Creato da liberante il 05/03/2005
Che anche nella più delirante delle fantasie il bianco su cui scrivo sia la mia verità.

IO

immagine

 

Ultimi commenti

ricomincia, è bello leggerti...:-) Il tuo ragazzo magari ti...
Inviato da: magdalene57
il 25/07/2023 alle 20:20
 
non scrivi più, vedo un vero peccato ciao, tommy
Inviato da: stufissimoassai
il 22/11/2022 alle 16:23
 
Piove fuori e dentro di me
Inviato da: cassetta2
il 21/08/2022 alle 22:53
 
Ciao
Inviato da: Lucien.Chardon
il 29/07/2022 alle 14:13
 
Sei una persona speciale, forse non quella a cui mi...
Inviato da: liberante
il 03/06/2019 alle 12:21
 
 

Ultime visite al Blog

echelon1962annisexantaossimoraliberanteoggiedomani51merizeta21alf.cosmosstufissimoassaipasseggero65Coccolami14cassetta2magdalene57dams777maturalmentegrandiaboutnoi
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

Copyright ©

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

 

« Messaggio #253Messaggio #255 »

Post N° 254

Post n°254 pubblicato il 25 Agosto 2006 da liberante

Bisbiglia la notte.
Credo sia silenzio.
Riposo il troppo rumore del giorno e della luce.
Una coperta di buio e credo sia silenzio.
Ascolto.
Lontano e nascosto un rombo soffocato dalla distanza, forse il treno al di là delle case e del fosso, oltre la campagna e l’abbazia.
Alto e distante sopra le nuvole nello scuro del cielo con poche stelle l’aereo, improbabile pesantezza.
Più vicino a destra una litania come di vecchie vestite di nero alla messa del mattino, soffocata e fievole, solo suono morbido senza capire le parole.
Frusciante e indistinto il lavoro del frigorifero, inascoltato, ormai fa parte dei muri di questa mia casa.
La sonorità sommessa e ossessiva del tempo che passa scandito con ritmo sempre uguale dalla lancetta dei secondi dell’orologio bianco.
Bisbiglia la notte.
Questi suoni che analizzo con caparbia intensità fanno il mio silenzio.
Ne vorrei un altro di silenzio, quello attonito e totale del nulla da ogni parte.
Come un’impressione d’ovatta tutto intorno alla testa e tuonante di vuoto.
Allora avrebbe un suono così forte da rendere sordi.
Allora tutto quello che con parole monche vado scrivendo dentro di me riuscirei a scriverlo con lettere di acciaio scintillante fuori di me.
Silenzio e buio.
Poche volte ho provato l’assenza del tutto. Dopo lo sgomento di chiudere gli occhi e vedere nella stessa maniera se li avessi aperti, dopo aver detto “che silenzio” per sapere che esiste ancora il suono, arrivava il senso di vertigine. Nessun punto di riferimento, nulla che pulsava, se non il battito accelerato del mio cuore spaventato. Pensarmi dall’esterno e vedermi attraverso il buio. Scorrere con le mani la mia pelle e respirare un po’ più forte del normale. Non esplodevano pensieri magnifici, verità assolute, consapevolezza di me. Restavo inutilmente aggrappata con le mani alle mia braccia per non perdermi.
Bisbiglia la notte.
Preferisco questo labile contatto con la vita del mondo.
Preferisco questo buio, mai buio davvero.
Preferisco queste finzioni di silenzio che accompagnano il mio sguardo.
Bisbiglia la notte.

Edward Elgar “Concerto per violoncello – primo movimento”



La fotografia è di Franco Bussolino “Il sentiero del silenzio”

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
demianfree
demianfree il 26/08/06 alle 00:09 via WEB
silenzioso, ti auguro una lieta nottata..
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 26/08/06 alle 00:14 via WEB
un sorriso e un MIAOOOO sommesso!
(Rispondi)
 
lupopezzato
lupopezzato il 26/08/06 alle 01:04 via WEB
.. mi è sembrata di vederla la notte che scende come nebbia trascinandosi dietro il velo del silenzio fino a poggiarsi a terra. entrambe. la notte e il silenzio. ogni tanto il rumore di una macchina che solleva il silenzio come solleverebbe un foglio e mentre l'auto passa e va il foglio va a posarsi più là e così il silenzio.. «Pensarmi dall’esterno e vedermi attraverso il buio».. come ursula che conosceva ogni cosa nella sua cecità sconosciuta agli altri ma, forse, perfino a se stessa.. «Restavo inutilmente aggrappata con le mani alle mia braccia per non perdermi».. per non perdermi per non perdermi ma per cercarsi e trovarsi perchè cercarsi non significa necessariamente essersi persi, vero?.. notte così pigra da non aver voglia di diventare giorno perchè ci sono notti che durano di più.. gli orologi fanno tic e poi quando dovrebbero fare tac non lo fanno. lo fanno dopo. ecco, lo fanno adesso, tac. notti che durano di più..
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 26/08/06 alle 19:16 via WEB
"cercarsi non significa necessariamente essersi persi", vero! ma la paura di perdere il contatto con me stessa è forte, c'è sempre, in ogni mio contorto pensiero resta sottopelle questa paura. nella ricerca errabonda che faccio di verità che sono sempre un passo oltre a dove arrivo ho questo terrore di non trovarmi più, di perdermi, appunto, che il confine è troppo labile tra il reale e il non reale (non parlo di virtuale). e le notti... ah! le notti che allungano il tempo e tendono in direzioni che non vorrei, oppure annullano anche il tac e restano sospese, senza sonno e senza veglia, solo con la voglia di esplorare ancora e ancora luoghi sconosciuti in cui la mente si perde...ah! le notti ( e ridacchio )
(Rispondi)
 
