LE PAROLE

Post N° 301


È un posto tranquillo. È incuneato tra basse montagne e l’orizzonte è solo di cielo e di rocce lontane.Se ti affacci alla finestra il lago lo senti nell’aria assieme all’odore del freddo.
 Mi piace annusare il freddo e sentirlo sulla pelle della faccia, mentre il caldo bello della casa mi avvolge. È come essere sdoppiata, per un attimo, e vivere con il corpo il tepore e con la faccia il gelo. Poi nel corpo entra l’odore pungente. Il verde del bosco è talmente vicino che posso immaginare di vedere le pigne sui rami degli abeti ed il muschio sui tronchiIl fumo di legna dolce e aspro che ha segnato gli inverni sereni dei miei tempi sereni mi passa attraverso gli occhi e si ferma nel luogo del ricordo. Ero serena affacciata alla finestra di casa tua e nelle mani non cercavo le risposte impossibili a domande banali. Nulla cercavo chè mi bastava quello stare tranquilla a parlare. Il raccontare di sé per sapere le parole che la mente non arriva a capire.Invece lì, sulla tovaglia rossa e bianca ed il verde dell’agrifoglio si posavano i nostri pensieri più difficili, quei dolori incancreniti, quei sogni rovinati dall’abitudine alla realtà, quella speranza che solo a dirne la parola ci spaventa.Invece erano lì, chè sapevo di te come tu sapevi di me. È un posto tranquillo, casa tua, e sereno. Ho finito l’anno serenamente tranquilla. Ho iniziato l’anno tranquillamente serena.Amalia Rodrigues - Barco Negro