“Caro onorevole Maroni, non sono né un comunista né un vostro elettore. Sono un cittadino come tanti, elettore come altri milioni. E come altri milioni di cittadini ho seguito, personalmente un po’ sconcertato, l’escalation verbale del segretario della Lega Nord Umberto Bossi, leader del partito a cui anche Lei appartiene.Per sua memoria. ’Se non ci danno il federalismo, per i fucili c’è sempre tempo’. E ancora. ‘Ho venti milioni di uomini pronti a battersi’. Fino a quanto dichiarato oggi. ‘Se Napolitano non scioglie le Camere porto a Roma dieci milioni di uomini’.A Lei, che è ministro dell’Interno e ha la responsabilità di garantire l’ordine pubblico e far rispettare le leggi dello Stato, compresa la prima e più importante, la Costituzione, chiedo che iniziative intende prendere per rassicurare me ed altri milioni di cittadini come me.Il posto che occupa al Viminale la obbliga a ciò, al di là della sua militanza di partito. E Lei ha il dovere di garantire con la Sua autorevolezza tutti i cittadini, di ogni parte politica e di ogni parte d’Italia.Come ministro dell’Interno Le chiedo di ribadire che in Italia la legge vince sulla pur legittima piazza, e che non è ammissibile evocare l’uso della violenza per sostenere cambiamenti politici di qualsivoglia genere.Sicuro della sua attenzione, la saluto cordialmente”.
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“Caro onorevole Maroni, non sono né un comunista né un vostro elettore. Sono un cittadino come tanti, elettore come altri milioni. E come altri milioni di cittadini ho seguito, personalmente un po’ sconcertato, l’escalation verbale del segretario della Lega Nord Umberto Bossi, leader del partito a cui anche Lei appartiene.Per sua memoria. ’Se non ci danno il federalismo, per i fucili c’è sempre tempo’. E ancora. ‘Ho venti milioni di uomini pronti a battersi’. Fino a quanto dichiarato oggi. ‘Se Napolitano non scioglie le Camere porto a Roma dieci milioni di uomini’.A Lei, che è ministro dell’Interno e ha la responsabilità di garantire l’ordine pubblico e far rispettare le leggi dello Stato, compresa la prima e più importante, la Costituzione, chiedo che iniziative intende prendere per rassicurare me ed altri milioni di cittadini come me.Il posto che occupa al Viminale la obbliga a ciò, al di là della sua militanza di partito. E Lei ha il dovere di garantire con la Sua autorevolezza tutti i cittadini, di ogni parte politica e di ogni parte d’Italia.Come ministro dell’Interno Le chiedo di ribadire che in Italia la legge vince sulla pur legittima piazza, e che non è ammissibile evocare l’uso della violenza per sostenere cambiamenti politici di qualsivoglia genere.Sicuro della sua attenzione, la saluto cordialmente”.