 
 
liberante
liberante il 26/08/06 alle 19:26 via WEB
dimendicavo Ursula. lei vede dove gli altri non vedono e riesce a sapere il posto di ogni oggetto perchè ascolta...ascolta con attenzione, con precisione, come solo chi è cieco sa fare, come Simone che vede azzurre le zebre e le zanzare e lo zucchero o il blu che è il colore delle cose belle mentre il giallo è il colore dello strillo e il verde brucia e scortica la pelle come il sole...
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 27/08/06 alle 11:03 via WEB
.. chi è cieco è spinto a farlo. ursula amava i suoi e la sua casa. li amava al punto da conoscerne ogni angolo, anche quello più nascosto. ursula era attenta come sa esserlo solo chi ama.. se avevo le pantofole ai piedi e prendevo il guinzaglio il mio cane non faceva una piega. sapeva che con le pantofole non uscivo di casa. quand'ero un pò giù mi metteva il muso sulle gambe. forse la malinconia ha un suo odore. scommetto che se avesse potuto mi avrebbe messo il guinzaglio e portato fuori.. secondo me, l'ultima cosa che ha fatto dio è stata proprio il cane perchè è quella che gli è venuta meglio. la penultima è stata la donna..
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
liberante
liberante il 28/08/06 alle 14:51 via WEB
e ne sento ancor lo zampettare per casa di quella cagnetta bianca che ancora prima di sapere lei già sapeva. per quattordici anni è stata nei miei giorni, presente e attenta. mi manca moltissimo e mi mancherà sempre chè un'altra come lei non ci sarà anche se avrò ancora altri cani, "come lei nessuna mai" e anche gatti, come quel randagione che aveva me. sì, dio ha fatto per ultimo il cane ...e il gatto.
(Rispondi)
 
reginaldodanese
reginaldodanese il 26/08/06 alle 12:01 via WEB
Il silenzio è l'origine di tutti i suoni. Senza il silenzio non si potrebbe nemmeno ascoltare una canzone.
(Rispondi)
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 26/08/06 alle 12:14 via WEB
stavo per scrivere che il silenzio è anche la fine di tutti i suoni. poi un dubbio: ma un'onda sonora finisce oppure è condannata a rimbalzare per sempre su ogni ostacolo? chissà, se avessimo un udito infinitamente sensibile potremmo sentire allora anche le parole di antonio e cleopatra? [vado a mare adesso però mi metto all'ombra, è meglio... antonio però quel "zoccola" poteva risparmiarselo]
(Rispondi)
 
 
 
liberante
liberante il 26/08/06 alle 19:29 via WEB
e come poteva, il povero Antonio, non dire "zoccola" a Cleopatra che lei gli aveva detto "sarai anche un gran condottiero ma ce l'hai ben piccino!"
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 27/08/06 alle 11:05 via WEB
eheheh eccolalà!
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 26/08/06 alle 19:16 via WEB
silenzio anche come somma assoluta di tutti i suoni.
(Rispondi)
 
dartagnan_5
dartagnan_5 il 27/08/06 alle 10:39 via WEB
è sempre un piacere leggerti... nel casino di una mattinata di fine estate... adoro la notte che bisbiglia in silenzio.........
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 28/08/06 alle 14:52 via WEB
...e mi accompagna per mano in percorsi non facili...
(Rispondi)
 
melinilla78
melinilla78 il 27/08/06 alle 15:02 via WEB
CIAO ... buona domenica ! silenziosa o meno
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 28/08/06 alle 14:52 via WEB
domenica rumorosa di risate e parole!
(Rispondi)
 
vita1954c
vita1954c il 27/08/06 alle 19:55 via WEB
Nel silenzio della notte i pensieri si rincorrono veloci....che non centra niente con il tuo post, ma non avevo voglia di commentare su determinate situazioni che spesso mi angustiano...ti abbraccio e ti ringrazio del tuo thea al funo....veramente favolso.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 28/08/06 alle 14:55 via WEB
invece c'azzecca, eccome. di notte volano i pensieri e si accavallano ai sogni e poi non distinguo più la realtà dalla fantasia, che bello!
(Rispondi)
 
daughterofthedesert
daughterofthedesert il 28/08/06 alle 11:27 via WEB
"finzioni di silenzio", è vero, sembra quasi nella notte che quelle piccole parvenze di suono che percepiamo siano lì per noi perchè non abbiamo paura, per ricordarci che non è il buio assoluto, definitivo.. solo parvenza di oscurità e silenzio, passeggeri.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 28/08/06 alle 14:55 via WEB
come carezze leggere sulla fronte per sconfiggere la solitudine e la mia paura del sonno...
(Rispondi)
 
ardeacinerea
ardeacinerea il 02/09/06 alle 10:10 via WEB
Avevo letto un blogger che diceva che scrivevi molto bene. Confermo dopo aver letto questo pezzo e aver dato un'occhiata al resto del blog. Che approfondirò con la dovuta cura... Un cordiale saluto A. C.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

Tag

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963