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MAGISTRATURA: I DIRITTI CONTORTI


Oggi ci si accorge di quanto il gozzinismo, forma giudiziaria del cattocomunismo, abbia fallito e creato soltanto un generale clima di perdonismo soprattutto nei confronti di quel terrorismo che avrebbe dovuto combattere regalando clemensa in cambio di dissociazioni, pentimento e collaborazione. Fatto sta che questa legge si è rivelata quasi inutile ai fini della lotta al terrorismo mentre ha contribuito a creare all'interno del sistema giudiziario un clima di comprensione nei confronti di chi delinque.In realtà furono ben altre le svolte che decisero la lotta al terrorismo, soprattutto contò molto la decisione e il coraggio del generale Carlo Alberto Dalla chiesa di ordinare ai suoi uomini di entrare in un bar  a Genova ed ammazzare in caso di necessità i terroristi che vi si trovavano. Da allora ebbe inizio il cambiamento che decise le sorti di quel conflitto; chi si armava contro la democrazia sarebbe morto sotto il fuoco di chi difende la democrazia. Era il segnale che finalmente la parte migliore dello stato si era mossa coraggiosamente  contro quelli che invece una parte del sistema politico considerava semplicemente come "compagni che sbagliano"Si seguì finalmente l'esempio dall'allora Repubblica Federale Tedesca. Anche lì una nazione aderente alla Nato dovette subire l'attacco terroristico finanziato dai comunisti dell'est, ma la loro risposta era stata diversa dalla nostra, lì il parlamento era più forte e la sinistra di governo era socialdemocratica, mica comunista. Lì dei comunisti si aveva poco rispetto e se lo eri non potevi neanche accedere ai pubblici uffici, altro che MAGISTRATURA antiDEMOCRATICA. E sempre lì presero i capi della Raf e li fecero fuori, qui da noi invece gli ex capi brigatisti  godono di ottima salute. Molti si dilettano nello  scrivere libri o articoli su giornali,  alcuni sono persino impegnati in Parlamento. Una vera vergogna per chi il terrorismo lo ha subito sulla propria carne o su quella dei propri cari.La legge Gozzini però non va eliminata ma modificata radicalmente introducendo sicuramente norme che impediscano a certi magistrati di sbagliare VOLUTAMENTE. A  proposito, il giudice che ha messo in semi libertà il brigatista Cristoforo Piancone è tuttora convinto di essere nel giusto.. che arroganza,  ma sa  che se la può  permettere,  appartiene ad un'orgia corporatica, unica vera casta di intoccabili. In questo caso poi c'erano tutti gli estremi per non concedere al terrorista la libertà. Se un brigatista rosso, mai pentito, condannato per concorso in sei omicidi e per averne tentati altri due invece di stare a marcire in galera se ne va a spasso armato come un talebano non è colpa della legge Gozzini ma di chi  riconoscendo a Piancone la vecchia figura del "compagno che sbaglia" altro non fa che dimostrare la sua totale inidoneità nel  giudicare. Un simile atteggiamento certifica quanto sia secondaria se non superflua l'intelligenza per elementi capaci di accedere ad una lussuosa carriera in magistratura armati di sola buona memoria e magari della giusta aderenza politica.