Tai chi e libri

INVIDIA che avvicina alla CULTURA???


Ieri sono andato a prendere un caffè, mio malgrado, con una vecchia conoscenza. Ci tengo a precisare che l'ho fatto per puro obbligo d'educazione. E' un ex amico di gioventù, anzi pardon, uno che credevo amico. Uno che si mette sempre in competizione su tutto e dopo aver recuperato sonore, inevitabili bastonate diventa invidioso e livoroso e vive nella speranza che il suo antagonista abbia dei problemi di cui accontentarsi. La persona in questione appartiene alla seguente categoria: commerciante di bassa levatura (incapace a fare bene il suo mestiere), cultura nulla, intelligenza sotto la media (visto io di persona a non riuscire a cambiare un rullino alla macchina fotografica) e presunzione, ovviamente, alle stelle. Si siede lì davanti a me e con un piglio a metà tra Tronchetti Provera e Lapo Elkann, mi dice che ha letto tutti i miei libri. Stupito (conoscendo il troglodita che ho di fronte) replico che mi fa piacere e gli chiedo quale gli sia piaciuto di più. Lui risponde "Lo zirlo del Tordo" dicendo che è quello più simile a me. Capisco al volo: ha letto delle cose nel libro che spera siano le mie, un personaggio infatti ha seri problemi sul lavoro e non riesce più a pagare il mutuo. Gli faccio cortesemente notare che quel personaggio è un mio collega e lui con la faccia appesa di chi non ha trovato conferma alle sue geniali intuizioni lascia cadere il discorso. Mi dispiace molto per lui che io non sia così malmesso, ma ne sono profondamente contento per me. Guardate un po' quanti modi di fare cultura esistono al mondo, anche quello spinto dall'invidia. Sono riuscito a far leggere un libro a uno che una volta al mare ha faticato a leggere il cartellone di una discoteca. Niente male davvero, devo scrivere a Mariastella Gelmini!!!