Bibliodiario

Olive Kitteridge di Elizabeth Strout


Mi sono avventurata nella lettura di questo libro con molto entusiasmo viste tutte le persone che lo avevano considerato il migliore letto nel 2010. Purtroppo sono rimasta molto delusa ma ritengo sia soprattutto colpa dei miei gusti: non mi piace la letteratura nord-americana. Ne avevo già avuto il sentore con Frenzen e Zadoorian e con altri scrittori canadesi. Non so perché ma il loro cinismo mi dà l'ansia e mi fa rabbia!Il libro è ben scritto e ben strutturato: Olive Kitteridge é una signora non simpatica, che compare in ognuno dei racconti del libro che narrano le vicessitudini e soprattutto i drammi familiari della popolazione di una piccola cittadina del Maine (a me è venuta subito in mente la Cabot Cove della Signora in giallo!!). In uno di questi racconti, il figlio depresso della protagonista sposa un' avvocata rampante di città che ovviamente non intesse buoni rapporti con la suocera. Olive ritiene che Miss perfezione possa far sentire inadeguato il figlio e per questo nel giorno delle nozze, trovandosi nella loro camera, istintivamente nasconde scarpe e abiti di lei..."...l'aiuta sapere che perlomeno ora ci saranno momenti in cui Suzanne dubiterà di se stessa. -Crhistofer sei sicuro di non aver visto la mia sciarpa?- Cercherà in mezzo al bucato, nel cassetto della biancheria, mentre una lieve ansietà le palpiterà dentro. -Non so più dove ho la testa, non riesco a trovare niente...mio Dio cos'è successo al mio maglione?- E non lo saprà mai vero? Perché chi mai scarabocchierebbe un maglione, ruberebbe un reggiseno, porterebbe via una scarpa?"Chi? Una suocera malata in questo caso! peccato per lei che abbia fatto male i suoi conti visto che la moglie del figlio lo convincerà a trasferirsi sull'altra costa degli States!!