LE PAROLE

Post N° 365


Ho troppe luciperdo l’orientamento.Perché la notte
Perché la notte apre le porte a me stessa e dimentico lo spazio del tempo vuoto ed inutile del giorno che consumo inconsapevole e colpevole nell’oblio di quei gesti e di quei passi che non facendoli si farebbero da soli.Perché la notte del silenzio mi fa voce e mi urla nello stomaco le frasi impossibili che la luce ed il caldo del sole non sanno dire e la fasulla tranquillità si frantuma contro il muro duro della consapevolezza.Perché la notte rimango affacciata sul vuoto e affascinata dalla caduta mi lascio cadere sempre più in fondo senza trovare resistenza al mio volo e nella profondità estrema e nell’estremo limite trovo lo spazio aperto e l’aria libera per il respiro.Perché la notte la percorro sulla mia pelle e le tue dita inseguono le mie parole tra le labbra e i denti, sulla lingua con il sapore aspro del salato sudore, nel palato a sciogliersi come un pezzetto di ghiaccio e resta la sete.Perché la notte si insinua nelle carezze e nei capelli, sul collo e tra le spalle, nelle gambe e nei piedi e dentro, dentro nella carne con la forza dolce ed estenuante del piacere non cercato e trovato per caso e per caso accolto.Perché la notte ti porta da me come fossi il sogno con braccia grandi e il petto da appoggiarci la testa per ascoltare il battito affannato del cuore e lasciare tutto quello che il giorno illumina, fuori, al di fuori del cerchio dei nostri corpi.Perché la notte.