Creato da liberante il 05/03/2005
Che anche nella più delirante delle fantasie il bianco su cui scrivo sia la mia verità.

IO

immagine

 

Ultimi commenti

ricomincia, è bello leggerti...:-) Il tuo ragazzo magari ti...
Inviato da: magdalene57
il 25/07/2023 alle 20:20
 
non scrivi più, vedo un vero peccato ciao, tommy
Inviato da: stufissimoassai
il 22/11/2022 alle 16:23
 
Piove fuori e dentro di me
Inviato da: cassetta2
il 21/08/2022 alle 22:53
 
Ciao
Inviato da: Lucien.Chardon
il 29/07/2022 alle 14:13
 
Sei una persona speciale, forse non quella a cui mi...
Inviato da: liberante
il 03/06/2019 alle 12:21
 
 

Ultime visite al Blog

echelon1962annisexantaossimoraliberanteoggiedomani51merizeta21alf.cosmosstufissimoassaipasseggero65Coccolami14cassetta2magdalene57dams777maturalmentegrandiaboutnoi
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

Copyright ©

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

 

« Messaggio #305Messaggio #307 »

Filippa Filippazzi

Post n°306 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da liberante
 

Ho la mia vita, il mio lavoro, le mie amicizie, la mia casa.
Già. La mia casa.
Nel senso che è mia perché è intestata a me e ci vivo da più di vent’anni. Ma non è stato facile sentirla mia.
Come nulla è stato facile per me. Per i miei genitori avrei dovuto avere una vita semplice e sicura, che tanto tutta la fatica e i sacrifici li avevano già fatti loro. Noi figli avremmo solo dovuto continuare quello che loro avevano iniziato. Perché il nonno Filippo buonanima nel 1910 apriva bottega e infatti l’insegna del negozio è ancora quella storica, più volte restaurata, che recita con la grandiosità da fornitori della real casa
“Filippazzi e Figli - Salumieri dal 1910”.
Quell’insegna e quel lavoro avrebbero dovuto essere il mio futuro assicurato di tranquillità e benessere.
Per i miei primi tredici anni di vita non ci fu alcun problema. Asilo, elementari, medie nella mia memoria sono ricordi leggeri, anche se il rapporto con il mio nome era di odio puro.
E almeno fossi stata l’anonima figlia di un impiegato qualunque.
Eh no.
Io ero la figlia del Filippazzi, il salumiere, ma sì quello che ha quel bel negozio sul corso a fianco della farmacia del dottor Figoni.
Tutti mi conoscevano.
Quando cominciai a capire qualcosa in più delle cose di sesso mi consolava il pensiero che anche il figlio del farmacista non era messo meglio di me in quanto a cognomi.
Dicevo. Fino alla terza media tutto filò liscio. Il casino scoppiò quando a tredici anni si doveva decidere che scuola avrei fatto.
Correva l’anno 1968 e che anno!
In famiglia la contestazione studentesca era vista male, malissimo, anzi non era vista affatto, nel senso che per loro erano tutte stupidate di ricchi figli di papà che era meglio se andassero a lavorare invece di fare tutte quelle buffonate per le strade.
Il guaio fu quando dissi a testa alta e per la prima volta alzando la voce che volevo fare il liceo classico.
Ricordo benissimo la scena.
Eravamo a tavola alla sera.
Il nonno Filippo che non era ancora buonanima a capotavola da una parte, la Nonna Elia dall’altra, papà e mamma e i miei due fratelli di due anni più piccoli di me, gemelli, Astolfo e Arnolfo, che la fantasia della mia famiglia nei nomi era sconfinata, ed io. Mentre mangiavamo il minestrone in silenzio saltai fuori con
“mi voglio iscrivere al liceo classico”.
Quella sera capì che sarebbe stata una dura lotta.
Per loro era una cosa assurda, con tutto quel bendiddio del negozio come potevo pensare di fare una scuola così inutile, ma fai ragioneria che almeno possiamo risparmiare i soldi del contabile che ci tiene i conti, ma che cosa te ne fai di una scuola che non sai nemmeno a cosa serva. Invece lo sapevo benissimo a che cosa mi sarebbe servito il liceo classico. A iscrivermi all’università per fare lettere e insegnare latino e greco.
Nella scuola di suore dove andavo, il latino lo insegnava una suorina piccola e bianca bianca di pelle, dalla voce dolce e una gran passione per quella lingua. Semplicemente mi ero innamorata della difficoltà di una lingua che più nessuno parlava. Suor Giorgina avendo capito il mio interessamento mi aveva aiutato a tradurre alcuni brani di Virgilio e di Tibullo e la mia era stata passione pura.
Feci perfino uno sciopero della fame per vincere l’ostinazione della mia ottusa famiglia e quello fu l’affronto peggiore. Rifiutare il cibo per una famiglia di salumieri era un’offesa inaudita.
Fu la strategia vincente.
Da quel momento mi considerarono la pazza della famiglia, quella di cui vergognarsi e mi lasciarono fare quello che volevo.
Studiavo con passione ed ero la più brava sempre in tutto, la classica secchiona, antipatica, a cui nessuno badava più di tanto se non per chiedere di passare i compiti.
Aiutavo anche in negozio per la pace familiare, ma provavo sempre un senso di fastidio solo a sentire l’odore salato del prosciutto e quello dolciastro del maiale e facevo una gran fatica ad appiccicarmi in faccia il sorriso del cosa le diamo signora Bianchi stamattina? arrivederci e tante cose belle a suo marito, che manco sapevo chi fosse il marito.
Invece i miei fratelli amavano il negozio e dopo tre anni di istituto alberghiero erano a bottega con grandi idee di rinnovamento e diversificazione. Con loro iniziò quella ricerca di qualità nel prodotto da offrire ai clienti e di immagine elegante e un po’ antiquata che li avrebbe salvati dall’invasione della così detta grande distribuzione.
Gli anni del liceo passarono tra libri di scuola e libri che leggevo con avidità e leggevo davvero di tutto dai classici russi ai gialli mondadori senza capire bene né gli uni né gli altri.
Passarono tra cotte disastrose per compagni di scuola che manco mi vedevano e una solitudine cupa e rabbiosa.
Passarono ritmati dalla musica, quella che si ascoltava dalle prime radio libere.

