LE PAROLE

ventitrè e trentacinque


.Da quando è nato questo posto di parole ho scritto una storia per il 25 aprile. Quest'anno niente. Non ci riesco. Già scrivo pochissimo e quel poco è per me, su di me, visione egoista e lamentosa del mio vivere quotidiano. Però ho pensato ed ho anche provato ad elaborare un racconto di montagne e fatica, ideali e responsabilità, coraggio e azione, ma niente, non è uscito niente, se non la consapevolezza che resistere è nella fatica di vivere in un mondo che non mi appartiene. Non riesco più a riconoscermi, nè trovo consonanze o affinità. Solo resto aggrappata con forza al sentimento di libertà e di volontà che mi appartiene e che ha lo stesso colore del mio sangue. Rosso. Ero, sono e resto comunista. Un'amica mi ha scritto un sms, che è lo specchio del mio sentire:"Un'altra settimana se n'è andata portandosi via le ultime fragili e deboli speranze ideali. Un'altra è cominciata e non ci resta che l'amicizia, l'amore e il rispetto per le persone vicine e lontane che stimiamo." Una canzone. Leonard Cohen "The partisan" .