Canto XXXV - Inferno

STORIA DI LISA


25-01-08Carissima Veronica,scusa se non ti ho scritto prima, ma ho voluto leggere sul blob l’esperienza di alcune ragazze, e le sensazioni che ho provato sono state molto forti.Da un lato paura e timore, visto che per questa nostra malattia si sa l’inizio, ma non si conosce una fine, ma anche una sorta di energia e di calore da parte di tante donne che come me vogliono lottare e cercare di guardare sempre oltre, la’ dove ci sarà sicuramente uno spiraglio di luce pronto ad attenderci. Eccomi qua allora….con la mia di storia, sono Lisa e ho 29 anni, vivo in un comune vicino a Vicenza.Sono sposata da maggio del 2006, e da circa 1 anno e mezzo ho scoperto di soffrire di endometriosi.Ti dirò che la mia vita è sempre stata segnata da molteplici vicissitudini che mi hanno portato ad avere un sacco di problemi di salute, non cado nello specifico visto che potrei scrivere all’infinito, ma questo per far capire che fisicamente sono stata sempre abbastanza gracile ed emotivamente fragile.Dall’età di 17 anni iniziai a prendere la pillola perché  avevo l’ovaio destro policistico,nulla di grave, e così con regolari intervalli di pausa, l’ ho  praticamente sempre presa fino a l’anno scorso.
Mi accorsi di avere qualcosa che non andava in quanto avevo sempre tanto male al fondo pancia e alla zona delle ovaie, non solo durante il ciclo, ma il dolore persisteva tutto il mese come se il ciclo non passasse mai, mi prendeva soprattutto la zona della bassa schiena, dolori che a lungo andare peggioravano sempre più.Ad accompagnare questo quadro avevo sempre dissenteria, nausea, e  febbre, poca ma costante.Ovviamente mi affidai al ginecologo di famiglia e al medico generico i quali mi fecero fare un sacco di esami. A gennaio del 2007 feci una colonscopia,fu una cosa drammatica, non per l’esame stesso( lo avevo già fatto 8 anni prima senza grossi problemi), ma per il dolore insopportabile provato, tanto che il medico dovette interrompere perché  i dolori mi facevano svenire dal male e sospettò subito un caso di aderenze intestinali e mi mandò ad approfondire la cosa.Nessuno ci poteva credere, il ginecolo  scartò l’ipotesi fin da  subito dicendo che gli sembrava impossibile, e così i giorni passavano e dall’ecografia interna- esterna non risultava nulla di anomalo.  Stavo raggiungendo il culmine dello star male, e nessuno non capiva la situazione, ero disperata, in quanto il medico generico mi diceva che dovevo prendere la vita col sorriso, che se avesse avuto una porzione magica per me, me l’avrebbe data, che ero ipocondriaca, che vedevo tutto nero così mi diede una cura di antidepressivi.Forse un po’ depressa lo ero davvero, ma un motivo c’era, ero sposata da pochi mesi, e stavo così male tutti i santi giorni, senza un perché, un forse…fino a quando, come molte ragazze ,ho iniziato a fare una ricerca su internet, e mi salta fuori questa malattia, dove per molti aspetti mi riscontravo,ne parlai con il ginecologo e mi mise in lista d’attesa per una laparoscopia.Non arrivai  al giorno dell’intervento in quanto fui ricoverata d’urgenza circa 15 giorni prima, in quanto non  mi reggevo in piedi dai dolori che mi avevano preso anche la gamba, mi trovarono 3 noduloni di endometriosi nella zona del peritoneo, oltre ad altre complicanze a livello di utero, e mi levarono anche l’appendice.Per loro sembrava tutto fosse stato sistemato, il ginecologo mi assicurò che mi era stato levato tutto e che potevo stare tranquilla.Fui operata ad aprile e feci un estate pessima, stavo ancora male, tanta nausea, tanta proprio, anche se i dolori un po’ erano passati( avevo ripreso la pillola), ritornai piu’ volte dal mio ginecologo e mi diceva che dovevo