La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
-Opere a CARATTERE NON COMMERCIALE: basta citare la provenienza e l'autore dell'articolo o della foto nel rispetto dei diritti di copyright!
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Messaggi del 25/11/2016
Post n°509 pubblicato il 25 Novembre 2016 da lafarmaciadepoca
Oggi nessuno ricorda più l’Hepamoxyl, ma tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, questo preparato è stato uno dei ricostituenti più venduti in Italia. Personalmente non mi è mai capitato di sfogliare una rivista medica di quegli anni e di non trovare almeno una pubblicità di questo preparato galenico della Società Anonima Istituto di Sieroterapia Ematopoietica di Milano, i cui concessionari esclusivi erano i Laboratori Maestretti, siti sempre nella stessa città. E’ innegabile che l’Hepamoxyl abbia fatto la fortuna della Maestretti, e dal momento che il prodotto vendeva molto bene, il mercato fu inondato di tante varianti, tra cui campeggiava l’Hepamoxyl Composto, una variante “rinforzata” del farmaco base. Il prodotto si poteva trovare sia in fiale (da assumersi per bocca), oppure sotto forma di sciroppo. L’Hepamoxyl ricade nella categoria degli opoterapici a base di estratti di organi animali: nello specifico, dal momento che si tattava di un medicinale contro l’anemia, erano impiegati estratto di fegato fetale, siero ematopoietico ed estratto embrionale. Da chi erano estratti? Da circa 40 cavalli, mantenuti in pianta stabile presso l’Istituto di Sieroterapia Ematopoietica di Milano. L’Hepamoxyl composto, invece conteneva oltre al siero ematopoietico, all’estratto di embrione e all’estratto di fegato anche citropeptonato di ferro, citropeptonato di rame e citropeptonato di manganese, sali che spesso compaiono nelle composizione dei terreni di coltura batterici, ottenuti tramite sintesi per la felicità (non eccessiva) dei cavalli. Ecco la foto dei prodotti:
La scatola dell’Hepamoxyl semplice misura 14,5 cm x 9,6 cm x 2,6 cm e risale al 1944. E’ una delle ultime ad avere indicato i prezzo in Lire del Regno d’Italia. La scatola dell’Hepamoxyl composto misura 12,2 cm x 9,3 cm x 2 cm ed è databile al secondo dopoguerra (1945). Entrambe le confezioni contenevano 6 fiale da 10 cc, da assumere oralmente in acqua zuccherata, lontano dai pasti. Grazie per aver letto il post! Sto avendo problemi con il servizio di Libero per l’hosting foto, perciò se l’immagine della bottiglia non si vedesse fatemelo sapere. Provvederò a ripristinarla.
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