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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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« Storia di MonicaMilena dalla Sardegna »

Patrizia di Padova

Post n°198 pubblicato il 09 Giugno 2008 da librodade

Mi chiamo Patrizia e ho 26 anni appena compiuti, ho deciso di scrivere la mia storia per cercare di far capire a tutte le ragazzine, e anche alle mamme di voi ragazzine, che spesso non bisogna trascurare i segnali che il nostro corpo cerca disperatamente di mandarci.
Per me ormai è troppo tardi per porre fine alla sofferenza che questa malattia mi provoca e continua a provocarmi, ma per voi, c'è tutto il tempo a disposizione per correre ai ripari.
Fin da quando ero ragazzina, fin quasi dal primo ciclo,mi trovavo a dover combattere con dei forti dolori addominali e un flusso di sangue molto abbondante, non sono mai stata una ragazza che si trascura e le visite ginecologiche, da quel momento ad oggi, sono state tante, ma non mi fu mai diagnosticato niente, mi venne prescritta la 'pillola' anticoncezionale per curare delle cisti ovariche, ma mai niente di grave.
Fino a cinque mesi fa, quando per la prima volta ebbi la consapevolezza che dentro di me qualcosa stava funzionando veramente male.
Fu quello il giorno in cui per la prima volta sentii nominare quella maledetta parola che mai più potrò dimenticare  "ENDOMETRIOSI".
Da alcuni mesi, io e il mio ragazzo avevamo deciso di avere un bambino, mancava un mese al nostro matrimonio e decidemmo che potevamo già iniziare a cercare un bimbo, feci diverse visite, pap-test ecc. ecc. e una volta accertato il mio stato di salute (che sembrava essere ottimo),non restò altro che tentare un concepimento, che purtroppo non arrivò mai.
Quella mattina di cinque mesi fa appunto, mi alzai per andare in bagno,erano più o meno le quattro del mattino,mentre urinavo, mi accorsi che stavo provando uno strano e irriconoscibile senso di pesantezza e affaticamento alla vescica, ma una volta terminato di urinare, proprio dopo averla svuotata fino all'ultima goccia,mi sentii morire, in quel preciso istante ebbe inizio il mio calvari che ancora oggi continua.
Ricordo ancora i forti dolori al basso addome che mi costrinsero a contorcermi per terra in cerca di aiuto, mentre cercavo disperatamente di riuscire a continuare a respirare, il dolore mi stava togliendo il fiato, ma non volevo urlare,Giulio dormiva ancora e non volevo spaventarlo.
Non passarono più di due minuti e persi definitivamente le forze, caddia terra e riuscii a malapena a gridare aiuto, avevo paura di morire.
Giulio si alzò dal letto in preda al panico, mi portò immediatamente al pronto soccorso con le lacrime che ancora gli rigavano il viso.
Arrivai in ospedale e improvvisamente capii che quello sarebbe stato per me il giorno più strano e squallido da ricordare per sempre, mi presero per una pazza isterica e forse anche mitomane, che a tutti i costi vuole avere qualcosa anche se sana come un pesce.
tutte le visite effetuate quel giorno continuavano a dare esito negativo, anche il mio ginecologo (in turno per caso quel giorno in pronto soccorso), non ebbe compassione per me, mi disse che non avevo niente di ritornare a casa.
insomma, dopo 10 ore di ospedale, mi ritrovai distesa nel letto di casa ridotta al punto di prima.
Avrei voluto piangere, urlare, ma avevo l'impressione che il mio fosse più che altro un grido soffocato, nessuna mi aveva sentita, nessuna mi aveva capita e nessuna mi aveva aiutata, solo giulio e la mia famiglia mi stavano vicini, ma haimè, loro purtroppo non sono medici.
Aspettai l'indomani e andai privatamente dal ginecologo di mia zia,non servì molto, una semplice sbirciatina e la diagnosi fu presto fatta, ENDOMETRIOSI UTERO-VESCICALE INFILTRATA,fece una lettara di ricovero urgente e mi mandò dal nuovo primari della nostra ulss.
Il mio intervento avvenne esattamente una settimana dopo, durò circa 5 ore e vista la gravità della situazione mi venne asportata quasi tutta la vescica, raschiato l'intestino e prelevati due voluminosi noduli, uno sul retto e uno sul nervo sciatico, ma utero e ovaie erano salve (fu questo che ci sentimmo dire dal primario dopo l'intervento, ma non fu proprio così).
Dovetti portare il drenaggio per 3 giorni e il catetere vescicale per 15, lo tolsi solo 15 giorni prima del matrimonio,ci sposammo ugualmente e anche se i preparativi furono un pò abbandonati, andò tutto benissimo,era l'amore grande a farci stare bene, non serviva altro,sotto il vestito portavo ancora i segni della mia tragedia, i punti sui miei bei 5 tagli sulla pancia.
Non rinunciammo neanche al viaggio di nozze che però limitammo ad una sola settimana e soprattutto quà in Italia,ora per noi la strada sembrava essere in discesa, ma tutto questo non durò nenache fino alla fine del viaggio, improvvisamente ricominciò il mio calvario.
Sono passati da allora cinque mesi e io aspetto ancora di rinascere, si, rinascere, perchè io ormai ricordo il giorno in sala operatoria come il giorno in cui sono MORTA,non vivo più,soffro ogni volta che vado in bagno,sono costretta a fare pipì in piedi e non più seduta,non si può a 26 anni alzare gli occhi al cielo e sperare che quell'ultima goccia smetta finalmente di scendere,odio il momento in cui devo andare a letto,perchè non dormo più, i dolori mi torturano,passo le notti a guardare il soffitto pregando ad un cielo che sembra essersi dimenticato di me,sono giovane, innamorata di mio marito, e quando abbiamo  i rapporti, gioisco e nello stesso momento piango e spero solo che tutto finisca presto.
Due settimane fa sono stata dal primario,la mia malattia è nuovamente in atto e ora ha infiltrato anche l'utero, la mia endometriosi ora ha intrapreso la forma più severa e profonda che esista, prende il nome di ADENOMIOSI, ormai ha infiltrato anche il nervo sciatico e i nervi del setto retto-vaginale.
Infine la notizia che 2 mesi fa forse qualcosa per me sarebbe potuta cambiare, una gravidanza,conclusasi però con un aborto spontaneo.
Questo è uno degli aspetti più brutti di questa malattia, per curarla bisognerebbe avere una gravidanza, ma la malattia è una delle prime cause di sterilità nella donna.

