Creato da liberante il 05/03/2005
Che anche nella più delirante delle fantasie il bianco su cui scrivo sia la mia verità.

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Post N° 359

Post n°359 pubblicato il 13 Giugno 2007 da liberante

Sul viso il vento, entra dalla finestra, e se chiudo gli occhi arriva un’immagine che era sepolta chissà dove.
Gli ultimi giorni di una vacanza, una qualunque delle tante che ho fatto, l’inizio di settembre, il mare a tre passi da me, il sole caldo, il silenzio sommesso di parole lontane e giochi di bambini nella pineta, il suono lento della risacca di un mare facile e mansueto.
Seduta al tavolino sotto la veranda colorata del bungalow.
Nell’ora confusa in cui le famiglie stanno raccolte a bere il caffè e a fare le ultime chiacchiere e risate, il sole senza ombra delle due del pomeriggio, spietato e sincero. 
E il vento.
Lo sentivo arrivare prima, nella sonorità dei cespugli arrampicati sulla duna, nel mormorio dei lecci sopra la mia testa e nel profumo secco degli oleandri.
La sua carezza gentile spostava i miei capelli.
Restavo immobile, le gambe allungate sotto al tavolo, la schiena inclinata, la testa a guardare in alto, le mani appoggiate all’altezza del cuore.
Restavo immobile cercando una strada nella mente che mi portasse a trovare dove si era ficcato quel fastidio, dove si originava il pensiero molesto, ma non era tempo allora.
Allora era aperto l’orizzonte e non chiudevo porte, non mettevo muri di paura tra me e il mondo.
Allora sentivo solo un disagio, un foruncolo sul mento, un prurito, un morso d’ape.
Però ero sola a covare nella siesta pomeridiana l’instabile malinconia del non sapere.

Ero sola.
Senza cercare altro che il silenzio di una solitudine che poi mi scrollavo di dosso come l’acqua il cane bagnato.
Ascoltavo.
Una radio nel vialetto dietro al mio.
Una canzone che mi arrivava per brandelli e di cui riconoscevo l’emozione e i pezzi di vita che ci avevo appiccicato.
E c’eri tu, nella sdraio all’ombra, sonnecchiavi.
La mia sensazione era di essere sola, ma tu c’eri.
Se fossi stata più attenta allora, me ne sarei accorta.
Mi sarei accorta della contraddizione, sola, con te, con te, sola.
Sentivo il vento e il mare, speriamo dorma ancora per un po’, mi bevevo il vento con ogni poro della pelle, quando si sveglia andremo a fare un giro, chiudevo gli occhi e buttavo la testa all’indietro, se lui non ci fosse potrei stare qui per sempre.
Fantasie sotto pelle, un attimo prima della percezione, inconsapevole, forse bugiarda per il quieto vivere della banalità.
Il vento di oggi mi ha raccontato questo, con affetto e dolcezza, con il sorriso stentato del rimpianto e con una piccola nostalgia nascosta dietro una risata.

 
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Commenti al Post:
cinzia63
cinzia63 il 13/06/07 alle 01:55 via WEB
E qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure...
E forse qualche volta ci hai anche provare a cancellare il suo nome dalla sua facciata, ma è sempre bastato un passo poco poco più deciso, una parola che fosse di un millimetro più accesa, una fotografia che sembrava ingiallita, un momento di quelli che dentro sanno farsi spazio e tempo, un pensiero preso per gli angoli con due dita, un velo tolto e uno asciugato, e’ sempre bastato poco per riportarti a distendere le gambe sotto al tavolo con il cielo negli occhi e le mani sul cuore.
E’ bastata una scheggia di vento...
... è tutto quel che ho di te...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:30 via WEB
...una scheggia di vento impazzita che si è infilata dritta in un ricordo non voluto. E' affiorato con la prepotenza della mia indifferenza e ha dilagato fino a che ho dovuto per forza analizzarlo, ho dovuto guardarlo come fosse una cartolina da una località lontana con la firma di qualcuno che non ricordo più chi è.
(Rispondi)
 
annisexanta
annisexanta il 13/06/07 alle 23:13 via WEB (Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:32 via WEB
Una musica per farsi carezzare dove le pieghe del cuore lasciano dei segni che nemmeno il tempo riesce a lisciare...
(Rispondi)
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 13/06/07 alle 23:43 via WEB
il vento leggero dei ricordi..
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:34 via WEB
...forse un ricordo non voluto, ma poi sfiorato con dita leggere per farlo diventare proprio come il soffio del vento...
(Rispondi)
 
