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PELLEGRINI: ORO E ARGENTO DA ATENE A PECHINO


Ne parlano perché ha rubato il fidanzato alla rivale Manadou[1], ne ripercorrono le giornate minuto per minuto, ne svelano le aspirazioni di ragazza con braccia gambe e testa nell’acqua ma piedi per terra, nonostante i capricci di chi è abituato ad ottenere tutto[2]. Ne parlano come il fenomeno di Pechino 2008, come di colei che ha aggiunto un altro tassello al mosaico d’oro del medagliere olimpico[3]. È Federica Pellegrini, la regina Mida che con potenti sforbiciate di gambe anziché al tocco della mano ha trasformato l’argento di Atene 2004 nell’oro di Bejing 2008. Non ha rubato nulla, né medaglie né uomo, la Leoncina ventenne tutta tatuata: si è conquistata tutto, proprio lei, la campionessa che al primo allenamento in piscina a sette anni, con l’allenatrice Daniela Cancellara, aveva puntato i piedi a bordo vasca, più simile a un somarello che a un felino fiero e combattivo[4]. Proprio lei che dedica la sua vittoria a se stessa e all’allenatore in una prosa molto giovanile e poco poetica[5]. Proprio lei, famosa per il suo successo, che vince sul cronometro prima che sulle avversarie; proprio lei, nota per il suo fiasco. Conosciuta per gli errori che alla scorsa Olimpiade le hanno valso un secondo premio anziché il titolo di campionessa. Al suo battesimo bagnato ma non subito fortunato nelle acque della vittoria Federica aveva 16 anni «e una grande opportunità ma forse non la maturità per gestire un’Olimpiade: segue su http://www.ccsnews.it/dettaglio.asp?id=8232&titolo=PELLEGRINI:%20ORO%20E%20ARGENTO%20DA%20ATENE%20A%20PECHINO. fonte http://www.ccsnews.it