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Post N° 348

Post n°348 pubblicato il 11 Maggio 2007 da liberante

La candela sul davanzale della finestra che ho acceso insieme a mio figlio non è solo il simbolo dell’essere famiglia, sempre e comunque, al di fuori di qualunque schema o regola che non sia l’amore.
È soprattutto la consapevolezza che non accetto la vuota banalità dell’apparenza.
Le regole non sono fatte per inquadrare e obbligare, le regole sono fatte dall’essere umano nel continuo divenire che è la vita e quindi con le infinite ed incredibili sfaccettature che ha l’essere umano.
Non devono esistere le famiglie del “mulinobianco”, quelle di serie A e le altre un gradino sotto.
Anzi, le altre per troppi uomini e donne “di buona volontà” non esistono nemmeno.
E poi quali altre famiglie?
Per me l’unione libera di persone che si amano è famiglia, la più bella al mondo, e non esiste benessere più grande che la pace e l’armonia che il sentimento riesce a creare.
Forse sono troppo romantica, oppure solamente un’eterna illusa a credere che l’unione più vera è quella del volersi bene, senza pregiudizio e senza timore di essere giudicati.
Eppure è così chiaro e facile che non si dovrebbe nemmeno spenderci una parola
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Ed invece di parole se ne stanno spendendo troppe e troppa confusione generano.
Quello che so, per mia esperienza, è che la mia famiglia minima mi fa felice.
La fiammella della candela resiste al vento della notte.
Fa una piccola luce.
Ma è luce.

 
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Commenti al Post:
cinzia63
cinzia63 il 12/05/07 alle 00:39 via WEB
I tuoi pensieri non fanno una piega, nemmeno sulle giunture dei fogli. Tu conosci la mia famiglia, sai com’e’, sai che sarebbe cosi’ in ogni modo, anche senza firme, anche senza vincoli, perche’ quello che conta non e’ certo la firma che mamma e papa’ hanno fatto piu’ di quarant’anni fa. C’e’ amore sopra quel gesto e c’e’ amore fra di noi, ce n’e’ tanto, e sarebbe cosi’ uguale, in ogni modo, e non esiste che tutto questo perda il nome perche’ non c’e’ stato un vestito bianco. Sarebbe uguale. Non e’ certo questo che tiene unite le persone, non e’ un contratto, ma e’ una promessa che ci siamo fatti dentro, una promessa col cuore.
Non so se mi sono spiegata...
Ma sono certa che tu hai capito...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 13/05/07 alle 18:51 via WEB
Ti ho capito molto al di là delle parole che hai detto, perchè ho ascoltato con il cuore e con quello ho visto quanto è bella la tua famiglia, è luce e calore, il punto fermo che sai c'è sempre, sai che c'è e sai di esserci. Questo è importante.
(Rispondi)
 
Amore_immaginato
Amore_immaginato il 12/05/07 alle 11:38 via WEB
gli uomini si arrogano il diritto di unire e/o dividere altri uomini. Gli uomini si arrogano il diritto di stabilire ciò che è giusto e ciò che non lo è in nome di una morale assolutamente discutibile... La luce siamo noi!
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 13/05/07 alle 18:55 via WEB
Hai ragione, è l'arroganza di chi crede di avere in mano la verità assoluta e solo quella e nulla altro vede. Non ho nessuna verità assoluta, non ne cerco e non le vorrei nemmeno, credo ed ho fede in quello che sento, nella luce che si irradia da persone come te e in quella che mi sento dentro.
Sì, la luce siamo noi.
(Rispondi)
 
marea14
marea14 il 13/05/07 alle 01:51 via WEB
Non sei la sola a credere che “l’unione più vera è quella del volersi bene, senza pregiudizio e senza timore di essere giudicati” … senz’altro sono una romantica ma non penso di essere un’illusa …
Io ho messo la candela sul balcone per evitare che questa notte possa inavvertitamente cadere dalla finestra.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 13/05/07 alle 18:57 via WEB
Le nostre candele, piccola cosa, hanno fatto grande luce, come le voci di piazza Navona che hanno risuonato forti e chiare, sicure e sincere e non cadranno inavvertite.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/05/07 alle 13:56 via WEB
YES! YES! e solo YES! Non servono altre mie parole e non mi viene di cercarle , perchè quellebelle= già dette, come del resto quelle negative. E perché cercare l'ancora non detto,quando per di più si deve difendere principi, valori mille volte detti e proposti come conquiste del pensiero ? Oggi sono 1 po' confusa = port pazienz. Ciao. Clod.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 14/05/07 alle 22:15 via WEB
eh no, che non sei confusa! Sei talmente lucida che la pensi come me...
(Rispondi)
 
alexisdg10
alexisdg10 il 14/05/07 alle 23:16 via WEB
perfetto
(Rispondi)
 
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DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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