Il Libro del Futuro

La città e la collina...5 parte


La mia confusione iniziale si trasformo' poi man mano in divertimento e finii col sentirmi estremamente ricca anch'ioLa città aveva infiniti suoni perche'  aveva i cafe' chantant,orchestre dappertutto I suoni arrivavano in alto a tutte le ore del giorno e della notteSpecie di notte mettevano in corpo una strana irrequietezza,testimoniavano di una gioia frenetica e continua che angosciosamente tutti sapevamo precariai cafe' chantants durarono a lungo ed anche nella giovinezza un giorno sfidammo l'orchestra che supero' la prova impegnandosi con tutte le sue forze a suonare La gazza ladraSe penso a quel tempo ed al tragico silenzio di ora mi si stringe il cuore C'erano dei canti per cosi' dire proibiti.Si mescolavano ai primi ma significavano perdizioneEra il lido dove si ballava fino all'alba e dove si eleggevano le miss  I compagni radunati nel cortile per il gioco delle noccioline,si divisero.Molti che avevano raccolte le noccioline per un anno intero per giocare ai castelli ed al baddo,alla conquista dei mucchi di noccioline organizzate a castello e della piu' grossa di esse,non vollero sentire di riunirsi per la letturaAltri accettarono e tra questi i piu' grandi.Carmelina naturalmente che aveva come nume tutelare  il professore di storia,Orlando che aveva un nome imbarazzante e aveva escogitato mille nomignoli per sfuggirgliMa non Sebastiana Guardava con diffidenza quel gruppo di lettori.Mia madre aveva una vecchia copia nientemeno che de I reali di Francia e ci passavamo il libro a turno.Appena ad uno veniva la voce rauca subentrava l'altro Il nume tutelare dietro Carmelina aveva suggerito dileggere Panzini ma non se ne fece nulla.Ai piuPanzini appariva noiosoLa lettura dei Reali di Francia con quella patina di antico che aveva la lingua e quel continuo rinviare le avventure nel loro momento culminante attiro' appassionatamente tuttiE alcuni cominciarono a portare i loro amici;Ci riducemmo in venti in uno stanzino stretto a contatto di gomito a trattenere il fiato sulle avventure di Fioravanti,sul suo valore,sul suo riconoscimento finale.Perchè di una cosa si era certi che tutto andava a finire bene e che la giustizia al termine dell'avventuraavrebbe trionfatoIl bambino rapito per vendetta ritrovava la sua stirpe,il suo valore veniva riconosciutoIl tempo sembrava fermarsi la sera quando si cominciava a leggere e tutta la fatica della scuola,le incomprensioni,l'invidia dei compagni,i rimbrotti venivano dimenticatiUna sera al culmine della disperazione del giovane Fioravanti che doveva affrontare i suoi nemici,Orlando chiuse il libro e comincio' a piangereFu il massimo dei coinvolgimento e dell'unità del gruppo. La casa allora era intensamente felice.