Il Libro di Sabbia

Brevi annotazioni sull'edizione di un libro per ragazzi.


Per una pausa rilassante fra letture abbastanza impegnative mi sono concesso un libro di Ray Bradbury.Si tratta di L'albero di Halloween, pubblicato in Italia negli Oscar Mondadori nel 2005; una collana, quindi, generalmente attenta ai particolari. Questo breve romanzo, indubbiamente rivolto al pubblico dei giovanissimi, racconta un viaggio - dichiaratamente modellato sul Canto di Natale di Dickens - nella storia della popolare festa anglosassone e delle sue maschere; non abbiamo a che fare, qui, con il grande Bradbury di Fahrenheit 451 e Cronache marziane, ma con il pur bravo cantastorie che parla di amicizia e di infanzia nella provincia americana.Proprio sulle maschere, però, durante la lettura sono cominciati i problemi. Sì, perché uno dei ragazzi protagonisti è travestito da (dice l'edizione italiana) «Grottesca»; ci vuole poco, anche prima di arrivare alle pagine su Notre Dame de Paris, a capire che si tratta di un Gargoyle, ma sorge spontaneo chiedersi quale sia la necessità di trasformare un ben noto gargoyle in una grottesca.Sempre sulle maschere, poi, c'è un po' di confusione. I ragazzi sono nove - otto presenti nell'azione e uno inseguito attraverso tutto il libro - ma nel risvolto di copertina diventano otto. Perché? Semplice, perché uno - quello vestito da Morte, è stato cancellato e il suo costume è stato attribuito a un altro. Inoltre, a pagina 30 e a pagina 108 si dice chiaramente che uno dei ragazzi è vestito da Diavolo... ma nel conteggio e nelle descrizioni dei costumi (pagine 117 e 118) questa maschera non compare! Che il Diavolo sia in realtà la Grottesca cioè il Gargoyle? Mah...Per finire, sono pronto a scommettere che il grido «Qui io vengo!» a pagina 115 è la traduzione di un «Here I come» che sarebbe stato meglio rendere altrimenti.Il pubblico dei ragazzi è necessariamente un pubblico di lettori poco attenti che si accontenta di operazioni editoriali raffazzonate? Ho i miei dubbi.