Oscillazioni...

Titolo: facciamo un esperimento … come gioco.


LassoloPrendiamo un giorno qualunque; … che ne so … il primo aprile no perché è il giorno del “pesce” … e … di norma … si sa … esistono già un sacco di scemi che si trasformano in tali facendo degli scherzi idioti da spacciare agli sprovveduti per gagliardi; sprovveduti che se poi diventeranno diffidenti nella vita altro non sarà altro che per colpa di questi idioti a cui facevo riferimento. Prendiamo, quindi, il 31 marzo (propongo) … ovvero sabato prossimo ... ovvero domani (o altra data … qualora Libellulina volesse cambiare giorno) … e divertiamoci a fare il numero della conta di qualcosa che è sempre in mezzo a noi nel quotidiano che frequentiamo. Reale o virtuale non fa differenza … purchè si faccia attenzione a coglierne l’essenza.A quale essenza alludo? Semplice … mi spiegherò meglio; … in fondo, non stiamo su di un blog che a parole ci sappiamo fare nel comunicare? Chi con i suoi “papielli” … chi con i suoi “post it” da trasmettere come fossero dei baci … ognuno di noi sa e può dire la propria. L’intento, del resto, è quello … e questo, concorderete, grazie alla padrona di casa (Libellulina) che ce ne offre l’occasione. Padrona di casa che prende sempre più le sembianze di una bellissima fatina; ... la nostra ... che ne frequentiamo l'ambiente che mette a disposizione da gran signora.Dunque: si è soliti ascoltare … spesso involontariamente appizzati “de recchia” … qualche “vavaffa” (leggasi vaffanculo) espresso con il gergo moderno (l’intercalare di oggi). E’ inutile che vi dica che ai miei tempi (quando ero giovanotto) un “vavaffa” era considerato sacro … anche se ne avanzava sempre uno per qualcuno che se lo meritava all’ultimo momento. Lo si spendeva nella maniera più azzeccata … e mai lo si regalava gratuitamente … perché, pensate un po’, si aveva rispetto anche di colui che lo riceveva. Lo si concedeva, quindi, in maniera oculata … quasi attenta, se vogliamo essere più precisi … e a riceverlo … la stessa cosa … lo si riceveva con diritto di averlo in “dono” meritatamente.Il “dono” da ricevere o da dare, in realtà, consisteva nel riscontrare fosse accaduto qualcosa da considerare veramente grave. Tale evento faceva si che si meritasse emettere un “vavaffa” senza concedere diritto di replica. Era un dovere etico riceverlo qualora ci si fosse comportati in maniera sleale … era un dovere emetterlo qualora si riteneva sleale ciò che si riceveva come atteggiamento. Tutto estremamente motivato, quindi.Oggigiorno … un vaffanculo lo si sente pure da un ragazzino che pedalando sulla bicicletta gli rimane casualmente impigliato un lembo del pantalone alla catena. Non c’è più serietà nemmeno nei “vavaffa”, purtroppo. Una sorta della bestemmia emessa da un apparente osservante della religione cattolica. Chi dei vaffanculo abbonda nella sua bocca … è quel ”regazzino” di cui parlavo prima nel condurre stupidamente la bicicletta; mi verrebbe da dirgli … “e avvolgiti l’orlo dei pantaloni alla caviglia … no (?!) … che se non hai la carena a fare da copertura … sei scemo per davvero se non pensi che si potrebbero rovinare i pantaloni in un’unica soluzione. Suona come “vaffanculo” (vero?) … invece nella vita sono stato educato nel tentare di educare chi è scemo ... e, di conseguenza, anche un misero bimbetto potrebbe avere molto di cui imparare se fossimo capaci di adottare il genio della mente. Ovviamente … se ci sono i presupposti giusti … altrimenti ... “mavvaffanculo” … di sicuro sarebbe ciò che penserei rivolgendomi alla persona scema.Ebbene si … quasi tutti quanti noi … in bicicletta ... se non siamo stati accorti ad andare in giro in pantaloncini … abbiamo rovinato un pantalone pedalando alla rinfusa da bambini; tutto ciò … per non aver avuto esperienza nel salvaguardarli come dicevo. A mio modesto avviso ... un pantalone va salvaguardato sempre ... come fosse un vaffanculo, del resto. Anche voi, urbani frequentatori di questo blog ... se da bravi praticanti religiosi di allora (pensateci un poco)… foste incappati in quell’evento … sono sicuro che non avreste bestemmiato facilmente da scemi ... né avreste urlato la parola “vaffanculo” in tono liberatorio … ma, al limite, avreste esordito all’inconveniente occorso con la parola “Cazzo” ... espressione di gran lunga più confacente giacchè non rivolta contro nessuno.Come dicevo, ai miei tempi, non si potevano sprecare dei “vavaffa”… in quella maniera semplicistica. Essi … i “vavaffa “… erano considerati quasi sacri … e, pertanto, dovevano ’essere elargiti all’uopo specifico. E’ da stupidi credere che la catena trinciante l’orlo del pantalone … possa essere