mettermi serena e pensare di avere un figlio per poter sistemare la faccenda, Figuriamoci se pensavo ad un figlio stando così male, fino a settembre dell’anno scorso quando mi rivolsi a Bologna, dove mi consigliò di andare una mia amica che aveva avuto gli stessi problemi, e lì mi misero in menopausa con enantone per 6 mesi.Arriviamo a pochi giorni fa, con le ultime novità che mi hanno turbata davvero e impaurita tanto, al controllo a Bologna mi riscontrano un altro focolaio nella zona nel sigma, vicino al colon, e mi devono operare ancora.In questi mesi di enantone ho vissuto momenti terribili, nausea, vomito, ansia, vampate, e tutto forse per nulla, a volte una si sente una cavia i medici sperimentano, forse ci provano a trovare la soluzione, e forse è proprio la malattia a non dar altra soluzione che provare, visto la sua complessità.Al rientro da Bologna ne parlo con il medico che mi operò l’anno scorso e mi lascia senza parole, mi dice in modo evasivo di una aderenza riscontrata ancora un anno fa proprio in quella zona, ma evidentemente sottovalutata in quanto non di sua competenza, ma perché ? Perché ? Non averlo saputo prima, non dirlo prima, visto che era tutto a posto e mi aveva ribadito più volte di aver pulito alla perfezione.Ora sto prendendo contatti a Verona, con un ginecologo molto bravo che collabora con Bologna, e probabilmente mi farò operare lì, ma la paura è tanta, mi sento smarrita, confusa insicura, La mia vita è cambiata, non ho un rapporto di coppia normale con mio marito, il motivo è ovvio, non posso fare ciò che vorrei, camminare , passeggiare, fare le semplici cose di casa, in quanto il dolore me lo impedisce, riesco per lo meno a lavorare visto che sono impiegata  e resto seduta in una sedia con un bel cuscino dietro alla schiena tutto il giorno.Mi sento invalida, alla sera non vedo l’ora di sdraiarmi dalle fitte, le ovaie mi sembrano macigni,e vado a letto con la consapevolezza di iniziare poi un altro giorno nelle stesse condizioni.Sono psicologicamente frustrata, e per stare più serena ho dovuto cedere ad antinfiammatori e antidepressivi, in questi quasi due anni ho pianto tanto, e  a volte mi sono lasciata prendere dal panico, e dalla disperazione.Ora sono in attesa di essere contattata dall’ospedale, e nel frattempo devo fare altri esami e  aspettare il giorno dell’intervento.Vorrei solo star bene, essere davvero serena e non avere male, poter riprendere in mano la mia vita, sociale, professionale ma soprattutto di coppia, vivere con mio marito tutte le esperienze che fino ad ora la malattia me lo ha impedito.Spero tu mi risponda presto, ho il desiderio di incontrarti e finalmente conoscerti al prossimo incontro di Verona.Un abbraccioLisaA volte è davvero tanto difficile rispondervi. L'unica cosa che mi rincuora è leggere che parlate sempre tutte molto bene di un centro, quello di Verona. Spero che tu dopo esserti fatta curare da loro Lisa, possa ritrovare un po' di salute, benessere e serenità che di sicuro di meriti.Stringi i denti ancora un po' dai ... sono sicura che tu sia verso la fine di questo Inferno.Sarò felice di conoscerti a Verona il 2 Febbraio. Ti abbraccioPS mi permetto di aggiungere una cosa che sento sempre dire dai ginecologi che ci affiancano nelle presentazioni del libro.La colonscopia, oltre ad essere un esame imbarazzante e doloroso, pare che per le donne affette da endometriosi sia INUTILE. Consigliano al suo posto una ECO-ENDOSCOPIA, in grado di trovare tutti gli eventuali focolai lungo tutto il colon e intestino. Non voglio sostituirmi ai medici, ma se dovessero dirvi di prenotare una COLONSCOPIA informatevi bene prima da dottori esperti in endometriosi e chiedete anche un loro parere.Vero