liberi di crescere

Monticelli. ‘Ma perché nessuno mi aveva detto nulla?’


Al suo posto entra in consiglio Carlo Leonardi Folcia incompatibile, dimissioni Contenzioso col Comune: ha firmato contro il Magna Parkdi Elisa Calamari MONTICELLI — Il consigliere di minoranza Giuseppe Folcia, candidato sindaco del centro-destra, si è dimesso. Stavolta la sua decisione (irrevocabile in quanto già protocollata) non è legata alle discussioni interne con Adriano Testa, ma ad un comma del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000). Si tratta dell’articolo 63, che ha messo Folcia davanti ad un bivio: o consigliere comunale o firmatario del ricorso sul polo logistico Magna Park. E’ proprio la firma sul famoso ricorso al presidente della Repubblica (ancora in atto nonostante a gennaio il ministero all’Ambiente abbia dato ragione al Comune) ad essere considerata ‘incompatibile’: «Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della Provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo con il Comune o la Provincia» recita la legge. Parole chiare e inequivocabili, comunicate a Folcia: «Avrei dovuto scegliere: o toglievo il mio nome dal ricorso, o non avrei potuto stare in consiglio. Per coerenza verso un procedimento che continuo a condividere, ho deciso di dimettermi dal ruolo di consigliere». La stessa incompatibilità ci sarebbe stata qualora Folcia fosse stato eletto sindaco, problema che in caso di elezione avrebbe riguardato pure Renato Bigatel, in lista con il centro-destra e firmatario del ricorso insieme a Pier Angelo Maradini, Costante Paiella e appunto Folcia. Vista la scelta di Folcia, in consiglio subentrerà il primo dei non eletti: Carlo Leonardi. Entrambi saranno presenti stasera alle 21 (giov) alla prima seduta consigliare, anche per ufficializzare quanto è accaduto. Folcia non contesta la norma - e d’altra parte con la legge non è ammessa ignoranza - ma gli resta un rammarico: «Perché nessuno mi ha informato di questo cavillo prima, né a livello comunale né a livello di commissione elettorale provinciale?».Fonte La Provincia del 14/06/2007