Creato da liberante il 05/03/2005
Che anche nella più delirante delle fantasie il bianco su cui scrivo sia la mia verità.

IO

immagine

 

Ultimi commenti

ricomincia, è bello leggerti...:-) Il tuo ragazzo magari ti...
Inviato da: magdalene57
il 25/07/2023 alle 20:20
 
non scrivi più, vedo un vero peccato ciao, tommy
Inviato da: stufissimoassai
il 22/11/2022 alle 16:23
 
Piove fuori e dentro di me
Inviato da: cassetta2
il 21/08/2022 alle 22:53
 
Ciao
Inviato da: Lucien.Chardon
il 29/07/2022 alle 14:13
 
Sei una persona speciale, forse non quella a cui mi...
Inviato da: liberante
il 03/06/2019 alle 12:21
 
 

Ultime visite al Blog

echelon1962annisexantaossimoraliberanteoggiedomani51merizeta21alf.cosmosstufissimoassaipasseggero65Coccolami14cassetta2magdalene57dams777maturalmentegrandiaboutnoi
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

Copyright ©

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

 

« Messaggio #304Filippa Filippazzi »

Post N° 305

Post n°305 pubblicato il 14 Gennaio 2007 da liberante

immagine

Immagine e musica di annisexanta

Cenava in fretta ed ancora con il boccone in gola, asciugandosi la bocca col dorso della mano, correva fuori, incurante della voce della nonna che strillava le solite raccomandazioni.
Che fosse fresco la sera e non dovesse sudare non gl’importava.
Fuori il cielo non era ancora quello della notte e le stelle brillavano stonate, ma lui correva senza guardare il cielo.
Correva lungo il sentiero che portava al prato e correva veloce chè non voleva far aspettare Graziella e Stefano.
Li vide.
Lo aspettavano sotto la grande quercia che sembrava fare da sentinella a quello spazio aperto dove inventavano i loro mondi giocando.
A sette anni la fantasia è il gioco più bello.
Avevano portato un retino anche per lui e anche un cestello.
Ce n’erano tante quella sera.
Volavano basse sui fili d’erba e lasciavano piccole scie di luminosità.
Si fermò in mezzo al prato e vide la luna.
Era proprio sulla sua testa e sembrava aspettasse qualcosa.
I suoi amici correvano ridendo e con il retino catturavano le lucciole.
Le mettevano nel cestino coprendole con un leggero fazzoletto per non farle scappare.
Si sentì triste.
Anche lui nel retino aveva una lucciola che svolazzava impazzita di paura cercando di fuggire da quella prigione che non capiva.
Guardò ancora la luna e capì.
Lanciò in alto il retino e la lucciola prigioniera riuscì a liberarsi.
Urlò con quanto fiato aveva in gola
“Vola via e torna dalla tua mamma.”

Lezioni Di Piano

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> Money From Home su Money From Home
Ricevuto in data 10/03/07 @ 07:19
leaders in the fourth quarter. Banking home compare best buys articles guides tax pensions busine... (continua)
 
Commenti al Post:
cinzia63
cinzia63 il 14/01/07 alle 00:58 via WEB
La fantasia e’ il gioco piu’ bello, non solo a sette anni, anche dopo, anche quando in una sera come tante, dello stesso colore di quelle prima e di quelle dopo, trovi la favola della sera a due minuti dal tuo cielo, e la leggi, la rileggi, e capisci, che ogni cosa ha una senso, che gli gnomi sono i padroni del bosco, che le streghe avvelenano le mele, che le stelle sono figlie alla luna e che basta guardarla per rimettere ogni cosa al suo posto.
Capisci c'e' un posto, dove nasce l'arcobaleno, e dove nascono fiori dalla terra che portano i suoi colori, come i dipinti di un artista, quando la mano e' ferma e cosciente.
Che c'e' un posto, dove e' sempre la luna a regalare la luce, disegnando profili chiarissimi dentro alla piu' nera delle notti, e guarda, e osserva ogni volta che alzi gli occhi sembra che ti stia guardando.
Che c'e' un posto, dove lunghe vesti, e lunghi capelli danzano, dove piedi non toccano terra per avanzare, dove lunghe dita accarezzano senza toccare, dove quel movimento e' solo un alito d'aria che si muove.
Capisci che esistono le fate e tu ne hai appena trovata una...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 14/01/07 alle 01:11 via WEB
La magia delle tue parole è azzurra come la notte delle lucciole e nella notte cammino inseguendo gli aquiloni della fantasia. Ansie, dubbi, incertezze si sciolgono e nulla resta del mal vivere se non un piccolo dolore nella parte più fonda dell’anima. Perché è l’anima che respira più libera quando riesce ad essere solo fantasia. L’emozione è solo conseguenza di questo volo libero, e più volo più mi allontano e riesco a vedere come piccoli puntini tutto quello che mi sembrava minaccioso e gigantesco.
Anch’io ho trovato una fata.
(Rispondi)
 
 
 
cinzia63
cinzia63 il 14/01/07 alle 01:21 via WEB
la notte scioglie tante cose, come dici tu i fantasmi diventano sempre piu' trasparenti, e le montagne diventano sempre piu' pianura, quelle piccole luci che vediamo, sono i nostri crucci che diventano piccoli, lasciano spazio ai pensieri liberi, a quei momenti fatti di tutto e di niente, a quelle piccole cose che finalmente riescono a respirare. due parole con te, una sigaretta, ed e' come sfondare una porta aperta...
(Rispondi)
 
 
 
 
liberante
liberante il 15/01/07 alle 00:01 via WEB
Con te è come parlassi a me stessa con il privilegio di avere altre orecchie che mi ascoltano e mi rispondono. Il sorriso è talmente spontaneo che mi resta attaccato anche dopo, per un pò, come quel buon sapore di pulito che mi resta in bocca dopo aver bevuto l'acqua fredda quando ho sete...
(Rispondi)
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 14/01/07 alle 01:31 via WEB
la magia del racconto...e nella lettura affiorano alla mente ricordi creduti perduti. Ricordi di fantasie di bimbi che colorano i passi e scaldano il cuore. Ti abbraccio, Patri
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/01/07 alle 00:03 via WEB
Al di là della fantasia del racconto nella mia memoria ci sono delle notti di lucciole quando mio figlio era bambino e nel prato vicino alla casa della Nonna sembrava di guardare un cielo stellato da tante che ce n'erano....
(Rispondi)
 
dolcedonna9
dolcedonna9 il 14/01/07 alle 04:05 via WEB
Non si puo' dire nulla a questi commenti altrimenti la magia svanisce. Solo un grazie per avermi riporato in un tempo lontano che crdevo perso, ma sopito nel mio animo piu' remoto
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/01/07 alle 00:05 via WEB
Come dicevo prima anche per me le lucciole mi riportano al ricordo di un tempo bello e incantato.
(Rispondi)
 
gelsomina_a_volte
gelsomina_a_volte il 14/01/07 alle 10:21 via WEB
che bella Titti...... non potevi raccontare una storia più bella per un immagine che ha qualcosa di magico...grazie a te e a Mauro...Eli
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/01/07 alle 00:05 via WEB
Che bello Eli...le tue parole sono un abbraccio.
(Rispondi)
 
santaguero
santaguero il 15/01/07 alle 11:45 via WEB
un bacio frettoloso... perdonami, ma poi ritorno
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/01/07 alle 23:16 via WEB
Preso al volo e...ti aspetto.
(Rispondi)
 
annisexanta
annisexanta il 17/01/07 alle 22:42 via WEB
Ci hai ritagliato attorno una storia davvero magica...Grazie a te...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

Tag

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963