uomo aristotelico

report di Giovanna su Gesù


Di Corrado Augias, Mario Pesce"Inchiesta su Gesù" PREMESSANon amo particolarmente il format letterario dell'intervista. Penso che quest'ultima, in quanto tale non debba perdere la freschezza dell'immediatezza, il ritmo della discussione verbale.In questo caso poi sembra un discorso sul sesso degli angeli, opinioni a confronto sulla base di... nulla. Nessuna documentazione, riflessioni a ruota libera che però hanno il meerito di tener conto di una serie di fattori interessanti perchè sono normalmente e disinvoltamente poco considerati come il fatto che Gesù fosse Ebreo (ebbene sì, è seccante ammetterlo dopo duemila anni di feroce antisemitismo ma in terra di Giudea vivevano già da allora gli ebrei, ed era ebrea la Madonna, lo era Giuseppe e persino Gesù), che in alcuni vangeli si dica che non era figlio unico, che in fin dei conti era un uomo con tutte le caratteristiche e le contraddizioni umane.Questo libro poteva essere scritto meglio.Poteva anche non essere scritto. DI COSA STIAMO PARLANDOCosa ci aspettiamo leggendo un libro che si intitola "Inchiesta su Gesù"?Personalmente di saperne qualcosa in più rispetto le informazioni del catechismo, che poi sarebbe l'interpretazione che santa romana chiesa dà dei testi sacri ai cristiani.  "Chi era Gesù?"Voi chi pensate che io sia?" Non è un bel partire.... Sappiamo che nacque da una coppia sposatasi per rimediare ad una gravidanza se non indesiderata, come minimo non prevista. Lei era Maria, una ragazzina di sedici anni che si ritrova incinta e non è sposata. Da quelle parti sarebbe già un casino adesso, figuriamoci allora.... Maria non si perde d'animo e capisce che se bisogna salvarsi sparandone una, tanto vale spararla grossa: "Il bimbo che porto in grembo è opera dello Spirito Santo ed io sono la madre del fglio di Dio".Possiamo immaginare i commenti"Hai sentito? Maria è incinta""..'Azz! E adesso?""Dicono che Giuseppe se la sposa""Perchè, il bambino è suo?""Boh.. lei dice che è figlio di Dio e che l'ha messa incinta lo Spirito Santo""Seeeeee... la vedo male!""Metti che sia vero, chi se la sente di lapidarla, poi se sta bene a Giuseppe.."Insomma Maria impone la sua verità e Giuseppe se la sposa e accetta di far da padre al bebè.Del resto se qualcuno è riuscito a far credere che una zoccola fosse nipote di Mubarak a mezza Italia nel ventunesimo secolo, che dire? Chapeau a questa maga del marketing!Il vangelo non indugia sulla vita sociale di Maria, è' possibile che si sia verificata un po' di ruggine con la suocera, ma non lo sappiamo; possiamo solo immaginare il calvario del mite Giuseppe che per trent'anni vive con questa donna che l'ultima è sempre la sua e questo bamboccione cresciuto convinto di essere figlio di Dio e che a trent'anni ciondola ancora per casa, in un periodo in cui la vita media arrivava ai quarantacinque, cinquant'anni.Giuseppe: "Ascolta figliolo hai già un'età.. dovresti imparare un mestiere, cercarti una brava figliola.."Gesù: "Chi io? Cioè 'pà, hai idea di chi sono?"Giuseppe: "si, si, lo so: è una vita che tua madre la mena con 'sta storia, però ormai hai trant'anni, la vita non è eterna..."Gesù: "Cos'hai detto? VITA ETERNA? Forte, pà! Mi hai dato un'idea. Mà, prepara il trolley che domani parto"Maria: "dove vai?"Gesù: "Vado in missione per conto di Dio"La frase passerà alla storia e sarà ripresa più avanti da John Belushi e Dan Aykroyd.Maria e Giuseppe salutarono così il figliolo che finalmente lasciava la casa materna, la prima con malcelata apprensione, il secondo con evidente sollievo. Entrambi consapevoli che si sarebbe cacciato nei guai. Naturalmente, cresciuto da una