Post n°2 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da Virgo_libripens
Il blog bang è avvenuto, sono passati solo pochi istanti cosmico-telematici, le particelle quantiche sono ancora caldissime, schizzano di qua e di là dettando le leggi dell'universo, come dei protopolitici iperattivi. Tutta questa effervescenza mi fa venire voglia di ruttare via qualche sentenza. Burp. C'è una cosa che non mi quadra, e non è il cerchio, ché sarebbe anche normale, tutto sommato. Perchè se parlo da solo per strada sono un pazzo, ma se parlo da solo su internet sono un blogger, o peggio, un artista? Giù la maschera. Io SO perfettamente che sto parlando da solo, e per di più di niente, ma so anche che, per uno scherzo della probabilistica e della contingenza, qualcuno leggerà o starà leggendo fra una manciata d'istanti quello che io adesso sto scrivendo. So, inoltre, che, all'aumentare del tempo di permanenza di questa serie di messaggi nella rete, aumenteranno proporzionalmente le probabilità che questa stessa venga letta da qualcuno che, trovandosi d'accordo con me, comincerà ad apprezzarmi, a mandarmi commenti concilianti, ecc. A quel punto, non passerà troppo tempo che io comincerò a credere di avere ragione su molte cose, se non su tutto, a sentirmi sempre più un guru delle masse, arrivando infine all'autoconvincimento che dietro di me ci sia nientepopodimeno che... il POPOLO. Ma dietro di me non c'è il popolo, e questo semplicemente perchè, purtroppo, il popolo non esiste, se non come unità astratta. E non esisterà popolo finché non verrà ad esistenza il collante del popolo, la fraternità, quella teorizzata, addirittura, dai rivoluzionari francesi, scritta sulle coccarde e sulle costituzioni, ma mai applicata né minimamente tenuta in considerazione. In che misura possiamo dirci Fratelli d'Italia, quando non rivolgiamo un saluto o un sorriso neanche ai nostri vicini di casa? Non c'è popolo senza fraternità, non c'è fraternità senza un briciolo di buonsenso che sia un briciolo, un "seme di senapa". Il comunismo ha fallito per questo: prima ancora che per le dittature, le guerre o le purghe, che d'altronde non sono dogmi, ma forme, prima ancora di tutto questo scempio umano, troppo umano, ha fallito proprio perchè ha sopravvalutato i suoi destinatari, li ha considerati maturi abbastanza da esser liberati dal legalismo e dall'ingranaggio ipnotico del capitale a tutti i costi. Burp. |
Aleph (che secondo il mio ebraico maccheronico significa "allora"), premetto, nell'atto creativo di questo blog, quella che potrebbe essere la dichiarazione della distruzione dello stesso: non lo so perchè lo faccio, anche perchè io ODIO i blog. Il blog, già in sé, è una catarsi imposta da una troppo benvoluta tecnologia, una libertà obbligatoria, come direbbe -forse- il signor G, che, permettendoci di comunicare, allo stesso tempo ci imbavaglia, ci costringe al silenzio di un'eterna sega mentale. Però lo faccio, e non so dire se io sia più pecora bianca o pecora nera. Ma sto sproloquiando sull'ontologia, e questo mi porta a risultar barboso per prima cosa a me stesso; pertanto la pianto qui: innesco il big bang, e ne ammiro gli effetti che si concatenano... |
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
[Dante Alighieri]
Inviato da: il.commentatore
il 30/06/2007 alle 15:20
Inviato da: mistery.37
il 06/05/2007 alle 21:01
Inviato da: sssamaele
il 12/03/2007 alle 00:46
Inviato da: sssamaele
il 12/03/2007 alle 00:44
Inviato da: Narciso_2007
il 23/01/2007 alle 21:46