tecnicamente_io
tecnicamente_io il 14/06/07 alle 11:34 via WEB
Che bei ricordi....lasciati su quelle pagine...buona giornata...
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:35 via WEB
E con la notte arriva il silenzio e i ricordi urlano più forte e allora scrivo per farli tacere.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/06/07 alle 10:19 via WEB
Perchè farli tacere quando sono così intensi e belli?? Buona giornata...
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/06/07 alle 18:07 via WEB
Grazie...ma a volte l'intensità e la bellezza fanno un male cane!Serena serata.
titti
(Rispondi)
 
actioninstop
actioninstop il 14/06/07 alle 11:39 via WEB
Sai che c'è...che essendo io arterio....cerco di ricordare qualcosa leggendoti......bacio !
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:36 via WEB
ahahah...!
Tu arterio??? Io arteria, anzi vena e nemmeno troppo in vena...
(Rispondi)
 
Vincanto_Editions
Vincanto_Editions il 14/06/07 alle 18:36 via WEB
Mi è sembrato di guardare un'istantanea di qualche tempo fa, con tutti i colori che tendono a stingersi nel giallo, tanto da cancellare ogni differenza cromatica tra ombra e luce, rendendo difficile esprimere un giudizio su come eravamo.... perciò queste foto dell'anima com'era le tengo racchiuse in un album che preferisco non sfogliare, ben chiuse in un cassetto “a prova di ogni refolo di vento”......
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:38 via WEB
E fai bene, amico mio, ma ci sono momenti in cui la stanchezza rende le barriere più fragili e quel "cassetto" si apre da solo e ci guardo dentro, per un attimo. Che è già troppo.
(Rispondi)
 
poeta.sorrentino
poeta.sorrentino il 14/06/07 alle 21:01 via WEB
"My friend the wind" è una vecchia canzone che canta la leggera carezza del vento su una dolce collina ateniese. Qualcun altro, invece, cantava..." vento d'autunno, amico di ieri, oggi nessuno, si cura di te..." "... porfti il ricordo di antichi pionieri spinti da un sogno di libertà, hai disperso i loro canti, li hai guidati verso il mare, a una nuova realtà...".
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:41 via WEB (Rispondi)
 
 
 
poeta.sorrentino
poeta.sorrentino il 16/06/07 alle 18:35 via WEB
Sì, è quella. Guagliò, qua la cosa si complica: in un sol colpo ti ho strappato un sorriso e regalato un ricordo:)))) Beh, ne sono contento. CIao.
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/06/07 alle 18:06 via WEB
...!
titti
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/06/07 alle 06:46 via WEB
bella pagina, tutta in tensione e divisa tra due opposti: l'insieme e il da soli, il piacere e il disagio, il sospetto e il banale quotidiano, le parole bifide di una canzone...Insomma: c'è piacere e c'è tristezza, come in tante cose dela vita e in tanti ricordi... ( io amo il vento) ciao, C. E buona giornata.
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 15/06/07 alle 22:43 via WEB
Anch'io amo il vento, anche quello forte che ti riga la faccia e ti sbatte addosso polvere e terra. Devo avere una parte masochista...
(Rispondi)
 
melinilla78
melinilla78 il 16/06/07 alle 14:15 via WEB
A volte , quando il vento mi porta dei ricordi , stringo forte gli occhi e respiro piano per trattenerli dentro e non far affiorare le lacrime ... bello De Gregori
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 19/06/07 alle 00:38 via WEB
A volte ci riesco, ma a volte è meglio lasciarli emergere e magari fanno meno male di quanto pensavo.
(Rispondi)
 
actioninstop
actioninstop il 19/06/07 alle 08:35 via WEB
Dolce giorno .....come stai poetessa ?
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/06/07 alle 18:05 via WEB
Come un bradipo lessato...però, però, che c'è sempre un però, quel "poetessa" mi ha sorriso...Dolce serata, mio caro!
titti
(Rispondi)
 
clodclod
clodclod il 21/06/07 alle 06:55 via WEB
i miei incubi non mi suggeriscono nessun messaggio, dal 15 giugno in poi.... Mi "consola" un po' ( e però mi preoccupa pure ) che anche tu sia ferma al 13. Dai, schiodati...! Bul. P.S. Spero sia perchè hai di meglio da fare che bloggare..
(Rispondi)
 
 
liberante
liberante il 21/06/07 alle 20:24 via WEB
Eh! mia cara Bully, troppo lavoro e quando è troppo mi schianta!
(Rispondi)
 
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DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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