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Post N° 283

Post n°283 pubblicato il 17 Novembre 2006 da liberante

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…e non so come e perché stanotte è tornato questo ricordo e questo film e questa musica e ostinata come solo riesco ad essere ostinata ho cercato e ho trovato.

Paris, Texas. (1984)
Un film di Win Wenders.
Con Nastassia Kinski, Dean Stockwell, Harry Dean Stanton
Tra autostrade desolate nel deserto, motel e cafeteries un uomo ricostruisce il rapporto col figlioletto, ma poi, affidatolo alla madre dalla quale s'era separato quattro anni prima, ricomincia il suo vagabondare. Secondo film americano di Wenders, è un altro atto d'amore per "il paese che ha colonizzato il nostro inconscio". Scritto da Sam Shepard, in bilico tra road-movie e family movie, tra narcisismo e virtuosismo, riprende la consueta tematica di Wenders con un'ombra di manierismo. Bella colonna musicale (chitarra e pianoforte) di Ry Cooder. Palma d'oro a Cannes.

...o forse so il perché.
Non c’è tristezza anche se il film è doloroso. È uno di quei film che, dicono, può piacere solo a me. Lento e rallentato come i pensieri che non vogliono salire a galla. Lo vidi alla televisione, in seconda serata, e ricordo benissimo che restai incollata al televisore affascinata da quelle atmosfere in cui la violenza e il dolore erano sfumati dalla lentezza esasperante del racconto e dalla musica estenuante di attesa.
Da quella notte di parecchi anni fa risale il mio amore per Win Wenders e per Ry Cooder.

Da vedere.

 
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Commenti al Post:
bluwarrior
bluwarrior il 17/11/06 alle 18:46 via WEB
E me lo scarico si si si, grazie della dritta intelligente e sicuramente azeccata. a presto
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/11/06 alle 19:05 via WEB
mi sento responsabile, ed è una grossa responsabilità, perchè tutti quelli a cui l'ho consigliato si sono addormentati guardandolo!!!
(Rispondi)
 
demianfree
demianfree il 17/11/06 alle 20:03 via WEB
mi sono piaciuti molto il cielo sopra berlino e fino alla fine del mondo, paris texas mi manca e provvederò! Io adoro poi la lentezza nei film, lentezza e quasi silenzio, dove il protagonista diventi tu e quello che viene a galla, impressioni, sensazioni.. ti posso dare un consiglio? tartarughe sul dorso, un film italiano! un abbraccio
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 18/11/06 alle 17:49 via WEB
Il film che citi non l'avevo mai sentito nominare, ma ho una cieca fiducia nel tuo giudizio, chè i film che piacciono solo a me sembra che piacciano anche a te, e quindi è sicuramente vero anche il contrario. In rete ho trovato una bella recensione di cui mi ha colpito questa frase "urla non gridate, lacrime non versate, parole non pronunciate".
E' un film che vedrò.
(Rispondi)
 
santaguero
santaguero il 17/11/06 alle 21:58 via WEB
non sei la sola...l'ho visto e rivisto non so quante volte e per anni è stata l'unica videocassetta che possedevo...esagerato, forse, ma il viaggio interiore che è narrato è tra i più belli della filmografia moderna...un abbraccio forte
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 18/11/06 alle 17:51 via WEB
eh sì, quello che affascina di questo film è il viaggio reale e il viaggio dei sentimenti che si sovrappongono e si scambiano i ruoli.
un bacio!
(Rispondi)
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/11/06 alle 17:50 via WEB
E' il mio film preferito, come puoi leggere nel mio profilo. Ti auguro una buonissima serata...Mario
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 18/11/06 alle 17:59 via WEB
Ciao Mario, che coincidenza! e ridacchio, credo poco nelle coincidenze, credo di più che ci si trova per affinità, come se ci fosse un setaccio...oppure tra "sogliole" ci si capisce!!!
serata splendida per te.
titti
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/11/06 alle 23:31 via WEB
é da tanto che non scrivo e che non penso, è da tanto - quindi - che non gironzolo tra i blogfriends.. Per recuperare le letture perdute, vado all'indietro ... ed ecco la sorpresa di Paris Texas ( che mi ricorda molte cose di me, molti anni fa.... E mi ricorda anche un altro film con relativa colonna sonora - per associazione di idee, non so quali: Bagdad Café. Forse c'è solo un deserto che li accomuna, e la solitudine, e il tentativo di rapporti umani da recuperare... Chissà) Sei forte, Liber !
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 23/11/06 alle 12:10 via WEB
e non lo dico per compiacerti, ma anche per il legame tra questo film e Bagdad Cafè è indissolubile. Entrambi amati e sofferti nella stessa misura. Ciao clodclod!
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Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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