(forse..continua)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> Auction Money Kit su Auction Money Kit
Ricevuto in data 08/03/07 @ 18:27
ricks are used by auction gurus on ebay the official powersellers online auction status unclaimed... (continua)
 
>> Make A Killing On Ebay su Make A Killing On Ebay
Ricevuto in data 10/03/07 @ 04:03
machine ebay how i started my ebay business. Let me explain this more in detail. Ebaysupplies fin... (continua)
 
>> Ebay Buyer su Ebay Buyer
Ricevuto in data 10/03/07 @ 10:43
gn in to save time for bidding selling and other activities. Do your research learn all you can r... (continua)
 
Commenti al Post:
cinzia63
cinzia63 il 16/01/07 alle 00:36 via WEB
Mi piace quando racconti queste storie, un po’ vita e un po’ assurdo, mi piace perché nascondono sempre qualcosa fra le righe, spicchi di vissuto che sembra abbiano cent’anni, e che invece da noi non sono poi così distanti. A parte quel nomignolo tornato alla mente così lucidamente nella mia passeggiata precedente, ho dei ricordi che sanno di buono su quegli anni. Scapestrati come pochi, casinari come tanti, ci siamo guadagnati la celebrità senza troppi problemi, ci siamo uniti nella disgrazia, ed ancora lo siamo, tremendamente e fortemente uniti, come se quegli anni ci avessero incollato le anime le une alle altre. Non con tutti, ma ci siamo avviati verso la vita percorrendo strade diverse, ritrovandoci poi ad ogni incrocio, e le storie di libri e capitoli, sono diventate storie di case, mogli e figli, e di quelle sere che ancora ci concediamo come allora, a farci buttare fuori dai locali, perche’ l’allegria non ci e’ mai mancata, e abbiamo sempre diviso tutto allora, e lo facciamo anche adesso, amici per la pelle, amici per la vita...
e' bello passeggiare con te....
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 22:59 via WEB
Che bello mi hai raccontato, mia cara Cinciallegra! Tu hai radici, hai un vissuto che si intreccia con quello degli altri. Ecco è questo che è bello, e non esiste un altro aggettivo. Bello, che i tuoi passi di ora si incrocino con quelli della tua adolescenza e con chi l'ha condivisa. Anche se separati da vite diverse l'incontro è un ritornare a quel tempo. Bello.
(Rispondi)
 
polystyrene
polystyrene il 16/01/07 alle 01:01 via WEB
continua, continua :)
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:00 via WEB
...continuerà, non so come o quando!
(Rispondi)
 
