pensiero libero

Basso pigliatutto


"Poste, tramite la propria struttura di recapito, offre un servizio che garantisce alle famiglie l'approvvigionamento dei testi scolastici presso il proprio domicilio o presso gli istituti scolastici di appartenenza e mette a disposizione la propria rete, i propri call center e siti internet, per assicurare, oltre alla consegna, le attività di prenotazione e acquisto dei libri di testo". Il piccolo particolare, denunciato da alcune segnalazioni proprio all'Antitrust, è "il fatto che i volumi oggetto del servizio fossero forniti non direttamente dai singoli editori, bensì da una società riconducibile al patrimonio del Presidente del Consiglio". La Flc Cgil, per bocca del suo segretario generale, Enrico Panini, parla "di evidente conflitto d'interessi e determinazione, dal parte del ministero, di una situazione di monopolio all'interno delle istituzioni scolastiche". E racconta che "il ministero dopo la firma dell'accordo, ha spedito ai dirigenti scolastici una lettera che, con tono burocratico ma minaccioso, chiedeva di spiegare il perché la scuola non si fosse avvalsa di questa opportunità". Le scuole che non hanno attivato il "servizio", insomma, dovevano giustificarsi. "Parecchi presidi - continua Panini - si sono rivolti a noi, ma erano preoccupati". Ora arriva il parere dell'Antitrust che pur stabilendo il vantaggio per le casse della Mondadori, non può censurarlo a causa di una legislazione restrittiva in materia. In sostanza, è vero che l'accordo favorirebbe una società del presidente del Consiglio, ma a firmarlo non è stato lui con le Poste, bensì il ministro Letizia Moratti che con le società del Presidente non ha alcun legame...