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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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« Storia di SARACristina dalla Sicilia »

STORIA DI MONICA71

Post n°157 pubblicato il 16 Aprile 2008 da librodade

Ciao Veronica e grazie dell'energia e del coraggio che riesci a trasmetterci con le tue parole, mi chiedo come fai a rispondere a tutte!
La mia storia è molto simile a quella di molte altre donne e vicinissima alla tua, che ho conosciuto attraverso il tuo libro.
C'è  un particolare che contraddistingue la mia e che non ho letto e non ho potuto condividere con altre.
Non appena ci siamo resi conto io e mio marito che il "sogno" figli era molto difficile da realizzare se non impossibile, mi ritrovo a dovere riaffrontare un nuovo intervento alla fine di Maggio, il nostro rapporto ha incominciato ad incrinarsi.
Sono venute meno delle certezze, il disegno di un futuro "normale", la convinzione che avremmo costruito la nostra "famiglia del mulino Bianco" come dici tu....
A distanza di sei anni da quel momento, stiamo cercando coi denti di tenere saldo il nostro matrimonio, ma è difficile sai...
Io sono riuscita ad accantonare l'idea di un figlio, entusiasta del fatto che la mia malattia sia asintomatica e di riuscire ad avere una vita sociale abbastanza "normale", ma lui no!  togliergli un figlio è stato annientarlo togliergli quanto di più importante poteva esserci nella sua vita.
Mentre ti scrivo piango, perchè penso di essere stata uccisa due volte, cerco di reagire ma è davvero quanto di più difficile mi si possa chiedere.
Ho pensato di farmi aiutare da qualcuno che mi possa dire qual'è la chiave per vivere un pò più serenamente ma il mio carattere mi porta a chiudermi e a costruirmi una facciata serena e solare.
Ma ora la priorità ce l 'ha ancora questa "bastarda" che continua a non lasciarmi in pace!!
Un grandissimo abbraccio
Monica 71


Ciao piccola Monica.
Mi spiace leggere ciò che scrivi. Anche un'altra ragazza mi ha raccontato proprio in questi giorni di questa "crisi" di coppia ... Continuo a non pensare che l'endometriosi sia una malattia, come la chiamano "allontana mariti". Ma è naturale che lo stress, la tensione, e la malattia cronica nella coppia abbia il loro peso.
Coppia vuol dire essere in due ... e a volte vuol dire pensare in modo differente.
Non so dirti quale sia la chiave per vivere serenamente. Sicuramente essere consapevoli di quando si vale, e trovare una persona che ci ami e apprezzi per quello che siamo. Tra me e mio marito non c'è l'endometriosi. Sono tante le cose che occupano i nostri pensieri. Tanti altri progetti e sogni da realizzare. Come dico nel libro basta saper essere curiosi verso quello che la vita può offrirci.
Ti abbraccio Monica ... ora ti scrivo per sapere di che città sei e se hai voglia di conoscere altre ragazze con le quali parlare, sfogarsi e ridere!
Vero

Commenti al Post:
macchiolina1980
macchiolina1980 il 17/04/08 alle 09:52 via WEB
Cara Monica, io sono dell'idea che se un uomo ci ama, dovrebbe amarci per quello che siamo e non per il figlio che possiamo o meno dargli! Prima di tutto dobbiamo ricordarci che siamo delle persone, delle donne e non delle incubatrici per tenere dei piccoli angeli per nove mesi! Certo un figlio lo vorrebbero il 99% delle donne ma se ci sono dei problemi di salute uno non può fare miracoli! In quanto a te sei una grande perchè dimostri di voler lottare per tenere il tuo matrimonio unito e saldo nonostante tu abbia dei problemi di salute, ma tuo marito... e scusa se te lo dico... che uomo è?? Non capisce che a starci male sei tu in prima persona?? che dovrebbe amarti per quello che sei, per l'amore e la gioia che gli dai, e poi ok io non sono sposata, convivo ed è lo stesso secondo me, non sono nè una firma nè una festa che mi tengono unita a lui ma è l'amore e il rispetto reciproco, però quando ci si sposa non si dice "nel bene e nel male?" Certe parole valgono come la carta igienica, servono solo 1 volta, ma sono i fatti quelli che contano! Io spero che tuo marito inizi a fare l'uomo e non il bambino viziato che vuole il giocattolo a tutti i costi! Scusa se sono stata forse sgarbata ma non esiste essere trattate in questo modo, anzi dovrebbe starti vicino solo perchè ti ama!! Comunque se hai bisogno di sfogarti noi siamo quì! ti abbraccio forte
 
