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Prodi tra gli Hezbollah: un trionfo


Ha avuto successo la visita del premier di mezza Italia in terra libanese. Il numero due degli Hezbollah, Nabil Kaouk, si è addirittura sperticato di lodi nei suoi confronti e mostra nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera un grande apprezzamento per la politica estera della sinistra italiana. " Adesso che l'Italia ha dimostrato di prendere le distanze dagli Stati Uniti è tornata ad essere il nostro miglior partner europeo". Questo afferma il dirigente del Partito di Dio che si è formato nelle scuole coraniche iraniane diventando il prototipo del fanatismo fondamentalista e terrorista islamico e uno dei leader di un movimento che afferma che non smetterà di uccidere sionisti finchè Israele non sarà definitamente cancellata.Intanto con estrema vigilanza e attenzione l'Unifil osserva scrupolosamente che il riarmo del gruppo fondamentalista avvenga senza intoppi...dite che sto esagerando ? Che cazzeggio ? Ma, forse le cose non vanno proprio in questi termini ma ho fondati dubbi sul fatto che gli osservatori osservino, e Kaouk a quanto sembra ne è convinto almeno quanto me: "nessuno vedrà mai le nostre armi" anche questa sua affermazione è contenuta all'interno di quell'intervista, a quanto pare ci prende pure per il culo e scusate il francesismo.