Il Libro di SabbiaLibri e dintorni... |
MENU
FRASI SPARSE.
«Per sopravvivere agli assalti degli atei come dei veri credenti mi sono tenuto nascosto nelle biblioteche, tra pile di volumi pieni di polvere, per nutrirmi di miti e cimiteriali leggende. Ho fatto festini di panico e terrore di cavalli imbizzarriti, di cani latranti, di gatti impazziti... briciole scosse da lapidi tombali. Col passare degli anni, i miei compatrioti del mondo invisibile svanirono uno a uno, mentre i castelli crollavano o i nobili affittavano i loro giardini visitati dagli spiriti a club femminili o a tenutari di tavole calde con alloggio. Privati delle nostre dimore, noi, spettrali errabondi dell'universo, siamo sprofondati nel catrame, nelle latrine, in sfere di incredulità, di dubbio, di mortificazione, o di assoluta derisione.»
Ray Bradbury, Sull'Orient, direzione nord.
FRASI SPARSE
«… nella carrozza entrò un uomo che cominciò a suonare un violino che sembrava fatto con una vecchia scatola di lucido da scarpe e, nonostante io non abbia proprio senso musicale, quei suoni mi colmarono delle più strane emozioni. Mi pareva di udire una voce di lamento provenire dall’Età dell’Oro. Mi diceva che noi siamo imperfetti, incompleti, non più simili ad una bella tela intessuta, ma piuttosto come un fascio di corde annodate insieme e gettate in un angolo. Diceva che il mondo era un tempo interamente perfetto e generoso e che quel mondo perfetto e generoso esisteva ancora, ma sepolto come un cumulo di rose sotto tante palate di terra. Gli esseri fatati e i più innocenti tra gli spiriti vi avevano dimora e si dolevano del nostro mondo caduto nel lamento delle canne mosse dal vento, nel canto degli uccelli, nel gemito delle onde e nel soave pianto del violino. Diceva che presso di noi i belli non hanno senno e gli assennati non sono belli e che i nostri momenti migliori sono offuscati da qualche volgarità, o dalla trafittura di un triste ricordo, e che il violino deve rinnovarne sempre il lamento. Diceva che soltanto se coloro che vivono nell’Età dell’Oro potessero morire per noi sarebbe possibile essere felici perché quelle voci tristi si acquieterebbero, ma loro debbono cantare e noi lacrimare finché le porte eterne non si spalancheranno.»
William Butler Yeats, Il crepuscolo celtico.
AREA PERSONALE
« Un recensore d'eccezione. | Gli indios e la storia. » |
Intervista a Guido Dall’Olio.
Carlo Baja Guarienti
-
Le streghe affascinano ancora; anzi, in questo principio di millennio sembrano aver riguadagnato terreno, forse proprio in risposta all’erosione dello spazio del sacro. Un recente convegno svoltosi all’Accademia dei Lincei in occasione dei dieci anni dall’apertura degli archivi della Congregazione per la Dottrina della Fede ha riacceso i riflettori su un tema storiografico – l’inquisizione – affrontato da studiosi di fama internazionale: da Adriano Prosperi a Carlo Ginzburg, da John Tedeschi a Grado Giovanni Merlo, da Marina Caffiero a Massimo Firpo.
Guido Dall’Olio, docente di Storia Moderna all’università di Urbino e autore del volume Eretici e inquisitori nella Bologna del Cinquecento, ha partecipato a due opere fondamentali sull’argomento: una (l’Encyclopedia of Witchcraft: The Western Tradition, 752 voci scritte da 172 studiosi) già stampata, l’altra (il Dizionario storico dell’Inquisizione diretto da Adriano Prosperi e curato da Vincenzo Lavenia per le edizioni della Normale) in corso di stampa.
Quali novità portano queste due opere?
L’Encyclopedia consente di fare il punto sullo stato della storiografia, che in questo campo ha ampliato enormemente il proprio sguardo - si pensi alla sintesi di Wolfgang Behringer, che arriva a prendere in considerazione la caccia alle streghe nell’Africa postcoloniale – mentre il Dizionario esce a dieci anni dall’apertura di un archivio che non ha certamente rivoluzionato l’indagine sulle tre inquisizioni (romana, spagnola e portoghese), ma ha consentito di approfondire alcune linee di ricerca. Nel dizionario sono così presenti, accanto alle istituzioni e ai temi principali, i nomi di inquisitori e inquisiti, carnefici e vittime; ma l’opera va al di là dell’istituzione, non rimane chiusa fra le mura del Sant’Ufficio.
Quali aspetti rimangono da indagare?
Molti aspetti devono essere approfonditi e uno di questi è la possessione. Fino a oggi ci si è soffermati principalmente su due aspetti del fenomeno, l’esorcismo come strumento di propaganda nelle controversie fra le correnti del Cristianesimo e il suo collegamento con la stregoneria. In realtà questo collegamento non è necessariamente stretto: per gli esorcisti l’indemoniato può essere vittima di un maleficio, ma anche dell’iniziativa spontanea di uno spirito maligno. L’esorcismo, dunque, non è un atto punitivo per chi ha avuto contatti con il diavolo: è, al contrario, una guarigione. Una difficoltà in questo campo di studio, però, deriva dalla mancanza di dati quantitativi: spesso gli esorcismi non hanno lasciato traccia, quindi non possiamo farci un’idea di quanto fossero diffusi. È comunque possibile affermare che la possessione è in epoca moderna un fenomeno quasi ordinario e va di pari passo con un altro fenomeno fortemente connesso al primo, cioè il misticismo. Su questi argomenti abbiamo già un'eccellente monografia uscita da poco, Believe Not Every Spirit, di Moshe Sluhovsky; restano comunque ancora molte fonti da studiare, sulle quali anch’io sto lavorando, che permettono di posare lo sguardo su quanto accadeva realmente durante la possessione e l’esorcismo: emergono così storie di pratiche segrete o spettacolari, di simulazione e di malattia mentale, ma soprattutto emerge l’intreccio fra il tormento portato dai demoni e quello – molto più concreto e vicino alla nostra sensibilità – connaturato a biografie spesso drammatiche, al disagio di vite condotte in condizioni di povertà e marginalità.
(Gazzetta di Parma, 1 maggio 2008)
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: puzzle bubble
il 09/05/2012 alle 22:23
Inviato da: Davide
il 01/06/2010 alle 06:44
Inviato da: mondi
il 21/06/2009 alle 15:49
Inviato da: CarloBajaGuarienti
il 20/04/2009 alle 10:33
Inviato da: giane
il 09/04/2009 alle 00:26