considerata cosa seria; essa è solitamente una bischerata a cui porvi rimedio ricorrendo all'uso di un'altra liberatoria parola da emettere. Nel caso mio "cazzo" va bene ... perchè "pipino" da citare in alternativa lo trovo improprio, a mio avviso. Voi, invece, quale avete usato nel passato in circostanze simili? Di sicuro, nel crescere … qualora siate saliti di nuovo su una bicicletta non munita di carena ... un "vavaffa" è ciò che sta più alla portata del linguaggio moderno ... con i tempi mediocri che corrono oggi ... ma (e mi rivolgo ai più adulti di anni) ai tempi di quando eravate ragazzini ... come esordivate agli inconvenienti? Si, dico ... a quale espressione verbale ricorrevate?Per spendere i “vavaffa” nella giusta maniera … ci sono mille modi per farlo … purchè li si sappiano spendere da “adulti” e non da coglioni ragazzini ancora in fase di crescita con la mente. Io, per esempio, spesso mi ritrovo a spenderli nel più rigoroso silenzio presente nell'indifferenza più totale … (li definisco “metafisici” per quanto si capiscono bene) … perché neanche uno intendo sprecarlo per chi ritengo sia scemo nella vita … o stupidino sempre. Sprecarlo è quasi come evitare di fargli capire che "da mò" che è stato mandato a fanculo. Ma lasciamo perdere il "bimbetto" e giochiamo al gioco che vado proponendo su questo simpaticissimo blog della bella ospitale Libellulina. Dunque: con cura ... annotate i "vavaffa" emessi da chi avrete ascoltato durante l'arco della giornata di domani e annotate pure le stupidi situazioni emerse che hanno fatto scaturire questi "moderni" sfoghi. Ce ne son di che ben donde … e vedrete che vi sorprenderà un mondo riscontrarli in gran numero … per quanto sono in voga oggi nella maniera più scema.Viviamo infatti ai giorni d’oggi … e come dicevo … è solito incontrare “stupidini” che ti fanno assistere alla loro “intelligenza” … quella di bimbetti incalliti. Quanti ne totalizzeremo, quindi, nell’ascoltarli involontariamente oppure apponendo la massima attenzione? Si, dico … non serve riceverli oppure dirli … basterà solamente annotarsi la situazione per la quale è stata emessa dalla persona ascoltata quei “vavaffa” di cui parlavo. Poi … se vi andrà … li commenteremo la prossima settimana qui dalla bella Libellulina (che a “vavaffa” ascoltati nonchè ricevuti … mica scherza).Lei, però, (e fatemelo dire) è una gran signora … anche se evidenzierà nella sua modestia di essere “minuta di statura”. Ci sono gran belle persone alte pure oltre un metro e settanta; e ce ne sono pure di nane. Comunque sia … non è la statura a rendere adulta e seria una persona … ma il suo non essere mai “piccirille” (per tentare di dirlo alla napoletana) nella vita. Mi raccomando di appizzare le orecchie, quindi: contate … contate … ma solamente quelli che ascolterete (o direte) nella giornata di sabato prossimo (in qualsiasi circostanza voi stiate) … perché negli altri giorni … giocassero loro a fare i pupi. Noi siamo adulte persone. Ciao gente, “sevedemo” alla prossima.P.S. Un po' di storia su come mi è venuto in mente il gioco dei "vavaffa" che vado proponendo qui dentro. Dunque ... l'altro giorno stavo desinando tranquillamente all'ora di pranzo al tavolo di un ristorante a cui sono molto affezionato (fanno un'ottima "matriciana")... quando tutto ad un tratto sento esordire con un "vaffanculo" ... colui che a tre tavoli distanti si è schizzato il pantalone da solo del condimento del piatto che stava mangiando. Mi sono detto "Uh! Toh! Che coglione" - e nel riprendere a mangiare la mia pietanza ... ho concluso il mio pensiero con ... "credevo ce l'avesse con me ... quello scemo". Se ce l'avesse avuta con me ... avrei esordito con "Cazzo!" ... e avrei raccolto un po' di idee per meglio essere più incisivo con quanto avevo da dire ... o da agire. Come sto facendo adesso adesso, del resto. In rrealtà, vederlo rimasto tranquillo al suo tavolo a scimmiottare lo scemo che è ... mi avrebbe fatto prendere la decisione di ricoprire la massima indifferenza verso quell'individuo. Come fate tutti voi frequentatori di questo blog, del resto (e me ne compiaccio vivamente). Dai ... ragazzi e ragazze ... pensiamo a giocare ad appizzare le orecchie per l'intera giornata di domani ... che in genere se ne sentono tante in ogni dove. Anche sbavarsi il dito dello smalto che si sta dando all'unghia ... oggi ... per la donna comune ... è diventato un valido motivo per dire "vavaffa". Tutti scemi quelli che ne fanno uso impropriamente (incluso il bimbetto che usa lo stesso epiteto per sfogarsi) ... perchè ignorano che altro non stanno facendo che mandarsi a fanculo da soli ... almeno qui dentro. Che spasso ...