Inferno XXVI

Uomo


  Altro da me in tutto... maschio, estraneo, altra carne, altro cuore, altra mente, pure, il mio stesso corpo prolungato, la voce che si sdoppia, e mi continua: ciò che si oppone, e ciò che mi compone come un discorso teso, mai concluso, o l’altro occhio: il raggio che converge al rilievo, allo scatto delle cose - mio necessario opposto, crudele meraviglia è amare te: godere di due vite in questa sola, avere doppia morte. Armanda Guiducci