Life sailing

Post N° 12


Non respiro perchè la mia aria è scomparsa. Risucchiata via da uno schianto. Non respiro, non rispondo. E' finita l'aria. E' finito il tempo. Gonfio i polmoni e butto gli occhi nel nero del passato. Li chiudo nello scrigno di una notte. Di questa notte. Di tutte le mie notti. Di tutte le notti che sono state solo mie, delle notti passate a ballare ed a bere, di quelle passate ad amare o piangere, a leggere e confidare, delle notti che sono state nostre e di quelle che abbiamo speso con altri. Nel nero di  tutti i minuti vissuti, sussurrati o gridati, odiati o rimpianti. In ogni spasimo sciolto dal tempo come se fosse l'unico spazio in cui rifugiarsi. Nessun futuro. Le orecchie gettate nel fondo del sacco per non sentire rumore, per non sentire dolore. Per non sentire, per non vedere.Non ho lacrime perchè non ho occhi, non ho parole perchè non ho voce, non esiste suono perchè non posso sentire.Il display si illumina inesorabile. Il numero lampeggia chiaro in contrasto con lo sfondo scuro. I numeri grandi, rotondi."Dove siete stati tutto questo tempo? Dove? Perchè siete qui questa sera? Ombre nell'ombra. Luci sfocate nella nebbia. Senza contorni, senza spessore. Concreti nel cuore, nel cervello, nell'anima. Da dove venite? Non è un buon segno comunque, non è per nulla un buon segno!"Sono le tue mani curate ad allungarsi verso il telefono. Perfette, mani eleganti, magre. Le vene a gonfiarsi sul dorso, l'abbronzatura ancora calda a scendere dalle braccia.