Il Libro del Futuro

speranze di felicità...


  lasciami credere che le paroleil mormorio di tutti possa servire a mutare la realtà… Crescere nel Sud a pensarci bene non è così problematico come si vuol far credere. L’unica cosa che mi hanno spiegato e che nel tempo ho compreso che basta non avere troppe illusioni se poi comprendi che un Sud esiste anche in altre parti del mondo. Prova ne è l’immigrazione che oggi troviamo in ogni parte d’Italia in cerca di lavoro, che altrove non è remunerato al pari del valore della nostra moneta. Così il Sud è parte del mondo. Le tante ricette cercate o applicate sono servite solo ad illudere la gente.   Ne ricordo alcune: Coltivazione culturale del territorio oppure concezione del territorio vivente, organico, concorrente nelle sue parti; idea romantica ma poco funzionale senza idea di unità. Poco funzionali in quanto erano idee di dominio e non di vita.La libertà porta felicità e la felicità porta la vita. Ricordiamolo visto che è stato il punto di inizio del blog.E quindi?Cosa avevo bisogno io che vivevo al Sud per sperare, una ricetta di sana economia oppure il senso della vita, il senso della libertà e pertanto una cosa sola che alla fine desse felicità a me e alla gente del nostro Sud.Io lo credevo da giovane nel vedere come cresce un albero se in salute e come sa dare frutti a chi lo coltiva ed oggi lo credo ancora di più nel vedere le catastrofi che il nostro territorio si trova a sopportare: alluvioni, frane, mutazione climatica.Al Sud e forse persino al mondo serve l’educazione alla salute del territorio.  Salute che significa prevenzione,consapevolezza del rischio, senza essere dominatori o sfruttatori di risorse ma semmai collaboratori del territorio e di ciò che offre.La rivoluzione sarebbe dire basta alla concorrenza, idea mercantile e lasciare lo spazio alla solidarietà fra le parti e tra ogni parte col tutto. Così da individuare le risorse reali delle proprie regioni in cui far crescere anche quelle culturali. Senza guerre economiche ma nella crescita reale e unitaria d’una nazione. Forse era questo l’esempio che mio nonno, nel morire per l’unità d’Italia, aveva da lasciarmi…