mamma che lo considerava figlio di Dio, ma sempre mamma ebrea rimaneva, Gesù non aveva decisamente la stoffa del grande condottiero che tutti si aspettavano nelle vesti del messia. In compenso, figlio di tanta madre aveva sviluppato una capacità affabulatoria che lo rendeva irresistibile. Non sappiamo cosa fumasse, ma se si sà che da quelle parti è roba buona, che il mondo è pieno di allocchi e la promessa di una vita eterna in paradiso fa gola a molti, soprattutto agli sfigati: a volte sbroccava (brutta storia la scimmia), a volte parlava di cose mai viste che nemmeno Rutger Hauer, altre acora faceva miracoli (qui andiamo sulla fiducia)E andò come tutti sappiamo. La faccenda della vita eterna era la leva che avrebbe sollevato il mondo e  dopo la sua morte, Gesù diventò quello che diventano tanti rompiscatole quando si creano una corte di discepoli fanatici e poi finiscono ammazzati: un eroe, un martire, un santo, un profeta... il tam tam si allargò fino a diventare leggenda e qualche anno dopo alcuni, colpiti dalla storia decisero di mettere giù due righe. Naturalmente nel frattempo come sempre accade con i fatti clamorosi, la storia si era ingigantita, deformata, arricchita, ripulita, ognuno l'aggiustava e la raccontava a modo proprio. Più vangeli venivano scritti, più si  moltiplicavano le incongruenza tra i testi, insomma come leggere della TAV sulle pagine del Giornale e poi su quelle del Fatto Quotidiano.Come spesso accade quando una civiltà raggiunge una certa stabilità e benessere (e però tra gli esclusi cresce il bisogno di un riscatto) il fenomeno fu dapprima sottovalutato, poi tollerato, infine avversato con violenza. Ma ormai era tardi e il Critianesimo aveva messo radici per cui non si poteva più reprimere.Successe allora quello che sempre succede quando il potere si rende conto che la repressione non funziona più: fa proprio il movimento (nelle parti che gli convengono naturalmente), lo manipola sul suo interesse e fa credere di concedere la vittoria,  così sono tutti contenti e tutto torna come prima.Allo scopo vennero selezionati i vangeli che tornavano utili, rimosse affermazioni pericolose e aggiunte qua e là guarnizioni ad hoc. Ma per quale motivo il cristianesimo fu infine accolto dal potere con tanto entusiasmo?Quali furono le formule che ne decretarono il successo, rispetto ad altre, di questa nuova e assolutamente rivoluzionaria dottrina? Avete in mente la parabola del "figliol prodigo"? La faccenda di mostrare l'altra guancia? La risposta che Gesù dà a Pietro "perdonerai settanta volte sette" (cioè sempre)?  Ah, la confessione e soprattutto IL PERDONO!!!!!Che meraviglia di invenzione, che genio quel Gesù!Inventarsi una licenza per delinquere che tanto poi ci si può confessare..Proprio un gran bel dono di Dio! Qui si apre la vera discussione: quali danni ha prodotto la cultura del cristianesimo spacciandosi come dottrina dell'amore?Quuanto male è stato fatto (e si continua a fare) in nome di Dio?Quale equivoco ha creato questa distorsione del bene? "Chi era Gesù?"Voi chi pensate che io sia?".................Povero Gesù, in costante crisi d'identità, sempre in conflitto schizofrenico tra l'essere umano ma anche "figlio di Dio" . Poteva rinunciare al suo essere uomo, snaturando le proprie pulsioni terrene? Poteva del resto tradire le aspettative della mamma, una mamma ebrea per giunta?Forse se Maria l'avesse cresciuto come un bambino normale, forse se Giuseppe fosse stato un padre più autorevole, forse.. forse Gesù avrebbe vissuto una vita come tanti altri giovani della sua epoca e la nostra (epoca) avrebbe potuto avere qalche problema in meno. Ma questa è un'altra storia