goccedisogni

passioni


Queste passioni che loro soli chiamano ancora amorisono amori anch'essi, teneri e furiosi,con particolarità curioseche non hanno gli amori certi d'ogni giorno.Eroiche anche più d'essi e meglio d'essi,esse s'adornano di splendori d'anima e di sanguetali che al confronto gli amori inquadratinon sono che Riso e Gioco o bisogni erotici,che vani proverbi, che un nulla da bimbi troppo viziati."Ah! I poveri amori banali, animali,normali! Gusti grossolani o frugali bulimie,senza contare la stupidità delle fecondità!"possono dire coloro che l'alto Rito consacra,avendo conquistato la pienezza del piacere,e l'insaziabilità del loro desiderioche benedice la fedeltà del loro merito.La pienezza! Costoro l'hanno superlativamente:baci sazi, ingozzati, mani privilegiatenella ricchezza delle carezze ripagate,e questo divino finale annientamento!Così sono i forti e i forti, l'abitudinedella forza li rende invitti al diletto.Copioso, gustoso, debordante, il diletto!Lo credo bene che loro l'abbiano, la piena pienezza!E per esaudire i loro voti, ciascuno di loro, a turno,compie l'azione suprema, ha la perfetta estasi– talvolta la coppa o la bocca e talvolta il vaso –estatico come la notte, fervente come il giorno.I loro bei sollazzi sono grandi e gai. Niente crisi di quelle:svenimenti, nervi. No: giochi coraggiosi, poi felicibraccia stanche attorno al collo, per meno languidiche stretti sonni a due, tutti interrotti per ricominciare.Dormite, innamorati! Mentre attorno a voiil mondo disattento alle cose delicate,rumoreggia o giace in sonnolenze scellerate,senza neppure, è così sciocco!, essere geloso di voi.E quei risvegli franchi, chiari, ridenti, verso l'avventuradi fieri dannati di un più magnifico sabba?E salve, testimoni puri dell'anima in questa lottaper l'affrancamento dalla greve natura!(Paul Verlaine)