Periodaccio.Non è che stia male, nemmeno sto bene.No. Non è il lavoro, anche se mi sembra di lavorare e basta. E poi lavorare sotto pressione in questa maniera mi fa sentire adrenalinica e soddisfatta. Mi piace. Adoro passare le giornate ad inseguire i percorsi assurdi dei numeri che nella loro perfetta logica devono combinarsi in maniera tale da quadrare. E sono tabelle su tabelle, incroci di anni e di futuri, di proiezioni e previsioni, di leva di qui e metti di là, sposta questo e incrocia quell’altro. E sono cocciuta che non mi accontento mai e devo spaccare il capello ed il centesimo. Comunque quando esco dall’ufficio e me ne torno a casa pedalando lenta sulla mia bicicletta mi sento il cervello fritto e l’unico pensiero coerente che riesco ad articolare è quello di sentire l’aria fredda che mi lava la faccia. Periodaccio.La fregatura è il tempo furibondo che non mi dà respiro. Ci sono dei giorni in cui l’unico tempo che ritaglio per me è quello della doccia e di spalmarmi la crema. E mi manca. Mi manca in maniera tremenda lo spazio largo del poter decidere di mettere in parole il turbinio di immagini che si accapigliano nella mia povera testa. E dopo dieci ore di schermo e tastiera la sola idea di accendere il mio portatile bordeaux mi provoca un conato di vomito. Non scrivere significa allontanarmi da me stessa. Dimenticarmi. Non farmi compagnia. E quindi per assurdo soffro di solitudine. Mi sento sola perché non riesco ad essere sola. Periodaccio.....
Post N° 427
Periodaccio.Non è che stia male, nemmeno sto bene.No. Non è il lavoro, anche se mi sembra di lavorare e basta. E poi lavorare sotto pressione in questa maniera mi fa sentire adrenalinica e soddisfatta. Mi piace. Adoro passare le giornate ad inseguire i percorsi assurdi dei numeri che nella loro perfetta logica devono combinarsi in maniera tale da quadrare. E sono tabelle su tabelle, incroci di anni e di futuri, di proiezioni e previsioni, di leva di qui e metti di là, sposta questo e incrocia quell’altro. E sono cocciuta che non mi accontento mai e devo spaccare il capello ed il centesimo. Comunque quando esco dall’ufficio e me ne torno a casa pedalando lenta sulla mia bicicletta mi sento il cervello fritto e l’unico pensiero coerente che riesco ad articolare è quello di sentire l’aria fredda che mi lava la faccia. Periodaccio.La fregatura è il tempo furibondo che non mi dà respiro. Ci sono dei giorni in cui l’unico tempo che ritaglio per me è quello della doccia e di spalmarmi la crema. E mi manca. Mi manca in maniera tremenda lo spazio largo del poter decidere di mettere in parole il turbinio di immagini che si accapigliano nella mia povera testa. E dopo dieci ore di schermo e tastiera la sola idea di accendere il mio portatile bordeaux mi provoca un conato di vomito. Non scrivere significa allontanarmi da me stessa. Dimenticarmi. Non farmi compagnia. E quindi per assurdo soffro di solitudine. Mi sento sola perché non riesco ad essere sola. Periodaccio.....