone convertendolo in desossicorticosterone, precursore dell’aldosterone. Se esso viene a mancare, ecco che l’individuo sarà privo di ben 3 ormoni della corticale, con un quadro patologico caratterizzato da squilibri elettrolitici e iperandrogenismo. Ora, questo è solo un esempio, ma penso vi abbia reso l’idea di come le surrenali, siano ben più di “semplici tessuti accessori” del rene. Personalmente il fatto che il Cortiron sia stato prodotto dalla Schering non mi ha sconvolto più di tanto: questa casa farmaceutica è sempre stata all’avanguardia nell’ormonoterapia e c’era solo da aspettarsi che prima o poi immettesse sul mercato un prodotto per aggirare il deficit di cortisolo. Ecco la foto della scatola:
Misura 6,9 cm x 6,9 cm x 2 cm e risale alla metà degli anni Cinquanta. Ogni scatola conteneva 4 fiale da 1 cmc. Il fatto che il prodotto fosse una novità lo si capisce anche dal prezzo: ben 1372 Lire, quando altri farmaci ne costavano dai 350 ai 600! Grazie per aver letto il post e Buon 2017! |
Post n°513 pubblicato il 29 Dicembre 2016 da lafarmaciadepoca
Come ogni anno, lascio scegliere a voi il tema del primo post del 2017! Se avete richieste, fatevi avanti nei commenti o inviatemi una mail!
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Il rapporto nonno - nipote è sempre qualcosa di speciale, ma lo è di più se il nonno in questione è stato arruolato nell'esercito francese, e scrive alla nipotina la tradizionale cartolina di Natale. Traduzione della cartolina: Cara nipotina, ricevete i miei migliori auguri di felicità e di buona salute. Spera e credi. Il tuo "nonnone" che ti abbraccia. George |
Post n°511 pubblicato il 13 Dicembre 2016 da lafarmaciadepoca
Il sapone Nivea degli anni Cinquanta / Sessanta è diretto e laconico come un pugno in faccia: e no, non sto scherzando. Saponette moderne, con le scatole piene di scritte con ingredienti ed avvertenze, fatevi da parte ed ammirate quel sapone che nulla dice di sé, se non “vuoi una saponetta? Io sono quella che aspetti!”. Sicuramente farà strano anche a voi, ma nel passato il marketing funzionava in maniera molto più lineare, dove era il brand, e non il prodotto a vendere. Poco importava della descrizione dei pregi dell’oggetto, era il marchio “Nivea” che faceva sì che il sapone fosse acquistato dai consumatori, e ancor meno interessava se non era disegnato sulle esigenze di lui o di lei come molti prodotti moderni. In passato ciò che contava di più era la fidelizzazione del cliente al marchio, ed esso doveva diventare sinonimo di affidabilità e qualità, affinché per tutta la vita il consumatore non volesse altro (scommetto che anche voi avete nonne / zie / mamme, che hanno vissuto in questo periodo e che mostrano i chiari sintomi di questo atteggiamento). Oggi invece siamo tartassati da prodotti che dovrebbero soddisfare le esigenze di ciascuno di noi, anche se nel mondo del prodotto in larga scala, essa è una pretesa che ha un po’ dell’utopia. Ecco la foto della scatola:
Misura 8,7 cm x 5,1 cm x 3,3 cm e risale agli anni Cinquanta / Sessanta. Contiene ancora la sua saponetta, e sulla scatola c’è solo scritto il prezzo, il contenuto del prodotto e il produttore, ossia i Laboratori Cosmochimici di Milano e nient’altro. Insomma, tutto sommato un sapone di poche parole. Grazie per aver letto il post! Sto avendo problemi con il servizio di Libero per l’hosting foto, perciò se l’immagine della bottiglia non si vedesse fatemelo sapere. Provvederò a ripristinarla. |
Post n°510 pubblicato il 09 Dicembre 2016 da lafarmaciadepoca
Il 20 dicembre alle ore 18.00 presenterò "I Farmaci nella Letteratura" a Torino, presso la biblioteca civica "Natalia Ginzburg" in Via Cesare Lombroso 16. L'ingresso è libero, e se avete voglia di farmi qualche domanda faccia a faccia, direttamente e senza aspettare che io smaltisca la mia pila di mail, sappiate che è un'occasione da cogliere al volo! O ancora potreste regalarvi o regalare per Natale una copia autografata. Per me è un'occasione per conoscere i miei lettori e capire cosa fare per rendere il blog più vicino alle vostre aspettative, perciò mi auguro parteciperete numerosi. Grazie ancora per il supporto!
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