pensiero libero

NUCLEARE = TERRORISMO AMBIENTALE


Per iniziare prendo dal sito della Treccani la definizione della parola terrorismo, così evitiamo confusioni:terrorismoterrorismo s. m. [dal fr. terrorisme]. - 1. a. (stor.) Il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione. b. (estens.) Regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. (polit.) Azione e metodo di lotta politica (per sovvertire o destabilizzare una struttura di potere) che, per imporsi, fa uso di atti di estrema violenza, come attentati e sabotaggi, anche nei confronti di persone innocenti, allo scopo di suscitare il panico: il fenomeno del t.; t. di estrema sinistra o destra. 3. (fig.) Metodo di pressione psicologica fondato sull'uso di argomenti intimidatori: t. culturale, psicologico.Come potete leggere nel punto 1b si parla di regime politico, quindi purtroppo rientriamo in questa fascia, e di metodo di governo fondato sul terrore. Infatti il referendum del 1987 ha sancito che l'Italia rifiuta la costruzione di centrali nucleari nel proprio paese, e inoltre rifiuta di finanziarne la costruzione all'estero, per ovvia coerenza. Quando un referendum passa positivamente, diventa automaticamente una legge non a tempo ma definitiva. Questo regime, in barba alla volontà popolare, vuole costruire ben 4 centrali nucleare da attivare a partire dal 2020, terrorizzando le popolazioni che si verrebbero a trovare vicino ad una di esse. Chi è che vorrebbe vivere vicino ad una centrale nucleare? La disinformazione che questo regime porta avanti verte principalmente su un punto, ovvero la maggiore sicurezza delle centrali nucleari. Più sicure da che cosa? Perchè dicendo più sicurezza vuol dire affrontare un qualcosa che è più pericoloso rispetto al passato, quindi in questo caso il combustibile trattato con le tecnologie di oggi è più pericoloso di quello che c'era a Cernobyl, tanto per fare un esempio... Quindi fino a quando non ci sarà un errore umano o un guasto/difetto meccanico potrebbe non succedere niente, ma sarebbe comunque una situazione costantemente precaria, visto che potrebbe scoppiare da un momento all'altro, con danni ambientali e per la nostra salute irreversibili, anche peggiori di quelle viste a Cernobyl, vista la maggiore pericolosità del materiale impiegato... E come la storia degli incentivi statali, ci fanno credere che sono più pulite ma invece fanno più danni delle versioni precedenti... Inoltre c'è la questione dello smaltimento delle scorie, tema su cui nessuno fino ad ora è riuscito a trovare una risposta definitiva, visto che anche le cave di salgemma, ritenute infallibili per lo stoccaggio di queste maledette scorie, hanno delle minime dispersione del materiale che contengono, avvelenando per millenni i territori circostanti... E in Italia siamo già pieni di emergenze ambientali, ora ci manca solo il nucleare... Chi è che vivrebbe vicino a questi depositi di stoccaggio, visto che sono pericolosi almeno quanto le centrali? I mass-media minimizzano tutti coloro che criticano il nucleare, e enfatizzano queste presunte nuove tecnologie spacciandole per sicure ed affidabili... Tutto ciò che sapete da loro E' FALSO! Tocca a noi cittadini riballarci a questo stato di cose e impedire questo ennesimo scempio della nostra Italia, sì perchè l'Italia appartiene a tutti noi e dobbiamo mantenerla nel migliore modo possibile, sicuramente non così, violando referendum, Costituzione e volontà popolare, volontà sancità dall'articolo 1 della Costituzione che da il vero potere dello stato al popolo, a cui chi governa deve sottostare, e non comportarci come un dittatore, che fa ciò che gli pare e piace senza che nessuno lo ostacoli... Ciò avviene in parlamento, ma nella società le cose sono diverse... Infine c'è la questione dello smantellamento delle stesse, visto che dopo circa 40 anni cessano la loro attività e devono essere smantellate, ma visto che stiamo in Italia... Per costruirle ci vogliono minimo 10 anni, ma guardando opere come la Salerno-Reggio Calabria, che è da 35 anni un cantiere, potete immaginare quanto tempo ci vorrà... E visto che nel nostro paese si parla soltanto e non si fa niente, è probabile che le centrali nucleari, una volta cessata la loro attività, vengano abbandonate e lasciate preda dell'usura del tempo e dei vandali... Ma anche se venissero costruite in 10 anni e smantellate come si deve, oltre a stoccare magari in un solo punto di stoccaggio le scorie, chi pagherà tutto questo? Noi cittadini ovviamente, con le nostre tasse! Oltre al danno x la costruzioni di questi mostri ecologici, anche la beffa che il tutto verrà fatto con i nostri soldi... e se la criminalità ci mette il naso in questi affari... Ci metteranno minimo 50 anni per costruirle, le scorie stoccate come qualsiasi altro rifiuto (immaginate un pò i danni che causeranno), e, come ho già ribadito, le centrali verranno abbandonate al degrado totale... Ci si può fidare? Ovviamente no, ribadendo comunque che il tutto per legge non può essere fatto, il referendum può essere cambiato soltanto con un altro referendum... Voi vi chiederete: il nano malefico perchè non ne indice uno? Tanto la sua potenza mediatica lo farebbe vincere... E no! I cittadini hanno molta consapevolezza su queste tematiche, e non si farebbero fare fessi da qualche mese di bugie targate Rai-Mediaset, e una sconfitta al referendum costringerebbe per una volta il dittatore a sottostare alla volontà popolare, cosa a cui non è interessato x niente... Quindi preferisce fare come ha sempre fatto, violando le leggi e poi modificarle per far rientrare il tutto nelle leggi... Prima danneggio e poi riparo a modo mio, questo è il succo della sua azione politica... Concludo questa analisi sul nucleare mettendomi il link di una puntata di report dove si parla appunto delle scorie (poche per fortuna) che sono state prodotte in Italia prima che il referendum chiudesse le centrali già funzionanti. Ecco il link: l'eredità nucleare in Italia. Per vedere il video è necessario avere installato Microsoft Silverlight.In questi ultimi giorni è sorta un'altra emergenza, che oramai stanno diventando numerosissime, e mi riferisco alla riforma degli scioperi nel settore dei trasporti (per ora, così come ha dichiarato il regime)... Un diritto costituzionalmente garantito viene imbrigliato in una lunghissima burocrazia che limiterà nei fatti il diritto di sciopero... A breve cercherò di scrivere un articolo su questa emergenza... Nel frattempo riflettete, gente, riflettete...