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Mostra-reportage sui campi in Palestina


 COMUNE DI OSTUNI  - Comunicato StampaRimarrà allestita per tutto il mese di febbraio, presso la sala mostre della Biblioteca Comunale “F. Trinchera senior” di Ostuni, la mostra fotografica dal titolo: “...e se qualcosa cambia, fatecelo sapere” del fotoreporter ostunese, Marcello Carrozzo.Un lavoro frutto di un “diario di viaggio-reportage” di immagini e scatti fatti nell’ottobre 2005 che hanno visto Carrozzo trascorrere 25 giorni in Medio Oriente, in quelle zone tormentate e nei campi profughi di Yarmouk, Jaramana , Palestine-camp in Siria, a Shabra e Shatila in Libano e Gaza-camp e Bakha in Giordania.La mostra, organizzata dal Comune-Assessorato alla Cultura in occasione della celebrazione della “Giornata della memoria” del 27 gennaio scorso col fine di ricordare la “Shoah”, la persecuzione degli ebrei, la deportazione e lo sterminio, ha voluto proporre qualcosa di attuale e che i telegiornali e i media propongono ogni gioco guardando ai lager” attuali in Medio Oriente.Foto in bianconero che mostrano come sono gli attuali campi profughi dove quotidianamente vive (per non dire “rinchiuso”), il popolo palestinese non riconosciuto da nessuno.Le foto sono volte a raccontare attraverso gli occhi di un fotoreporter occidentale dove il sole filtra a fatica tra le case fatiscenti creando un'atmosfera surreale e drammatica; l’ambiente dove vivono i bambini una condizione di "normalità" tra edifici semidistrutti dalle bombe; funerali di donne tra case diroccate e ambienti di vita misera.“L’iniziativa” spiega il Sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella “è rivolta soprattutto ai docenti, agli alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, con i quali l’Amministrazione, intende condividere un momento comune di riflessione, ma l’invito è aperto a tutti di venire a visitare la mostra per vedere la realtà dei campi profughi oggi”.La mostra, rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di febbraio (dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30) e tutte le scolaresche potranno prenotare la visita per avere a disposizione una guida.OSTUNI, mercoledì 7 febbraio 2007 UFFICIO STAMPAResp.: Dr. Natalino SantoroCollab.: Dr. Francesco Pecere              Dr. Emilio Guagliani TEL.  0831/307350/358e-mail ufficiostampa@comune.ostuni.br.it.itFONTE: http://www.urpcomunediostuni.it/com_stampa_02/mese_febbraio_2007/mostra.htmNOTE DELLO STERMINATORE: i mass media ci propongono sempre le stesse immagini, sempre le stesse notizie nel complesso... Fanno vedere i palestinesi violenti e la polizia israeliana che li reprime... Perchè non dicono mai da dfove nasce il malessere del popolo palestinese? Rispondono che vogliono uno stato tutto per loro, ed è solo una delle risposte che si possono dare, ovviamente è quella più comoda per i poteri forti dell'occidente... Perchè invece non fanno vedere le immagini che sono esposte in questa mostra? Io personalmente la andrò a vedere venerdì, ma dalla presentazione so già cosa andrò a vedere... Foto assolutamente inedite, sconosciute al grande pubblico... Il popolo palestinese vuole innanzitutto una casa, un lavoro, una vita dignitosa, la libertà negli spostamenti ostacolati dagli innumerevoli posti di blocco fatti dall'esercito israeliano sulle strade... Se si realizzasse ciò, i violenti sarebbero isolati, portando alla fine della guerra civile tra Hamas e Al-Fatah, e i palestinesi non avrebbero più motivo di ricorrere a soluzioni estreme (e sbagliate) come i kamikaze, che disprezzano la vita, ed è orribile... I violenti sarebbero contestati e isolati dalla stragrande maggioranza dei palestinesi, e a quel punto sarebbero in grado di far nascere a far vivere uno stato tutto per loro... Solo allora diventerà prioritario avere uno stato... Ovviamente avete capito perchè israele continua a tenere in questa situazione di stallo i territori palestinesi, per impedire che si realizzassero i punti che ho citato sopra, e con la violenza provocata dalle varie fazioni palestinesi trova sempre giustificazioni e scuse per poter usare il pugno di ferro e negare quei diritti dell'uomo che dovrebbero essere scontati per tutti... Dovrebbero purtroppo, perchè per la maggior parte dell'umanità non lo è... Finisco dicendo che i palestinesi sono mossi da ideali e da rivendicazioni giuste e sacrosante, ma sono ingenui perchè non fanno altro che fare il gioco di Israele, cioè quello di mantenere i territori in situazione di stallo che favorisce i violenti... Vi invito a vedere questa mostra per rendervi conto da soli che cosa significa oggi essere un palestinese...