Life sailing

Post N° 10


Qui sulla Terra però pioveva acqua. E nello specifico veramente tantissima acqua. Si raccoglieva in rivoli tortuosi ai bordi del parabrezza quella notte e in pozze gorgoglianti a chiazzare la strada. Guardavo il cielo attraverso il finestrino dell'auto, lame di luce diafana mi colpivano il viso. Dovevo socchiudere gli occhi, eppure volevo vedere... volevo vedere la notte bagnarsi.Quante volte non ci siamo capiti. O quante volte non ci siamo voluti capire. Ma com'è faticoso far incontrare due Universi paralleli. Sembrava ci fossimo riusciti. Per amore. E si sa, l'amore supera ogni cosa. Anche la ragione, anche la ragionevolezza.  Per tanto tempo ho pensato che per noi invece valesse  la ragione più del cuore, poi ho creduto il contrario. Forse ho voluto crederlo. Vorrei saper piangere questa notte, vorrei poter piangere. Vorrei poter uccidere la mia disperazione affogandola in lacrime calde e salate, ma resta annodata nel fondo della gola e lentamente mi soffoca. Mi uccide. Ma sarebbe una soluzione, comunque una soluzione. E io soluzioni non ne ho. Non questa notte. Solo ricordi. Solo dolore. Gli occhi sono asciutti. Dolorosamente spalancati nel buio pastoso della stanza, appena attraversati dalle forme allungate delle nostra mani. Forse non ho più lacrime. Le ho spese tutte in questi anni. Le ho spese tutte per Federica, per Stefano e per tutti i miei errori. Ma quale mostro può non aver lacrime per te? quale donna può essere tanto spregevole da non aver lacrime per il proprio uomo? Eppure mai mi sono sentita  tanto vicina a te come ora; tanto da sentirti entrare nel mio sangue, da sentirti pulsare nel mio cuore, da sentirti respirare la mia aria. Eppure tu non respiri.