 
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Anonimo il 18/04/08 alle 19:39 via WEB
Ciao e grazie per quello che mi hai scritto. La tua rabbia l'ho provata all'inizio quando dopo tanti e tanti tentativi, stavamo perdendo la testa entrambi, il figlio che poteva essere il coronamento del nostro sogno e la cura per la mia malattia, non arrivava e non arrivava. Lì ho sentito l'allontanamento graduale ma sordo che col tempo mi ha "consumato". Oggi non voglio giudicare mio marito , perchè sento che soffre vedendo come sono ridotta. Capisco che sia difficile dovere ingoiare una pillola così amara, ma patisco quando nei momenti di sconforto ho vicino una persona fragile che non riesce, non perchè lo voglia con cattiveria, a reagire. A 44 anni forse si incomincia a pensare a come può essere la propria vecchiaia soli, credo sia quello che lo impaurisce di più. Comunque ancora un grosso abbraccio e un grazie per avermi riservato le tue parole di sostegno. ciao Monica
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/04/08 alle 13:35 via WEB
Ciao Monica capisco il tuo stato d'animo...quando ho scoperto di essere malata convivevo un ragazzo che ho amato con tutta me stessa (e che forse amo ancora...) ma quando il dottore ci ha detto "fate un bimbo" e lui (studia ancora) mi ha detto che non potevamo (convivevamo e il mio solo stipendio non bastava..) io mi sono sentita morire... dopo 6 mesi dall'operazione ci siamo lasciati...io l'ho incolpato di un sacco di cose ( e ammetto che molte cose erano tutte nel mio cervello)ma forse la cosa che mi ha ucciso di + è stato il suo non capire le mie paure, il suo non comprendere che in quel momento io non sapevo dove sbattere la testa, il suo non comprendere che per me niente era + come prima. Chiedi aiuto Monica, non aver paura di dire "ho bisogno di aiuto". Spero che tutto si sistemi...e che la "bastarda" ti lasci in pace! un abbraccio Vane
 
 
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Anonimo il 18/04/08 alle 19:24 via WEB
Grazie Vane per le tue parole... Mi ha fatto molto pensare la tua espressione ( molti pensieri erano solo nel mio cervello)... Tante volte ho creduto che forse tutto dipenda dalla rabbia che provo nei confronti della mia malattia. Forse sono troppo esigente e pretendo che chi mi sta vicino non possa far altro che capirmi. Ho molta confusione in testa , ma penso che qualcosa di importante sia cambiato nella mia vita familiare. Ho voglia di parlarne, magari con qualche psicologo che mi dica dove sto' sbagliando, ma è così difficile prendere coraggio e tirare fuori quello che ho dentro e che ormai si è come dire cemetificato dentro di me. Grazie ancora ..... Monica
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 09:56 via WEB
Sai Monica anche se si è cementificato uno spiraglio lo si trova sempre!! e credo che parlare con qualcuno ti può solo fare bene. Già parlarne con noi che abbiamo, chi + chi -, le stesse domande e gli stessi dubbi è sicuramente un passo avanti!! non avere paura, tira fuori il coraggio e soprattutto non avere paura di chiedere aiuto! Le persone che ci stanno accanto possono aiutarci, ma se non siamo noi le prime a chiedere aiuto loro come possono fare? Non fare l'errore di tenere tutto dentro..io l'ho fatto e ho perso la persona + importante...solo perchè ho preteso che lui riuscisse ad entrare nella mia testa e nella mia anima.. ti abbraccio Vane
 
macchiolina1980
macchiolina1980 il 19/04/08 alle 09:27 via WEB
Monica invece io ho constatato che tirare tutto fuori faccia un bene incredibile! Quando mi capita che ho bisogno di sfogarmi attacco bottone con la prima che incontro (quasi) e mi sfogo, tanto chi se ne frega di quello che potrà pensare, è molto probabile che non la rivedrò mai + però almeno stò bene! e la cosa che mi aiuta di + ancora è piangere, mi fà tirare fuori tutta la rabbia che c'è in me, poi l'indomani mattina mi sento rinata, più positiva e soprattutto + sollevata!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/04/08 alle 11:59 via WEB
Ciao Monica, sono Rita anch'io ho avuto problemi con il mio ex marito leggi la mia storia, non devi assolutamente cedere, tu hai tutte le forze per sconfiggere la bastarda, anch'io mi dicevo quel maledetto non mi porterà via e riuscirò a far crescere la mia bambina, l'ho sconfitto per ben 2 volte e anche se ora si è ripresentato l'ho sconfiggerò ancora perchè io sono più forte di lui!!E' difficile, lo so, quando l'uomo che ti dovrebbe essere vicino si allontana, forse perchè sono più deboli di noi e le malattie mettono paura, ma tu hai noi che ti staremo sempre vicino, se vuoi puoi anche scrivermi privatamente!!In bocca al lupo!!!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 19:28 via WEB
Delle volte penso proprio che quando il destino si incarognisce con te non c'e' niente da fare! Un marito sbagliato una figlia l'endometriosi e il carcinoma e poi !!! Difficile godere delle cose belle nella vita... quali cose belle? Ti sono vicina perchè forse stò attraversando adesso quello che tu hai provato qualche anno fà, il senso di solitudine e di abbandono. Ma la tua storia mi fa coraggio perchè se sei in grado di farti coraggio tu, allora devo riuscirci anch'io!!! Ti abbraccio forte forte e grazie per le tue parole che mi fanno sentire più vicina a te.Un bacione alla tua bimba Monica 71
 
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