Il Libro del Futuro

Divina è la parola ...parte 2


                      
 Divina č la parola...2                                  6 2  La parola sensuale e l'arte combinatoria Ne 'Il compagno senzacigli',dice Renato Serra , irrompe qualcosa di nuovo ' una freschezza edinsieme un sapore di vita' Renato Serra sembra ,salvando le 'Faville' ,volere condannare l'altra produzionedannunziana- in 'Encomio della miaarte'  D'Annunzio: -quel che m'importa čsprofondare fuori da qualsivoglia artificio e ritrovare la sostanza dellaparola...l'albero vitale ,la midolla  diquel frassino eternale.....la bellezza lirica come legge interiore della terra1)  -il mio linguaggio miappartiene come il piu' potente dei miei istinti...certi costrutti mi salgonodal  profondo alla superficie precedutida un proprio barlume - Mario Praz  accusa il poeta di costruire la parolaaccattandola talora dai dizionari e specie da quelli desueti,come il dizionariodella marina e si prova anche a raccogliere gli echi di Flaubert di Huysmans edi Verlaine trasmigrati nei testi dannunziani.D'Annunzio organizza nellapagina una compositio di elementi che cura,che mette insieme copiosamenteIl trascolorare delle formenella parola,la continua trasmutazione di sensazioni sono l'obiettivo precipuodel linguaggioLa pagina si frastaglia,siscompone e torna a comporsi cosģ come le cose si scambiano,mutano,sicompenetrano. 1)opcit.p.93-94                                               7Spazio polimorfico ecompositivo e spazio plurale dinamico  sono in continua trasformazione. -simili a quei gioielli sonoquesti fiori senza nome in questo vetro soffiato- Cosi' si atteggia laconcezione della divinitą della parola  O meglio come D'Annunzio spiega a Pascoli e lo racconta lo stesso  D'Annunzio proprio nel brano che abbiamocitato, si tratta di ispessire la materia col piombo e di darle un bollore.L'antica metafora carduccianadell'artiere che al mestiere fece i muscoli d'acciaio prevale.Si tratta di retorica,obiettaPascoliCon questo termine checostituisce un'accusa,viene bollato il poetaMa il poeta non usa l'artedella retorica PER PERSUADERE  che č ilfine ultimo della retorica classica ma per abbellire o meglio per fareesplodere la bellezza. D'Annunzio non vuole persuadere.Egli usa il mito        come ne' La resurrezione del centauro'per esprimere la sua arte  come pastiche.  3 La pioggia sul pineto ed ecco il prodigio dellaPioggia sul pineto in cui il poeta come direbbe Praz sembra rifare Verlaine ed iltema monotono espresso nel ritmo onomatopeico dell'ennuie ,della noia ,deldisfacimento dell'esistenza e della storia ,dell'assoluta reificazione di tuttonella pioggia.Ed invece questo č un innoalla vita,laus vitae appunto e la celebrazione di un mito supremo a metąvitalistico ed a metą misticheggiante.Profusione dipiante,tamerici,ginepri,ginestre,dai nomi illustri certo ma soprattutto aulenti                                               8Se il 'Trionfo della morte'sembrava riprendere i Triomfi petrarcheschi,questo č un altro tipo di trionfo.Trionfa la musica nellaparolaAnzi tutta la poesia č unasinfonia, e la ricchissima vegetazione, le piante sono strumenti diversi su unpianoforte gigantesco su cui mille dita suonano. E il pino ha un suonoil ginepro altro ancora La metamorfosi,uno dei temifondanti del mito a cui  alludevocomincia.La metamorfosi del pineto inmusica ma anche dei due protagonisti,il poeta ed Ermione,in piante.Con i malleoli allacciatidalle piante,con gli abiti intrisi di pioggia,or congiunti ordisciolti,divengono creature terrestriLa realtą si dissolve infavola,non nel nulla si badi,ma assume un ipersignificato,diviene mitoIl mito classico che altroveč esplicito qui č come sottinteso.Ma il mito  stesso č come introdotto per unsignificato,altro,piu' profondoMa di che si tratta?I due hanno accesso alparadiso terrestre,al mito primordiale dell'avvento dell'uomo sulla terra.Ecco la meta delsuperuomo,l'ingresso in un mondo in cui lacoscienza individuale quellache crea come separazione,l'infelicitą viene azzerataTutto diviene semplice,iltempo diviene eterno,l'attimo si prolungaNeppure il verso della ranainterrompe la magia La rana č nel limo,lontanaLe mete spariscono Chi sa dove chi sa dove                                                         9il primitivismo di D'Annunziodi cui tanto si č parlato si risolve in primigenio,originarioLa differenza cin Pascolidell'umida sera sta quiIl simbolismo pascolianoprelude malinconicamente al declino,in D'Annunzio c'č il trionfo dellavita,l'oltre della vita comune.Il superuomo non č primitivone' barbaro č primigenio.E la sua esistenza daabitante del paradiso terrestre č stupenda,non solo perchč' vive la vita dellepiante del giardino e non ha coscienza ne' di colpa ne' di solitudine,non soloperche' riesce nella parola a fondere suoni,sensazioni,colori,odori ma ancheperche' č senza meta senza tempo,E' il signore della parola edel tempo e dello spazio perche' ne ha compreso l'essenza.E' il signore delle formeNon ha bisogno della retoricaperche' non esiste in questo universo la persuasione,  perche' ha compreso il divenire ma č ormai aldi lą di esso,ha accesso all'eternitą.E cosģ dopo il 'Trionfo dellamorte e del tempo',qui si celebra il trionfo dell'eternitą ma con i caratteritrasfigurati della terra.Il sentimento della colpa el'altro della precarietą dell'esistenza sono totalmente annullati.Il balzo nella dimensioneatemporale ha delle porte,come si dice in psicanalisi.La prima č la pioggia ma poic'č la sequela di sillabe con le sibilanti,le parole piane,le palatali. Taci,ascolta  tamerici,salmastre,arsesu le soglie del bosconon odo parole che dici umanema odo parole piu' nuove  L'unitą č il dato della poesia unitą di naturae soggetto con una sola distinzione del soggetto come  interprete di questa unitą                                            10 anche ne 'L'onda la poesia entra in gara conla musica per esprimere mimeticamente nel ritmo, il movimento dell'onda  Aretusa rapaceche rapisce le fruttaond'ha colmo suo grembo  gioco di assonanze e  richiami ' rapace-rapiscecreano nella parola unmovimento di danzaUn turgore  fisico ',sostiene Raimondi