Piccola Patrizia, ti ho conosciuta con un SMS, ti ho incontrata a Mestre, e ti ho pensata tanto. Così giovane, così bella e con tutto questo dolore fisico e psicologico. E' ingiusta questa vita.
Leggere la tua storia nero su bianco fa male.
Ma anche tu stai imparando a ricostruirti una vita "diversa". Ho visitato il tuo blog e spero che ti dia grandi soddisfazioni.
Lo metto nei miei link preferiti, sono sicura che le ragazze verranno a trovarti spesso. http://endometriosi.blogattivo.com/ 
Un bacione, spero di rivederti presto. Saluta tuo marito e la tua mamma.
Vero


Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/06/08 alle 23:08 via WEB
Ciao Patrizia, anch'io il primo intervento l'ho avuto a 25 anni e dopo 6 mesi di enantone sono ricomparse di nuovo le cisti, non ti scorraggiare la bastarda non deve sempre vincere! L'importante è trovare medici competenti e forse li hai trovati almeno da quello che ho letto dal tuo blog. Anch'io sono di Pd e se ti fa piacere contattami: Bacioni e auguri. Morgana
 
bonaria71
bonaria71 il 10/06/08 alle 06:43 via WEB
Cara Patrizia,la prima cosa che mi sento di dire riguarda il tuo primo ginecologo:ma questo qui e' ancora a piede libero?Che vergogna!Poi vorrei dirti che magari in un centro specializzato in endometriosi potrebbe ro aiutarti a capire fino a che punto l'endometriosi ha compromesso la tua capacita' di concepire.Sei rimasta incinta e il fatto che tu abbia avuto un aborto spontaneo non significa che non potresti diventare mamma.Lo so che quando succede ti cade il mondo addosso,ci sono passata,ti sembra che quella sara' la prima e l'ultima volta ma non e' cosi'.La mia storia e' la numero 12.Vengo a visitare il tuo blog.Fatti forza e qui troverai chi ti aiuterà ad averne... Un bacione Deborah
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/06/08 alle 11:33 via WEB
Mi dispiace enormemente credimi. Continua a lottare con tutte le tue forze, devi essere più forte di "lei". Un bacione grande e tantissimi auguri. Corro a visitare il tuo blog. Giusy
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/06/08 alle 22:00 via WEB
Ciao a tutte ragazze,sono PATRIZIA, la ragazza che ha scritto questa storia,volevo ringraziarvi tanto per i vostri commenti e volevo dirvi che mi farebbe tanto piacere se me li lasciaste anche sul mio blog. Ciao un bacione a tutti. PATTY.
 
ausdauer
ausdauer il 10/06/08 alle 12:44 via WEB
Il problema non è nemmeno quello di non trascurarsi, sono proprio i medici a trascurarci a volte! E' un'amarezza, ma almeno possiamo sostenerci a vicenda.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/06/08 alle 19:34 via WEB
Ciao Patrizia, anch'io sono dala provincia di PD e leggendo la tua storia ancora una volta ho rivissuto un pò la mia... sai anch'io mi sono sposata poco dopo l'intervento durato più di 5 ore ... è stata dura ma come dici anche tu l'amore per i nostri mariti e la forza che abbiamo dentro noi stesse ci fa resistere e affrontare anche quello che sembra impossibile ... se ti fa piacere contattami io verrò a visitare il tuo blog... Baci Manu
 
 
macchiolina1980
macchiolina1980 il 12/06/08 alle 18:37 via WEB
Patrizia io vengo a lasciarti un commento sul tuo blog!!! Intanto ti abbraccio forte!
 
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