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Maroni: "Sono le persone che garantiscono l'eccellenza"

Post n°250 pubblicato il 27 Settembre 2013 da leonardo_donofrio
 

Il Presidente della Lombardia, ospite dei Rotary, ha parlato di sanità, infrastrutture, trasporti, turismo. "Stiamo studiando come riformare alcune cose. Faremo un assessorato del welfare che tenga insieme gli aspetti sanitari e quelli sociali"

immagine di separazione

Tranquillo, disinvolto e cordiale come sempre. Roberto Maroni giovedì sera, ospite dei Rotary di Varese e del Club Sesto Calende - Angera, giocava solo parzialmente in casa. Lui che “nel 1994 teneva dietro la sua scrivania al Viminale un manifesto del Distretto 51 a Porretta Terme, e poggiava i piedi dove De Gasperi teneva le mani”, come lo ha introdotto Gianni Spartà, “pur diventando uno che conta” non si è mai montato la testa.
Una serata speciale che ha unito i due Rotary e che per l’occasione ha visto la sala del ristorante del Golf club di Luvinate stracolma. Al momento di convivialità iniziale è seguito una sorta di talk show, con il Presidente della Regione al centro di una serie di domande su presente e futuro della Lombardia. 
La sua autovalutazione da quel lontano 1994 è più che benevola. “Come impegno - ha detto Maroni - valgo nove. Come capacità sufficiente e come risultati direi: senza precedenti, soprattutto nella lotta alla mafia”.
Sanità, infrastrutture, rapporti con la Svizzera sono stati i temi più caldi.
“Ho appena parlato con il presidente della repubblica del Canton Ticino. Che invidia per lui che con 300mila abitanti può presentarsi con quella carica. Abbiamo affrontato il tema dei frontalieri e anche delle imprese italiane che vogliono andare in Svizzera. Loro lamentano il dumping dei nostri lavoratori che così farebbero scendere i salari, noi la loro concorrenza sleale. Le imprese hanno tutti i diritti di scegliere dove andare, ma le condizioni che gli si presentano a volte sono scorrette”.
La parola federalismo è scomparsa dal vocabolario di Maroni. E con questa anche la Lega. Restano invece costanti i richiami ai due punti forti del suo programma elettorale che lo ha portato ai vertici della Regione. Macroregione e il 75% delle tasse in Lombardia richiederanno tutto il mandato amministrativo per esser compiute, ma il Presidente non ha dubbi su questo. 
“Oggi resta a noi il 66%, e si dirà che la differenza del 9% non è poi molto, ma occorre sapere che ogni punto corrisponde a due miliardi di euro. Con quei soldi 
potremmo togliere l’Irap e il bollo automobilistico e comunque avanzerebbero ancora soldi. La mia non è una proposta che richieda chissà quali interventi speciali. Basterebbe applicare alcune leggi come ad esempio quella sui costi standard. Solo grazie a questa in Italia ridurremmo i costi per 30 miliardi”.
Da qui alla sanità il passo è breve anche perché le polemiche non mancano rispetto ad alcune scelte paventate dalla Regione.
“Per la sanità non c'è un modello Formigoni, ma uno lombardo e funziona bene perché le persone lo fanno funzionare. La realtà in tutti questi anni però è molto cambiata. La popolazione invecchia e basti pensare che spendiamo il 70% delle risorse per il 30% della popolazione. Se aggiungiamo a questo che i soldi saranno sempre meno, è ragionevole pensare di cambiare qualcosa. Stiamo mettendo mano alla riforma di un modello che resta comunque di eccellenza pur in presenza di costi inferiori alle altre regioni. Siamo nella fase del confronto e dello studio sapendo che abbiamo meno soldi e una popolazione che va verso la cronicità. Questo cambiamento ci deve indurre a pensare a una riforma. Va trovato un sistema diverso senza appesantire la struttura pubblica, tenendo conto che abbiamo uno straordinario tessuto di volontariato che interviene e agisce ed è una ricchezza che va sostenuta. Per la Regione voglio un assessorato del welfare che non tenga più separata la realtà sanitaria da quella sociale”.
Le domande però pressavano anche per capire cosa succederà in provincia. Su questo Maroni è stato scaltro e di fatto non ha detto molto in concreto. “Sull’ospedale Del Ponte mi avvalgo della facoltà di non rispondere. In provincia di Varese non chiuderemo nessun ospedale. Stiamo negoziando un nuovo patto con le regioni. Voglio però introdurre un meccanismo con i costi standard che premino le regioni virtuose. Potrei così metter mano a una riforma anche diminuendo i costi. L’obiettivo in ogni caso è abolire i ticket”.
Sull’Arcisate Stabio, la ferrovia che collegherà Malpensa a Lugano passando appunto per la Valceresio, il Presidente ha fatto un excursus dell’opera e dello stato dei lavori. “La Regione non ha alcuna responsabilità, ma io voglio che si trovi una soluzione e ci sto lavorando. Gli Svizzeri hanno completato la loro parte con la stessa società che fa i lavori da noi. Il problema in Valceresio è l'arsenico che è stato trovato e che non può esser smaltito come previsto. Nel Ticino la legislazione fissa altri parametri e loro non hanno quindi i nostri problemi. Penso di aver trovato una soluzione, ma i tempi per Expo non saranno rispettati”.
Non c’è però solo quel tratto di ferrovia e la Pedemontana nelle attenzioni della Regione.
“Sui treni stiamo facendo delle verifiche anche per rinnovare il parco mezzi già prima di Expo. Il trasporto pubblico locale ha una miriade di gestioni diverse con costi enormi. L'idea è quella di creare una aggregazione che sviluppi un player di dimensioni europee. Per far questo abbiamo avviato un tavolo con il sindaco di Milano Pisapia per ATM e poi con le regioni Piemonte e Liguria”.
Urbanistica, turismo, Expo, aggregazioni dei piccoli comuni sono stati altri interventi flash.
“La nostra è la regione più agricola d’Italia e noi dobbiamo conservare il territorio. Per questo, per ora, abbiamo fatto una moratoria per bloccare l’apertura di nuovi centri commerciali. Dobbiamo valorizzare i negozi di vicinato e dei centri storici. Il nostro territorio è bellissimo e l’arrivo di venti milioni di turisti per Expo è una opportunità grande e dovremo saperla sfruttare”.

Il gong della sirena, suonata a due mani dai presidenti dei due Rotary, Gianni Spartà per Varese e Andrea Tovaglieri per Sesto Calende e Angera ha chiuso la lunga serata. Facce soddisfatte e tanto materiale su cui continuare le riflessioni anche oltre il confronto con il Presidente.
 

ALLARME DEL SINDACATOPENSIONATI I.U.S

Allarme del sindacato pensionati IUS

Gli OVER 70 senza alcuna tutela:"SCIOPERO SILENZIOSO"

DONOFRIO portavoce del Comitato over70: “La consulta grazia le pensioni d’oro e i redditi alti dei dipendenti comunali mentre la giunta del Comune di Milano ha varato all’unanimità gli aumenti degli abbonamenti Atm per gli over 70”

 

COMITATO OVER 70

 
 

SPORT E ATM: AUMENTO DEI COSTI PER GLI ANZIANI

by Sito ufficiale del Gruppo Consiliare Radicale–Federalista Europeo

Leggi tutto Bilancio di previsione 2013 – 2015 del Comune di Milano

 
 

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