la fine della politica

Post n°1 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da coyach
 

La politica in Italia, quella vera che trasforma un essere umano in un convinto assertore della sua idea partitica, è finita. Da tanti anni quegli egoisti e consumatori di poltrone non combattono più per il loro ideale che cambiano in corsa. Non lo fanno per il popolo, ma lo fanno per la cerchia dei familiari e delle amicizie. Per questo al parlamento - anche se qualche volta succedono delle baraonde - sotto sotto i magnifici, si accordano. E questo con il beneplacito delle opposizioni, ma spesso delle commissioni, dove ci sono dentro i parlamentari di diverse fazioni. Ci vesseggiano con leggi e provvedimenti immondi che vanno contro il popolo. Da tanti anni ormai, con il raggruppamento dei partiti in coalizioni o liste, si è indebolita la forza del governo perchè si deve sottostare a richieste e ricatti dei coalizzati. I diessini come pure tutta la sinistra, pure i comunisti e - ultimamente - con la " sinistra arcobaleno", non si sentono più comunisti e vanno in un repentino collocamento verso il centro e decisamente verso destra col nuovo PD, perchè lì ci si accalca e da li, si governa. Centro sinistra, con gli ex DC e poi popolari. Spariti come partito, ma presenti nell'unione e poi di sicuro presenti nel PD e nel PDL. Pure tutta la destra verso il centro in un grande minestrone. Da forza italia al nuovo PDL, da AN a "finalmente la destra", perchè tutti vogliono comandare insieme, in simbiosi insieme ai comunisti e ai fascisti. Opportunismo è la parola giusta. L'Italia adesso è come un TITANIC preso in pieno dall'iceberg. Non fa che affondare ed inutile sforzarsi di tenerlo a galla, le scialuppe poi sono già state occupate, ma dai soliti noti. Il brutto di questo paese è l'impunità di alcune classi, politici in primis, che hanno portato l'Italia alla decadenza. Corruzione, invasione di stranieri fanno dell' Italia l'immondezzaio d' Europa. La miopia, l'inerzia, il lassismo, l'incapacità, l'immobilismo burocratico, l'inefficienza, l'idiozia e centinaia di aggettivi e sinonimi come questi sono le qualità di quelli che meglio identificano chi attualmente tiene, in buona percentuale, le redini del paese. La politica italiana, una bella fiaba, sono tutti una sorta di cantastorie, pifferai magici, pluripremiati, oratori da competizione, voltagabana, alieni di un altro pianeta, ma lontani anni luce dalla realtà italiana e dai problemi del paese. Quando vedo e sento persone che portano a casa 200.000 Euro annui - di quelli dichiarati - dire a chi ne porta a casa 1/10 a malapena che bisogna soffrire e fare sacrifici per rimediare alla loro incompetenza credetemi, cresce forte in me l'istinto della lapidazione o andarsene da questo paese. Destra, sinistra, centro non esiste più nulla ma solo una cozzaglia di egoisti e parassiti che non sanno più governare. Non sanno cosa significhi la parola libertà e neppure la parola democrazia, perchè conoscono solo la loro di libertà e la loro di democrazia, quella del loro tornaconto e non quello del popolo. E poi ci lamentiamo dei regimi a partito unico. Questo è già un regime a partito unico, e non si discosta di molto da quello russo o nord coreano. Un regime che va da destra a sinistra e va contro un popolo inerte e spaventato da mille insicurezze, per mancanza di lavoro, di aspettative e di futuro. E' un gruppo di dittatori che tiene in pugno la nazione e che si suddividono la stanza dei bottoni, questi sono i nostri politici. Dipendenti di un regime, pagati per non fare niente, se non ubbidire ai grandi capi. Noi non scenderemo mai in piazza, a scioperare e fare casino, perchè noi italiani non abbiamo le palle per fare questo, perchè siamo troppo aridi, egoisti ed attaccati al nostro piccolo orticello senza considerare più il senso della comunità. Viviamo tra grande fratello e buona domenica e c'è gente che aspira a vedere i propri figli la in mezzo. Ma dove vogliamo andare! Non abbiamo serie politiche ambientali, sociali, edilizie, strutturali, economiche, organizzative, non abbiamo un cavolo, se non migliaia di persone tra politici, presidenti, portaborse, impiegati che ruotano attorno al governo e che ciucciano soldi come carburante in un vecchio carro armato in salita ma con il cannone fuori uso. Ma è ora di dire basta! Spezzare queste catene e liberarci dall'oppressione che ha ucciso la politica quella genuina. Sapete allora qual è l'arma che si può usare per riportare la nuova politica?  Questo nuovo movimento politico,  non certo un  partito, ma un gruppo in movimento indipendente libero dalla partitocrazia di regime, fuori dagli schemi degli accordi e degli intrallazzi delle sedi dei partiti e del palazzo, Certamente più democratico e liberale degli attuali partiti. Votalo alle prossime votazioni!

 
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