LE PAROLE

Post N° 286


Respiro piano,
quasi volessi che quest’aria di cristallo non si spezzi ,ma resti come la separazione esatta tra il sole caldo e il freddo del gelido inverno. ... e non ho ragione, amica mia, non ho ragione. Perché se l’avessi non starei immobile a guardarmi tra le mani i disegni colorati di quel che vorrei e non sarei così felice del poco nulla che ho e non mi basterebbe quel bastare a me stessa cocciuto ed ostinato e non sarei consapevole che il cerchio si chiude preciso nel punto in cui accetto di avere questo amore. E bello sarebbe vivere sempre di sete e fame rabbiosa e saziarsi staccando a morsi bocconi da angurie mature e zuccherine. Farsi colare sul mento il succo e ridere affondando le mani nell’acqua pura e fredda del torrente lavando, con un gesto solo, le ombre dell’anima. Le ombre invece restano e nell’ombra nascondo lo scontento di me stessa, quell’incompiutezza che mi rende debole e impreparata alla lotta per la sopravvivenza. Nell’ombra dei miei pensieri storti e indistricabili gli uni dagli altri perdo l’orientamento. La strada dritta e sicura su cui camminavano i miei passi tranquilli diventa un indistinto sentiero serpeggiante tra le rocce e il baratro e il mio camminare è un arrancare stento e incerto. Se davvero avessi ragione, amica mia, sarei a sorridere di me stessa e saprei con una certa dose di sicurezza dove sto andando, chè sicuri non si può mai essere, ma nemmeno così sperduti.Respiro piano il freddo silenzioso e il sole.