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Biodiesel, la Pennsylvania ci insegna


La Pennsylvania rilancia con forza l’uso del biodiesel. Il governatore Edward Rendell ha annunciato che “bisogna puntare su fonti energetiche alternative al petrolio. Per questo abbiamo deciso di collaborare con la AGRA Biofuels Inc”. Negli Usa un pacchetto di norme sull'energia, recentemente approvato, punta a raddoppiare la produzione di biocarburanti fino a 7,5 miliardi di galloni (28,43 miliardi di litri), includendo biodiesel, bioetanolo e combustibile da biomasse.Il biodiesel non contiene petrolio, non è tossico e non rilascia cattivo odore nell’aria. Nasce da un processo chimico ed è il risultato della composizione di due prodotti: olio vegetale e glicerina. “Abbiamo deciso di puntare con decisione – dice il governatore della Pennsylvania – all’uso di questa ‘miscela’ ecologica, perché ci permette non solo di diminuire l’impatto inquinante dei veicoli nell’atmosfera, ma anche perché rappresenta un investimento per il futuro”. La AGRA ha donato circa 10mila galloni di biodiesel allo stato. “A fronte di un aumento dei costi del petrolio, con la produzione di questo composto cerchiamo di dare delle alternative concrete ai cittadini”. Anche in Italia c’è chi promuove l’uso del biodiesel. Coldiretti ha lanciato una raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per produrre un milione di tonnellate di biocarburanti dalle coltivazioni agricole nazionali e ridurre la dipendenza del petrolio. Il biodiesel consente di ridurre dell'80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50% quelle di particolato e polveri sottili. La proposta di legge prevede l'incentivazione alla produzione di biodiesel dalle coltivazioni agricole nazionali che, miscelate nei distributori tradizionali al 5%, possono assicurare a circa 10 milioni di auto l'autonomia per un intero anno con 20mila chilometri di percorrenza. Lo sforzo dell'Unione europea, che ha aumentato del 35% la produzione di biodiesel ottenuto da coltivazioni agricole come la colza per raggiungere quasi due milioni di tonnellate, per Coldiretti non è sufficiente se confrontato con la produzione statunitense.