pensiero libero

Ancora estinzioni: orsi polari a rischio


Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica «Journal Environmental Science and Technology», gli additivi chimici usati in Europa e in America finiscono sempre di più nelle località artiche e ciò comporta gravi disfunzioni sessuali e problemi alle funzioni cerebrali degli orsi polari.Ciò che ha più stupito gli studiosi è che la presenza di additivi come il Pbdes, (polybrominated diphenyls) ha incredibilmente aumentato il numero degli orsi polari ermafroditi: in queste regioni infatti almeno un orso femmina su 50 ha sia l'organo sessuali maschile sia quello femminili e gli scienziati assicurano che questo fenomeno è da collegare direttamente agli effetti dell'inquinamento. «Il polo artico è divenuto uno scarico per i rifiuti chimici» dice Colin Butfield, leader dell'associazione ambientalista Wwf , che il mese passato aveva indicato negli additivi chimici la causa della morte di numerose balene nel mare Artico.Gli agenti inquinanti sono trasportati nelle fredde terre dell'Artico dai venti del nord che spirano dagli Usa e dall'Europa verso i territori settentrionali. Gli studiosi sono allarmati dal fatto che, se queste disfunzioni non dovessero cambiare e la presenza degli additivi chimici rimanesse così alta, la popolazione degli orsi polari potrebbe scomparire alla fine di questo secolo.