La Coop non sei tu !

Un'anagrafe anche per i rom


Lo sostiene la professoressa Giuliana Ammannati, pedagogista clinico e formatrice dell'Anpec nazionale, esperta in interventi comportamentali ed educativi. "Uno stato è civile quando è educante e garantisce la scuola, il sostegno e la genitorialità responsabile ai bambini sfruttati che ne sono privi"Pesaro, 2 luglio 2008 - "Uno stato è civile quando è educante e garantisce la scuola, il sostegno e la genitorialità adulta e responsabile ai bambini sfruttati che ne sono privi. Lo sostiene la professoressa Giuliana Ammannati, pedagogista clinico e formatrice dell'Anpec nazionale, esperta in interventi educativi e comportamentali. "Per aiutare i rom ad uscire dall'isolamento delle loro comunità, occorre favorirne l'integrazione, anche attraverso una genitorialità consapevole. Il primo passo in questa direzione è l'obbligo di far registrare all'anagrafe ogni bambino nato e ogni nucleo familiare completo delle singole indvidualità, per assicurare controllo e attenzione ai membri delle comunità, prevedendo nel contempo pene severe nei confronto di quanti volessero mantenere nell'ombra e senza identità la popolazione dell'infanzia.E' quindi essenziale sapere chi sono, quando sono nati, come rintracciarli, controllare che vadano a scuola, che facciano le vaccinazioni, che vivino in ambienti fisicamente ed emotivamente salubri, secondo quanto stabiliscono le nostre leggi e non le tradizioni rom. Se questi bambini non hanno certificati, documenti, carte bollate, bisogna identificarli attraverso le impronte digitali e se necessario attraverso il Dna. E' una manifestazione di sovranità italiana e di considerazione per la legalità e per l'infanzia.Dunque quale sarebbe il motivo di cotanta vibrata protesta contro il governo?Il proporre forse una soluzione migliore al drammatico problema dello sfruttamento minorile?No, il motivo è solo ed esclusivamente attaccare, meglio, delegittimare con accuse infamanti l’avversario politico. Della sorte dei bimbi rom a loro non importa un bel niente. Per un lurido interesse politico e per un cieco  opportunismo si condanna quei bambini ad una vita nel degrato, questa gente dovrebbe vergognarsi.Ho provato a pensare a cosa potrebbe succedere ad un minore, di questi tempi, sconosciuto all’anagrafe  cioè civilmente mai nato:- essere comprato e venduto- essere costretto a fare il delinquente- essere costretto a guadagnare prostituendosi- non sapere nemmeno chi sono i suoi genitori veri- scomparire senza lasciare traccia- vivere senza lasciare traccia- essere preso e fatto a pezzi per fornire pezzi di ricambio….continuate pure, la cronaca fornisce ampia ispirazione.Dica chi non vuole l’edentificazione : vuole essere complice di quanto sopra? UN BAMBINO NO PUO’ ESSERE CONSIDERATO SCHIAVO PERCHE’ LA SUA CULTURA LO CHIEDE.