antonello_mi il 16/06/06 alle 10:33 via WEB
Sono partito da “un titolo di coda” e ritengo opportuno fornire un adeguata argomentazione del caso; mi infastidisce, terribilmente, qualsiasi forma di autoritarismo e presa di posizione non giustificata da una adeguata e giusta riflessione dell’atto, accantonando falsi moralismi e pregiudizi. Ho letto con interesse quanto è successo alla tua amica e del suo blog oscurato; in un mondo dove vive la perfezione, assolutamente regolare, le norme non servirebbero, perché esiste la regolarità, appunto. Ma poiché il nostro mondo perfetto non lo è (come giusto che sia, perché la perfezione è solo meccanica, mai naturale), ecco apparire il sommo cultore, giudice, la mente eccelsa che si arroga il diritto di fare e disfare, senza riflettere su cosa, oggi, sia morale e non. La possibilità di oscurare un blog (da quanto ho capito) è determinata da un intervento (breve nella sua dimensione temporale, basta un semplice dito che pigia un tasto), di chiunque ritenga che quel blog offenda la community; E’ SBAGLIATA LA FORMA!!!: in un paese democratico (qualcuno direbbe “quale?”) si dovrebbe procedere per gradi per non arrivare alla colpevolezza conclamata e ingiustificata: la segnalazione dovrebbe essere valutata (anche dietro denuncia, se è il caso, pertanto escludendo qualsiasi forma di anonimato) e valutata non solo da chi gestisce la community ma anche secondo opinione degli stessi bloggers, con la possibilità di ripristinare la posizione iniziale se la denuncia non dovesse trovare fondamento; e invece tutto va perduto, anni di pensieri, emozioni, considerazioni, passioni, in fumo. Questo porta a pensare che il processo sia stato automatico e che nessuno ci sia dietro, ma osservo certe regolarità nella gestione della community che mi fanno pensare che tanto automatico, il processo di gestione, non è.
La community si configura come un microcosmo sociale, con il suo popolo, le sue idee, le sue regole; se la regola della community è quella di concedere il diritto a chiunque di espellere dal contesto chi “si crede abbia violato le regole” allora perché non estendere questa realtà ad un microcosmo più grande? Pensa che bello poter fare la stessa cosa a chi ti passa davanti la fila del supermercato o chi ti taglia la strada o ti soffia il parcheggio passandoti avanti………..e chi più ne ha ne metta.
Tanto ho pensato e ritenuto opportuno argomentare; Saluti.
Il detentore dei propri pensieri.
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