clodclod
clodclod il 16/01/07 alle 14:53 via WEB
leggo,leggo,leggo, e lego le tue parole ai miei flash sui "migliori (?) anni della nostra vita". poi leggo, leggo, leggo e.. peccato che la puntata - che mi ha legata - sia già finita...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:03 via WEB
"migliori", hai fatto bene a virgolettarlo. Quel gran mago bastardo che è il tempo sfuma e cambia i contorni e ora pensiamo a quell'età dorata della nostra adolescenza, ma se ci penso bene, per me è stata solo una faticosa salita su un sentiero difficile e scivoloso con le tasche piene di troppi sassi...
(Rispondi)
 
santaguero
santaguero il 16/01/07 alle 18:36 via WEB
sono seduto al tavolino del caffè in attesa di farmi affabulare. Ancora...un bacio dolce
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:04 via WEB
Mi siedo, anch'io a bere un caffè e affabuliamoci insieme...! (bacio grande)
(Rispondi)
 
gelsomina_a_volte
gelsomina_a_volte il 17/01/07 alle 00:24 via WEB
leggo, ascolto...e ancora...ancora....non basta mai la magia di leggere e ascoltare insieme...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:04 via WEB
meglio quella del parlare...insieme!
(Rispondi)
 
dolcedonna9
dolcedonna9 il 17/01/07 alle 03:07 via WEB
Ho letto,ho letto e... mi son ritrovata nel '68. Avevo 14 anni, i' migliori anni della mia vita? Macche' niente e nessuno mi puo' paragonare a quel periodo fatto di spensieratezza, ma anche di lotta,di confronto con il mio "IO" essere ragazza in quel periodo.Da una parte i miei genitori che volevano chissa che cosa da me... Essere una femmina per era competizione,perche' mio padre avrebbe voluto che io fossi nata un maschio. Me lo ha fatto sentire nel sangue cio' ,nella mia anima, anche se mi ha amata e accettata. Dunque per me voleva una professione che rrispecchasse il maschio che non era arrivato. Comunque ricordo con particolare nostalgia quel periodo, fatto di spensieratezza e amicizie sincere.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:06 via WEB
Mia cara, la tua battaglia è cominciata presto ed ecco da dove viene la tua forza.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/01/07 alle 13:01 via WEB
Forse? Non puoi mica lasciare a metà questa signorina Filippa Filippazzi che mi piace tanto. Guerriera come piace a me. Quel "forse" lo rapisco. Vedi tu!!! Ale
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:09 via WEB
ecchecazzo!
L'hai rapito prima che facessi anche un solo gesto per riprenderlo, ora dovrò andare di nuovo ad intervistare la Filippa, che è una che quando attacca a parlare non la smette più, hai presente il tipo?
(Rispondi)
 
animedeserte
animedeserte il 17/01/07 alle 22:14 via WEB
no forse! io desidero il continuo, è così scritto bene e leggendo con attezione ed interesse crescente non mi ero accorta che non finiva...ti metto nei preferiti così non mi sfuggi un saluto e grazie della bella lettura
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 17/01/07 alle 23:10 via WEB
Grazie a te e alla tua pazienza...
(Rispondi)
 
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 18/01/07 alle 01:06 via WEB
ma come "forse"?
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/01/07 alle 13:24 via WEB
...per creare aspettativa? oppure perchè non ho ancora le idee molto chiare. Ciao. (titti)
(Rispondi)
 
polystyrene
polystyrene il 18/01/07 alle 11:59 via WEB
gesummìo. questa sì che è un'aderenza! :P
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/01/07 alle 13:29 via WEB
se aderisco, aderisco aderente_mente
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/01/07 alle 13:29 via WEB
ah, dimenticavo...ciao (titti)
(Rispondi)
 
 
cinzia63
cinzia63 il 18/01/07 alle 13:31 via WEB
lo hai detto !!!!
(Rispondi)
 
webnaufrago
webnaufrago il 24/01/07 alle 00:07 via WEB
Certo che anche queste sono emozioni! Il bello dei ricordi è che anche quello che allora poteva trafiggerci profondamente con il passare del tempo li ridimensiona al punto da farci sorridere. Per me è sempre un piacere leggerti.
(Rispondi)
 
 
webnaufrago
webnaufrago il 24/01/07 alle 00:28 via WEB
Ho sbagliato e ho lasciato qui il commento che volevo inserire nell'altro post... evidentemente è già tardi ed è meglio che vada a dormire.
(Rispondi)
 
 
 
webnaufrago
webnaufrago il 24/01/07 alle 00:29 via WEB
Dev'essere quel coso che mi distrae... ^___^ Buonanotte.
(Rispondi)
 
 
 
 
liberante
liberante il 24/01/07 alle 23:32 via WEB
E anche tu? Ma tu ignoralo oppure ammira la foto che è di un grande fotografo...ridacchio!
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

Tag

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963