pensiero libero

FOGGIA O NASSIRIYA, C’È DIFFERENZA?


“Egregio Direttore, sono un soldato appena rientrato da Nassiriya perché, durante una esercitazione, sono caduto da un carro fratturandomi la gamba, incidente che ha costretto il mio Comando a farmi rientrare in Italia. Nonostante la mia dedizione e il mio attaccamento ai colleghi ed agli amici, non posso negare che il pensiero di poter rivedere i miei parenti e la mia città prima del tempo mi ha fatto felice......Sono a Foggia da circa un mese e mi sta capitando una cosa che non avrei mai pensato: fino ad ora ho assistito a ben due delle dieci rapine consumate in città.Circa due settimane fa ho quasi assistito direttamente ad un assalto ad un blindato che portava denaro ad una banca situata in una frequentatissima via foggiana, azione realizzata da alcuni banditi travestiti da netturbini. Sono rimasto sconcertato! Dopo aver fatto missioni all’estero in paesi a rischio per quasi tre anni, ho rivissuto a Foggia il clima di quei maledetti posti. Ho udito delle urla di donna, dei vetri che si rompevano e degli uomini che, armati, lottavano tra loro. E poi il blindato con il denaro che si allontanava di gran fretta facendo pattinare le ruote.Lo stesso identico scenario che si vive in un paese in guerra.Lo Stato italiano vuole ritirare i suoi soldati dai paesi in guerra ed io, pur essendo fedele alla mia bandiera, sono pienamente d’accordo. Dopo aver assistito, qui a Foggia, a due rapine e dopo aver scoperto, sfogliando i giornali locali, che gli atti criminali ed illegali in genere sono all’ordine del giorno nel capoluogo dauno, sono convinto che il nostro Paese non può avere l’ardire di inviare soldati all’estero per portare la pace quando le sue città sono le prime dove è facile rimanere ammazzati mentre si passeggia con la famiglia”.C.M. Ernesto Savino BarbatoFonte: http://www.culttime.it/public/html/modules/news/article.php?storyid=630