Il Libro di Sabbia

Mussapi racconta Stevenson.


Fra gli ospiti del Festival della Poesia di Parma appena concluso c'è stato anche Roberto Mussapi: propongo un suo libro da riscoprire.(R. Mussapi, Tusitala il narratore, Ponte alle Grazie 2007)Carlo Baja Guarienti-La vita di un artista può spiegare la genesi delle sue opere? O sono, al contrario, proprio le opere a illuminare la vita di un uomo delineandone i contorni grazie al segreto e prodigioso linguaggio dell’arte?L’editrice Ponte alle Grazie ristampa un bellissimo libro di Roberto Mussapi, rivisto per l’occasione dall’autore: Tusitala il narratore. Vita di Robert Louis Stevenson. Una biografia romanzata che inizia con un treno lanciato attraverso l’America – la fuga del giovane Stevenson per raggiungere l’amata Fanny Osbourne – e termina con una nave diretta ai mari del Sud: l’ultima dimora, una nuova patria cui dedicare l’anima e la penna.Ma il viaggio più affascinante è quello del lettore attraverso le pagine del libro, che tracciano un sinuoso sentiero fra i paesaggi della vita e quelli delle opere del grande narratore: dalla Scozia all’Isola del Tesoro, dalle sinistre strade percorse dal diabolico Hyde all’America cantata da Emerson e Thoreau, Mussapi illumina l’intima corrispondenza fra la letteratura e la vita di uno degli scrittori più amati, ancora oggi, fra coloro che hanno reso immortale la stagione del romanzo inglese ottocentesco. Scopriamo così il legame con la nutrice e con i suoni dell’infanzia, che tanta parte avranno nella forte connotazione auditiva delle descrizioni stevensoniane, e quella delle antiche storie scozzesi: storie di un mondo arcaico, non contaminato dalla superflua complessità dell’era moderna, che lo scrittore saprà riconoscere e risuscitare nella società tribale di Samoa. Ma soprattutto scopriamo la segreta consonanza del mestiere dello scrittore – osteggiato nei primi anni dal padre di Stevenson – con quello dei suoi avi, progettisti di fari: entrambi, il narratore e l’ingegnere, tentano di edificare costruzioni capaci di sfidare il tempo e le tempeste, opere che sappiano guidare i naviganti anche nella notte più impenetrabile. Ora, dopo più di un secolo di tempeste letterarie, possiamo ancora stupirci della solidità di quell’opera e lasciarci guidare, nel mare di mediocri scrittori, a un porto sicuro.(Gazzetta di Parma, 16 giugno 2007)