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ho sonno
sono stanca
lavoro troppo
scrivo poco
non penso
non dormo
Eppure le parole si affollano dentro la mia testa o nello stomaco, ma non arrivano alle dita.
Mi scrivo storie pensandole in parole e cancello e riscrivo e cerco l’aggettivo migliore e poi ricomincio cambiando il paesaggio e il tempo e anche il personaggio. Invento il futuro sognando l’irrealizzabile con dialoghi veri e fasulle emozioni. Mi perdo e non trovo la porta per uscire dal labirinto di queste parole pensate. Non penso. Scrivo pensando. Non scrivo. Penso scrivendo. L’assurdo diventa la realtà. Impazzisco o più semplicemente sono già pazza.
Mauritius Cornelius Escher "Drawing Hands"
Francesco Guccini - Canzone Di Notte N. 2
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DA LEGGERE
Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)
" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......
Inviato da: magdalene57
il 25/07/2023 alle 20:20
Inviato da: stufissimoassai
il 22/11/2022 alle 16:23
Inviato da: cassetta2
il 21/08/2022 alle 22:53
Inviato da: Lucien.Chardon
il 29/07/2022 alle 14:13
Inviato da: liberante
il 03/06/2019 alle 12:21