Un blog creato da librodade il 26/01/2008

Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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STORIA DI FLORIANA

Post n°57 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da librodade

Grazie anche a loro sono riuscita ad affrontare quei mesi con fiducia e a allontare da me la paura...

Cara Veronica,

ieri ho comprato il tuo libro e non riesco a staccare gli occhi da quelle pagine così intense. Finalmente posso condividere, finalmente posso sfogarmi e scrivere quello che anche io ho vissuto poco tempo fa.

Spero che la mia esperienza possa essere utile a qualcun'altra e nel caso ti faccia piacere puoi pubblicarla dando anche le mie coordinate.
Mi chiamo Floriana, ho 32 anni, vivo in provincia di Modena.
La malattia (che a me era totalmente sconosciuta) è stata scoperta a giugno 2006 al Policlinico di Modena, quando ormai ero allo stremo delle forze.
Durante il ciclo avevo dolori talmente forti da non riuscire più a stare in piedi, non riuscivo più nemmeno a andare al lavoro.E avevo perdite di sangue nelle feci, sempre più frequenti. E' stato un medico amico di famiglia e incontrato un giorno per caso a prescrivermi subito tac e risonanza e a parlarmi dell'endometriosi. Individuarono questa massa che aveva già rovinato l'intestino. Mi dissero di rivolgermi a un'altra struttura perchè non si sentivano sufficientemente preparati per curarmi e operarmi. Grazie a una conoscente mi misi in contatto con il dott.
C*** dell'ospedale S. Chiara di Pisa (e' il direttore di un centro di ricerca sull'endometriosi) e andai subito da lui.
Confermò tutto e mi disse che non avrei più dovuto avere le mestruazioni: per 6 mesi avrei dovuto fare iniezioni per entrare in menopausa forzata. Le mestruazioni si bloccarono subito e cominciai a non dormire più la notte: le vampate erano così forti da togliermi il fiato. Mi sembrava tutto assurdo, contro natura. Dopo 6 mesi rifeci risonanza e clisma opaco: nessun miglioramento, si doveva operare. Il primo intervento è avvenuto a fine aprile 2007, 6 ore sotto i ferri, resezione completa del retto e del sigma, pulizia di vagina e vescica. Per oltre 2 mesi ho vissuto con 'il sacchetto', e' stata dura accettarlo ma ce l'ho fatta! a luglio altre 3 ore sotto i ferri per ricanalizzare l'intestino. Tutto e' andato bene, ho trovato un personale medico e sanitario fantastico, ben preparato che mi supportato anche da un punto di vista psicologico. Grazie anche a loro sono riuscita ad affrontare quei mesi con fiducia e a allontare da me la paura. Inoltre devo ringraziare la mia famiglia per essermi stata vicina. Il ragazzo di cui ero innamorata e che pensavo essere l'uomo della mia vita , invece, poco prima degli interventi si e'
volatilizzato, sparito. Alla sofferenza per la malattia, alla paura per gli interventi, si è aggiunto anche questo dolore che ancora non riesco a dimenticare.Che orgoglio pero' superare tutto! invito davvero tutte a essere forti e fiduciose nel futuro a dispetto di questa subdola malattia.A settembre sono tornata a Pisa per un controllo: lei è già lì di nuovo, in vagina, e perchè non si espanda in altri organi ho cominciato una nuova terapia, meno invasiva delle precedenti. A marzo tornerò a Pisa, nel frattempo incrocio le dita. Sai Veronica, questo 'calvario' fisico e psicologico mi ha resa più consapevole di me, di quello che voglio. Ho acquisito più sicurezza e coraggio:ad esempio ho deciso di andare a vivere da sola e ho deciso di lasciare il lavoro che non mi piaceva per intraprendere una nuova strada. Ora anche il mio intestino sta ricominciando a funzionare, ho ancora il cuore a pezzi ma prima o poi sistemero' anche quello..

GRAZIE Veronica, grazie di cuore per ogni tua parola.

Un grosso in bocca al lupo a tutte noi

Verrò a Verona per conoscerti di persona un abbraccio Floriana

Sono contenta di sentire che dopo il "peggio" ... riesci a sperare il "meglio".
Sei una donna forte, e si, sono d'accordo con te, la malattia ci rende migliori, più forti, più sensibili e in grado di apprezzare quello che di bello c'è in questa vita.
Abbiamo la strada in salita è vero, ma ce la faremo. Su questo non ho dubbi.
Vedrai che andare ad abitare da sola ti aiuterà e ti piacerà.
Lo ricordo come il periodo più bello della mia vita. In cui ho preso consapevolezza di me. Forse l'avevo già l'Endo nella pancia, ma non lo sapevo ancora e quei pochi anni non sono stati rovinati da questo.
In bocca al lupo ... e a sabato allora!
Veronica

 
Rispondi al commento:
librodade
librodade il 05/02/08 alle 19:58 via WEB
Ho visto che siete un po' intimidite dal sistema di inviare commenti. Nel blog vecchio non vi si teneva! hi hi E' reciproco Floriana, anche tu hai fatto commuovere me, perchè vederti emozionata mentre mi parlavi, mi rende vulnerabile. Conosco il dolore di cui parlate, o per lo meno lo vivo con voi. L'incontro di Verona è stato un po' "pesantino" .. ci sono state domande tecniche rivolte ai dottori che hanno appensatito un po' lo spirito della giornata, spero, se questo è il primo tuo incontro informativo sulla malattia che non ti sia spaventata. Di sicuro ti consiglio di venire agli incontri organizzati dall'APE (al di là delle presentazioni del libro) perchè ti assicuro ne uscirai rasserenata, con meno confusione in testa. A presto Floriana ... un bacione Vero
 
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